Spirito e libertà sono i fondamenti dell'agire morale dell'uomo che questo libro mette in evidenza attraverso lo studio teologico della Bibbia. L'architettura del volume prevede anzitutto un capitolo di carattere metodologico che presenta l'approccio canonico, ritenuto più adatto per un'ermeneutica teologico-morale della Scrittura, e individua le articolazioni della poetica biblica. L'attenzione è primariamente concentrata sul racconto della Pasqua di Gesù, centro gravitazionale della storia della salvezza e chiave di lettura della sua attestazione nella Scrittura. I dinamismi moralmente rilevanti evinti dai testi pasquali vengono quindi rintracciati, ai diversi gradi della testimonianza biblica, secondo la scansione che nell'Antico Testamento contempla Legge, Profeti, Scritti sapienziali e, nel Nuovo Testamento, Vangeli e Scritti protocristiani.
La comparsa sulla scena ecclesiale di Francesco, primo papa gesuita, ha portato alla ribalta, specialmente con la pubblicazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, la categoria di discernimento. Benché ricorrente nella tradizione spirituale della Chiesa, tale categoria manca di una più complessiva e sistematica elaborazione teologica. Riconoscendo nell'attuale stagione ecclesiale l'occasione propizia e il doveroso compito per una riflessione approfondita e critica sul discernimento, i docenti del Seminario dell'Arcidiocesi di Milano studiano in questo volume i suoi fondamenti storici, teologici e antropologici e le sue configurazioni morali, personali ed ecclesiali.
Il testo vuole rispondere ai molteplici quesiti che vertono circa lo stile di vita cristiano che viene proposto ed emerge dal comportamento e dalla riflessione teologica del Pontefice. Il suo modo di abitare la Chiesa e il mondo che traspare dai suoi gesti e dalle sue parole sono espressione di uno stile di vita e non di un mero insegnamento dottrinale. Dall’analisi dell’Autore emerge infatti il forte legame tra papa Francesco e il Vangelo e la sua centralità all’interno di un messaggio di cui egli si fa portatore. Il valore della teologia morale del suo pontificato traspare dai testi più rilevanti del suo magistero. Lo studio proposto è dedicato, nella prima parte, al suo insegnamento etico di carattere fondamentale e, nella seconda, a quello che riguarda più specificatamente il mondo dell’affettività. L’intento perseguito consiste nell’evidenziare la linfa che anima l’insegnamento del Papa. Per questo motivo le riflessioni si concentrano sull’amore cristiano, essenza vitale della teologia morale, e sulla sua declinazione coniugale, quale nucleo fecondo della morale familiare.
Si può immaginare un commento di Gesù alle parole di Paolo? Storicamente la domanda fa sorridere, ma Aristide Fumagalli lo ha percepito a proposito di un celebre testo paolino, l’Inno alla carità (1 Corinzi 13). In esso, e in particolare nei vv. 4-8, la carità o l’amore cristiano è condensato in una serie di atteggiamenti dietro ai quali si intravvede un “ritratto di Gesù”. Nella lettura di alcune parabole evangeliche l’autore ha colto come un’eco amplificata delle parole di Paolo o, se si vuole, un ampio contesto che le illumina. Così, attraverso le parabole, è la voce stessa di Cristo a delineare il volto autentico dell’amore.
Destinatari
Un ampio pubblico, particolarmente indicato per le coppie.
L’autore
Aristide Fumagalli, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Parlava loro in parabole. Pagine evangeliche per la coppia e la famiglia (2007), Come lui ha amato. L’Eros di Gesù (2010), Il cuore ferito. Perdere un amore restare nell’amore. Tre prospettive cristiane sui matrimoni falliti (2010).
Il tema dei divorziati risposati è oggi tra i più sentiti nella Chiesa cattolica e nella società italiana.Tre autori indagano un problema che non riguarda solo il cattolicesimo, offrendo per la prima volta uno sguardo “ecumenico” sulla questione, senza evitare le domande più ardue sull’indissolubilità del matrimonio, sui fallimenti matrimoniali e sulla misericordia di Dio e nella Chiesa.
Destinatari
Un libro per sacerdoti e credenti divorziati.
Gli autori
Aristide Fumagalli, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Alberto Conci ha conseguito la laurea in teologia e filosofia presso l’Università di Innsbruck. Docente nei licei, insegna bioetica nei corsi per operatori sanitari. É curatore, dopo Alberto Gallas, dell’edizione critica delle opere di Dietrich Bonhoeffer (Queriniana).
Marco Paleari, sacerdote dal 1993, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia sacramentaria presso il Seminario Arcivescovile e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano.
Inquadrando le osservazioni sull’etica all’interno della più ampia dimensione personale, relazionale e temporale della sessualità, il volume si stacca da una visione rigidamente normativa della morale sessuale, senza per questo rimanere nell’indeterminatezza e senza scaricare sulla sola «libertà di coscienza» la responsabilità delle scelte dei fidanzati. Chiarisce con fermezza alcuni concetti relativi all’etica prematrimoniale e suggerisce alcuni atteggiamenti che i sacerdoti, gli operatori pastorali, le famiglie e i fidanzati, possono assumere per una corretta evangelizzazione dell’eros e dell’amore di coppia a partire dal momento del fidanzamento.
