Questo studio, di alta divulgazione, prende in esame alcune figure di santi e sante tratte dalle realtà più significative dell'epoca merovingia che va dalla metà del secolo V al 751. Il primo capitolo analizza i santi re e le sante regine, il secondo i vescovi che si mostrarono non solo pastori di anime, ma anche difensori delle città, il terzo riguarda i monaci, gli abati e gli eremiti il cui operato impresse profonde tracce, mentre l'ultimo capitolo è dedicato al monachesimo femminile, in particolare alle badesse e alle fondatrici di monasteri. Il lettore potrà constatare come i santi e le sante dell'epoca merovingia non appartengono solo all'Alto Medioevo, ma esercitano un'incidenza rilevante anche nella società attuale.
Il cardinale Antonio Carafa, congiunto di Paolo IV, profondo conoscitore del greco e del latino, erudito del suo tempo, rientra nella schiera degli illustri porporati del Cinquecento. Questo lavoro si pone l'obiettivo di ripercorrere non solo la vita del Carafa, ma anche la sua instancabile e solerte attività svolta nel periodo seguente il Concilio di Trento. Le diverse pagine dell'opera lasciano parlare i protagonisti, ruotanti attorno al Carafa, affinché il lettore possa vivere da vicino avvenimento lontani di un secolo affascinante.
Placido, figlio del patrizio romano Tertullo, fu tra i primi discepoli di san Benedetto. La sua è una delle figure più complesse e, allo stesso tempo, più affascinanti dell'agiografia cristiana. La vicenda del giovane monaco prende forma nel secolo XII, grazie al dotto archivista cassinese Pietro Diacono. Il lavoro è strutturato in tre capitoli. L'obiettivo del primo capitolo è quello di ripercorrere, in linea generale, gli studi più autorevoli sul discepolo di Benedetto. Il secondo presenta la traduzione italiana delle tre redazioni composte dall'archivista cassinese, riguardanti la vita di Placido. Il terzo capitolo propone un excursus sulle fonti liturgiche.
L’obiettivo del lavoro è quello di esaminare la complicata questione attinente ai rapporti tra vescovi, clero e Ordine francescano, nel secolo XIII, sulla base delle Cronache di Giordano da Giano, Tommaso da Eccleston e Salimbene de Adam. Lo studio si compone di quattro capitoli. Il primo ripercorre le tappe più importanti che scandiscono la vita dell’Ordine a riguardo del tema analizzato. Il secondo prende in considerazione il Trattato di Giordano da Giano che descrive la missione francescana in Germania nel 1221. Segue il Trattato di Tommaso da Eccleston ambientato nell’Inghilterra del Duecento. L’ultimo capito esamina l’affascinante figura di Salimbene che, fornendo ampie notizie su prelati, vescovi, clero e frati, occupa uno spazio notevole nel lavoro svolto. Le tre Cronache prese in considerazione costituiscono fonti uniche e considerevoli per la storia francescana del secolo XIII.