Questo saggio di Aristide Fumagalli propone una concezione rinnovata della teologia morale fondamentale, traducendola in una originale trattazione sistematica. La novità della concezione consiste nell'assumere lo Spirito Santo quale chiave di volta per interpretare e valutare l'agire della libertà umana e l'originalità della trattazione consiste nel prospettare la sua indagine articolando sistematicamente l'interazione tra Spirito e libertà. Il saggio contempla quattro parti. Nella prima, di natura prospettica, si studiano congiuntamente lo Spirito e la libertà, quali costitutivi dell'amore che caratterizza la morale cristiana. Nella seconda parte, di natura analitica, si studia lo Spirito nella libertà, indagando come lo Spirito agisca nella libertà quale legge dell'amore. Nella terza parte, anch'essa di natura analitica, si studia la libertà nello Spirito, indagando come la libertà, nel dinamismo dell'agire morale, sia responsabile dell'amore donato dallo Spirito. Nella quarta parte, di natura sintetica, si illustra come la vita in Spirito e libertà attui il cammino nell'amore corrispondente all'agire morale cristiano. Valorizzando la prospettiva pneumatologica per l'elaborazione della teologia morale, il saggio - raccogliendo e sistematizzando lo studio e l'insegnamento di trent'anni - svolge l'affascinante e impegnativo compito di rendere rinnovata ragione della bellezza della morale cristiana.
Nell'epoca del cambiamento della mentalità e dei costumi sessuali destano speciale attenzione le unioni omosessuali, sia per la loro visibilità pubblica, a fronte di una lunga storia di clandestinità, sia per le opposte reazioni che suscitano, di pieno riconoscimento, anche giuridico, o di avversione omofoba, anche violenta.
Il vaglio dell'amore omosessuale nell'ottica della morale cristiana implica i seguenti interrogativi: l'amore omosessuale può essere amore interpersonale? Può essere di qualità cristiana? Può essere un'altra espressione dell'amore cristiano rispetto all'amore eterosessuale? In che misura? Insomma, l'amore omosessuale è cristianamente possibile?
Il discernimento teologico-morale proposto in questo libro affronta queste domande mirando a un'interpretazione e valutazione cristiana dell'amore tra due persone omosessuali.
Matrimonio e verginità sono differenti narrazioni dell'amore cristiano, due diversi modi di amare che coesistono l'uno in funzione dell'altro. Partendo da questo assunto, don Aristide Fumagalli indaga, dal punto di vista etico e psicologico, su quali siano le forme sane della relazione femminile nel celibato maschile, spesso identificato con quello presbiterale, che in realtà nella storia ha trovato varie forme di espressione.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Svelandosi nel Figlio, Dio si è velato della carne umana di Gesù, rendendosi sensibile agli uomini, percepibile ai loro sensi. I racconti evangelici, culminanti nella Pasqua di Gesù, narrano le sue parole, i suoi sguardi, i suoi tocchi, e di come egli sia stato udito, veduto, toccato. Immergendosi nel racconto del Giovedì di passione, del Venerdì di morte, dal Sabato di silenzio e della Domenica di resurrezione, le pagine di questo libro risvegliano la sensibilità del lettore, affinché, oggi, ancora, i suoi orecchi distinguano la voce, i suoi occhi intravvedano lo sguardo, le sue mani sfiorino il corpo del Verbo che si fece carne.
Una proposta spirituale per i pellegrini in Terra Santa; un libro nato da un'esperienza personale dei due autori e corredato da indicazioni turistico-geografiche a cura di Silvano Mezzenzana, tour operator presso la Duomo Viaggi, l'agenzia viaggi di riferimento della Diocesi di Milano. La particolarità di questa proposta è nell'intreccio creato tra la visita ai luoghi della vita di Gesù e la lettura meditata della sacra Scrittura. «Gli occhi che vedono i luoghi di vita di Gesù e gli orecchi che ascoltano il vangelo da lui proclamato sono gli strumenti offerti allo Spirito affinché possa raggiungere il cuore versando in esso l'amore stesso di Dio (cf Rm 5,5)».
Humanae vitae: pietra d’inciampo che ha impedito l’aggiornamento della morale coniugale oppure pietra di confine che ha stabilito dei limiti invalicabili? Superando l’alternativa che ne ha polarizzato la recezione, questo libro interpreta l’enciclica di Paolo VI come una pietra miliare, il cui significato non è quello di congelare la dottrina morale della chiesa, ma di orientare il suo sviluppo.
Humanae vitae dichiara il nesso indissolubile tra la significazione unitiva e la significazione procreativa dell’atto coniugale. A fronte del privilegio solitamente accordato alla significazione procreativa, si recupera qui il valore della significazione unitiva, mettendo poi in luce come l’integralità dell’amore personale sia penalizzata non solo qualora un atto coniugale includa la contraccezione, ma anche qualora l’atto coniugale sia omesso.
Affrontando la spinosa questione del possibile conflitto delle due significazioni nella concretezza della vita coniugale, vengono infine indicati dei criteri per il discernimento di coscienza che i coniugi sono chiamati a operare per incarnare la comunione feconda dell’amore.