Don Aristide Fumagalli è sacerdote dal 1991 ed ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, con una tesi su Maurice Blondel. Insegna Etica teologica, fondamentale e sessuale, presso il Seminario Arcivescovile e l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Milano. Svolge inoltre attività pastorale nella cittadina di Limbiate (MI), dove opera, in particolare, nell’ambito dei gruppi familiari e dei corsi di preparazione al matrimonio. Collabora con alcune riviste teologiche e ha pubblicato E Dio disse loro... Storie d’amore nella Bibbia (Edizioni San Paolo 2001).
In queste pagine sono presentate alcune coppie di cui la Bibbia racconta: Adamo ed Eva, Isacco e Rebecca, Sansone e Dalila, Élkana e Anna, Tobi e Anna, Osea e Gomer, Aquila e Priscilla. L’autore ricostruisce i loro amori e i loro tradimenti, le loro famiglie e i loro amici, le gioie e i dolori, i dubbi e gli entusiasmi. Vicende che sembrano appartenere ad un altro tempo e ad un’altra cultura e che invece appaiono sorprendentemente vicine a quelle vissute oggi da tante coppie di sposi.
Don Aristide Fumagalli è sacerdote dal 1991 ed ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, con una tesi su Maurice Blondel. Insegna Etica Teologica, fondamentale e sessuale, presso il Seminario Arcivescovile e l’Istituto Superiore di Scienze religiose di Milano. Svolge inoltre attività pastorale nella cittadina di Limbiate (MI), dove opera, in particolare, nell’ambito dei gruppi familiari e dei corsi di preparazione al matrimonio. E proprio dall’ascolto di numerose coppie è nato questo testo.
Oggetto dell’indagine degli autori è la rilevanza della Sacra Scrittura nella relazione tra agire umano e agire divino. Non quindi l’etica nella Scrittura, ma l’etica indotta dalla frequentazione della Scrittura. La domanda di fronte a cui essi si pongono è la seguente: come l’agire di Dio operante nella Bibbia suscita l’agire morale dell’uomo? L’oggetto dell’etica biblica è quindi una sorta di nodo che vede indissolubilmente intrecciati tre fili: quello teologico, che rappresenta la concezione della rivelazione di Dio in Cristo; quello etico, ovvero il modo di concepire l’agire morale dell’uomo; quello ermeneutico, cioè il modo di interpretare la Sacra Scrittura. A seconda della configurazione dell’intreccio si avrà una diversa soluzione al quesito.
La riflessione proposta si articola in due momenti, cui sono dedicate la prima e la seconda parte del volume: la poetica biblica, che dischiude il mondo del testo biblico; l’etica biblica, che considera l’incidenza e gli effetti della Sacra Scrittura su chi la frequenta.
Sommario
Nota introduttiva. 1. Modelli di rapporto tra Sacra Scrittura ed etica. 2. Sacra Scrittura come poetica biblica. I. «Poetica» biblica. 1. Il vertice attrattivo della poetica biblica. 2. Il movimento unitario della poetica biblica. 3. La gradualità della poetica biblica. 4. Sguardo prospettico sulla poetica biblica. Primo «atto di lettura»: la pasqua di Gesù Cristo. Secondo «atto di lettura»: l’Antico Testamento. Terzo «atto di lettura»: i vangeli. Quarto «atto di lettura»: gli scritti protocristiani. Conclusione. II. Etica biblica. 1. Identità morale biblica. 2. Formazione dell’identità morale biblica. Nota conclusiva.. Bibliografia. Indici.
Note sugli autori
Aristide Fumagalli (1962) ha conseguito la licenza in morale e il dottorato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana; è direttore di sezione della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale nel Seminario arcivescovile di Milano e docente di etica teologica presso il medesimo Seminario (sede di Venegono Inferiore - VA) e presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Milano. Dirige la rivista teologica del Seminario di Milano La Scuola Cattolica. Fra le sue pubblicazioni: Il peso delle azioni. Agire morale e opzione fondamentale secondo L’Action (1893) di M. Blondel, Glossa, Milano 1997; Azione e tempo. Il dinamismo dell’agire morale alla luce di Tommaso d’Aquino, Cittadella, Assisi 2002; L’amore al tempo del fidanzamento. Nuove prospettive sull’etica prematrimoniale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.
Franco Manzi (1966) ha conseguito licenza e dottorato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico e dottorato in teologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma, nonché il titolo di élève titulaire de l’École Biblique et Archéologique Française de Jérusalem. Docente di Nuovo Testamento e di lingua ebraica al Seminario arcivescovile di Milano e di Antico e Nuovo Testamento alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, collabora con varie riviste di esegesi biblica, di teologia, di liturgia e di pastorale. Fra le sue pubblicazioni: Melchisedek e l’angelologia nell’Epistola agli Ebrei e a Qumran (Analecta Biblica 136), Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico, 1997; Lettera agli Ebrei (Nuovo Testamento. Commento esegetico e spirituale), Roma, Città Nuova, 2001; Lettera agli Ebrei. Un’omelia per cristiani adulti (Dabar - Logos - Parola. Lectio Divina Popolare), Padova, Messaggero, 2001; Il pastore dell’essere. Fenomenologia dello sguardo del Figlio (Studi Cristologici), Assisi, Cittadella, 2001 (in collaborazione con Giovanni Cesare Pagazzi); Seconda Lettera ai Corinzi (I Libri Biblici. Nuovo Testamento 9), Milano, Paoline, 2002.