Il volume contiene una raccolta di saggi che indicano nuove piste di ricerca e di rivalorizzazione di aspetti già noti ma non ancora considerati sul Filioque. Nell'anno 1014 l'imperatore Enrico II introdusse tale clausola nell'uso liturgico del Credo anche a Roma. L'inserimento romano segnò la definitiva consacrazione della formula che in seguito sarà anche definita come dogma di fede dai Concili ecumenici. Il millenario 1014-2014 di quell'importante momento nella storia del dogma è passato inosservato così la Facoltà di Teologia dell'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" di Roma ha deciso di dedicarvi il proprio convegno annuale che ha studiato il Filioque sia da un punto di vista storico, patristico, teologico, ecumenico, sia da un punto di vista filosofico, liturgico e morale. La riapertura del dossier sul Filioque richiama la questione ecumenica del dialogo con gli ortodossi rilanciato da papa Benedetto XVI e continuato oggi da papa Francesco.
Uno studio sull'uso poetico della luce negli ultimi canti della Divina Commedia di Dante Alighieri. In questo studio vengono presi in esame i canti del Paradiso (XXVIII al XXXIII) in cui il Sommo Poeta descrive la sua visita nell'Empireo.Viene studiata la luce qui descritta sia dal punto di vista letterario (poetica della luce), scientifico (fisica della luce) e filosofico (metafisica della luce), approdnando infine a dei risultati che chiamano in causa la teologia.
Quest'opera raccoglie gli Atti del Convegno Interdisciplinare di Cristologia, svoltosi a Roma, presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il 22 giugno 2007 e mette a disposizione del lettore le interessanti riflessioni del Convegno, riguardanti il complesso rapporto tra mistero dell'incarnazione e mistero dell'uomo. In particolare l'autore, presbitero dell'Arcidiocesi di Salerno e Professore di Cristologia e Soteriologia presso l'Istituto sede del Convegno, si focalizza innanzitutto sulla figura di Gesù Cristo come centro della fede cristiana ma contribuisce anche alla ridefinizione dell'uomo e della società del nostro tempo.