Il testo vuole rispondere ai molteplici quesiti che vertono circa lo stile di vita cristiano che viene proposto ed emerge dal comportamento e dalla riflessione teologica del Pontefice. Il suo modo di abitare la Chiesa e il mondo che traspare dai suoi gesti e dalle sue parole sono espressione di uno stile di vita e non di un mero insegnamento dottrinale. Dall’analisi dell’Autore emerge infatti il forte legame tra papa Francesco e il Vangelo e la sua centralità all’interno di un messaggio di cui egli si fa portatore. Il valore della teologia morale del suo pontificato traspare dai testi più rilevanti del suo magistero. Lo studio proposto è dedicato, nella prima parte, al suo insegnamento etico di carattere fondamentale e, nella seconda, a quello che riguarda più specificatamente il mondo dell’affettività. L’intento perseguito consiste nell’evidenziare la linfa che anima l’insegnamento del Papa. Per questo motivo le riflessioni si concentrano sull’amore cristiano, essenza vitale della teologia morale, e sulla sua declinazione coniugale, quale nucleo fecondo della morale familiare.
Dei molteplici e variegati contenuti di Amoris laetitia, Fumagalli indaga il centro irradiante, costituito dall’amore. In questa Esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco, l’amore è inteso come storia, la storia che Dio ha generato creando l’uomo, maschio e femmina, affinché giungesse a gioire del suo stesso Amore, rivelato in Cristo ed effuso dallo Spirito Santo. L’innovativo sguardo di Amoris laetitia coglie l’amore coniugale, più che come stato di vita, come storia di vita. Per questo rispetto alla semplificazione della morale cristiana a un’etica normativa, papa Francesco richiama e raccomanda l’irrinunciabile coinvolgimento della coscienza personale. È infatti la coscienza personale il luogo sintetico del discernimento non perché esclusivo, bensì perché integrativo delle norme magisteriali. 22N 80
ARISTIDE FUMAGALLI, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Fiat voluntas tua, sia fatta la Tua volontà. Che cosa vuol dire fare la volontà di Dio? Come si lascia agire Dio nella nostra vita? E, se è Dio ad agire, significa che il cristiano rimane passivo di fronte agli eventi? Alla ricerca di questa volontà che è volontà di un Altro, con la maiuscola, don Aristide Fumagalli ci accompagna in un percorso che va dall'Antico Testamento fino alle epistole paoline. Scandito in tre momenti, uno per ogni parola della formula fiat voluntas tua, il libro approfondisce come e quale sia la volontà di Dio, e in che modo sia possibile metterla effettivamente in pratica.
La differenza tra l'uomo, maschio e padre, e la donna, femmina e madre, ritenuta un dato essenziale e imprescindibile della natura umana, è oggi posta in discussione dalla più recente cultura sessuale, che contesta la naturalità della differenza sessuale e rivendica il diritto di definire altrimenti il genere sessuale di appartenenza. Con l'intento di offrire gli elementi interpretativi e i criteri valutativi per orientarsi nel dibattito sulla cosiddetta questione del gender, il testo provvede, anzitutto, a delineare lo sviluppo delle teorie di genere e la loro incidenza sul piano politico-giuridico. Considerando poi la posizione della chiesa cattolica a livello di diplomazia, magistero e tendenze ecclesiali, opera una distinzione fra ideologia gender e prospettiva di genere, segnalando i limiti della prima e i pregi della seconda. Suggerisce, infine, alcune prospettive antropologiche e indica delle coordinate bibliche essenziali. L'idea sottesa alla riflessione proposta in queste pagine è che l'attuale questione gender non è certo priva di pericolose insidie per l'identità sessuata e le relazioni sessuali degli esseri umani. Tuttavia, costituisce anche una sfida antropologica che sollecita una nuova cultura delle relazioni tra uomo e donna, capace di scongiurare la prevaricazione dell'uno sull'altra e di valorizzare, anzi, la loro differente identità in vista del reciproco amore.
Oggi come ieri, la chiesa è incaricata (e preoccupata) di trasmettere intatto il "tesoro" divino e di prendersi cura della fragilità della "creta" umana in cui è deposto (cfr. 2 Cor 4,7). Una volta inquadrato e messo a fuoco il tema, questo saggio avanza prudenti proposte per rispondere alle attuali sfide pastorali riguardanti l'accesso al matrimonio sacramentale, la verifica della sua validità, la cura dei matrimoni falliti e delle nuove unioni dei fedeli divorziati risposati.
In queste pagine sono presentate alcune coppie di cui la Bibbia racconta gli amori e i tradimenti, le storie familiari e gli amici, le attese e le delusioni, le gioie e i dolori, i dubbi e gli entusiasmi.
Vicende lontane nel tempo, ma in realtà vicine a quelle vissute oggi da tante coppie; questa sintonia permette di scoprire una verità sorprendente e consolante: l’amore tra un uomo e una donna, la vita a due, è da sempre conosciuta e amata nella buona e nella cattiva sorte, da Colui che l’ha pensata e creata.
Tra gli argomenti trattati: Adamo ed Eva: luci e ombre dell’amore Abramo e Sara: il desiderio di un figlio Isacco e Rebecca: lo sguardo sui figli Giuseppe e la moglie di Potifar: il prezzo della fedeltà Boot e Rut: l’amore oltre la vedovanza Davide e Betsabea: l’attrazione fatale Giuseppe e Maria: il segreto dell’intesa Pilato e la moglie: il diverso modo di ragionare Aquila e Priscilla: la famiglia chiesa domestica