Il libro raccoglie il profilo di alcuni illustri seguaci di Francesco che hanno vissuto la loro vita facendo propria la Regola del "poverello".
La Lettera di Giuda è tra i libri più dimenticati del Nuovo Testamento, quarto in ordine alla brevità – dopo la Terza e la Seconda lettera di Giovanni e la Lettera di Paolo a Filemone –, scritto probabilmente da un giudeo ellenista dallo stile qualitativamente buono, conciso, sobrio ed elegante.
La Seconda lettera di Pietro fu accolta con fatica nel canone delle Scritture. Origene ha dei dubbi sulla sua autenticità, Eusebio la considera non petrina e la inserisce tra i libri discussi. Il suo stile appare sorprendentemente accurato nella redazione: vocabolario scelto, buon uso della lingua greca, pur con tracce di semitismi che ne denunciano un’anima giudea.
La presentazione in un unico volume di questi due brevi testi del Nuovo Testamento trova giustificazione nella riconosciuta affinità che essi presentano: «di particolare interesse in 2Pt è la dipendenza ormai universalmente riconosciuta da Gd: su venticinque versetti di Gd diciannove si ritrovano in 2Pt; spesso vengono usate le stesse parole e il medesimo ordine».
Va da sé che l’esame delle due lettere, molto accurato dal punto di vista filologico e strutturale, è stato condotto nel rispetto di differenze e originalità, sia sul piano teologico, sia nei motivi redazionali e stilistici.
La trattazione è articolata nelle seguenti parti: A) Il testo: trasmissione, lingua, stile; genere letterario; struttura;
B) I testi: rapporto con gli altri scritti del NT e con la letteratura cristiana ed ebraica coeva; C) I personaggi: autore, destinatari e avversari; D) La traduzione e il commento, proposto pericope per pericope. Ogni paragrafo è corredato da dettagliate indicazioni bibliografiche.
Sommario
Lettera di Giuda. Introduzione. A. Il testo. B. I testi. C. I personaggi. Commento. I. L’indirizzo (Gd 1-2). II. Lo scopo e il motivo (Gd 3-4). III. L’accusa (Gd 5-16). IV. La parenesi (Gd 17-23). V. La dossologia. Seconda lettera di Pietro. Introduzione. A. Il testo. B. I testi. C. I personaggi. Commento. I. L’indirizzo (2Pt 1,1-2). II. Appello alla virtù e alla conoscenza (2Pt 1,3-21). III. La polemica contro i falsi maestri (2,1-22). IV. Il giorno del Signore (2Pt 3,1-18). Bibliografia. Indici.
Note sul curatore
Gilberto Marconi è professore associato di letteratura cristiana antica presso l’Università del Molise. Le lettere cattoliche di Giacomo, Pietro e Giuda sono gli ambiti privilegiati della sua ricerca. Per i tipi delle EDB ha pubblicato: Omelie e catechesi cristiane nel I secolo (1994); I volti di Giobbe. Percorsi interdisciplinari in collaborazione con Cristina Termini (2003).
Questo primo volume è diviso in tre parti. Nella prima parte sono individuate le categorie e le leggi primitive della finanza; il mercato è introdotto come ambiente che induce efficienza nello scambio; sono individuate e caratterizzate le tipologie significative di rischio (di tasso di interesse, di credito, di inflazione, di cambio). La seconda parte riconsidera temi della matematica finanziaria tradizionale, di scuola italiana. Nella terza parte le definizioni formali sono giustificate e reinterpretate nella logica del mercato, basata sul principio di assenza di arbitraggio. Vengono definiti gli strumenti per la valutazione dei contratti, e introdotti i modelli per la stima delle strutture per scadenza dei tassi di interesse.
Questo secondo volume è diviso in tre parti e corredato da appendici. La prima parte introduce i principi generali per le decisioni finanziarie in condizioni di incertezza e in particolare nei mercati azionari; definisce il quadro metodologico di riferimento per le argomentazioni successive. La seconda parte illustra l'approccio media-varianza alla selezione dei portafogli azionari, nello schema tradizionale del mercato uniperiodale, con attenzione ad aspetti rilevanti per l'utilizzazione pratica dei risultati (effetti della correlazione, misura del "rischio marginale" nell'ottica del risk budgeting, individuazione dei portafogli di frontiera con tecniche di ricampionamento).
Qualche mese dopo la Notte dei Cristalli, Adolf Hitler autorizzò gli Ebrei che ne avessero fatto richiesta a lasciare la Germania. Ad Amburgo la Saint-Louis, una nave battente bandiera nazista, partì con a bordo 937 passeggeri, di cui 550 femmine e bambini. Erano tutti ebrei tedeschi, tutti muniti di visto e con destinazione La Havana. Speravano di soggiornare a Cuba, prima di ricevere il permesso d'entrata negli Stati Uniti. Ma né il governo cubano, o statunitense, o canadese e neppure quelli dei diversi paesi dell'America latina accolsero i profughi e la Saint-Louis visse una tragedia qui ricostruita grazie alle testimonianze dei sopravvissuti e a documenti d'archivio.
El conjunto de los relatos del padre Brown, escrito a lo largo de más de veinte años, constituye quizá la obra más popular de Chesterton. El simpático cura-detective que los protagoniza resuelve en ellos, armado únicamente con su paraguas, su inocencia y su sabiduría, intrincados casos gracias a un conocimiento sencillo a la par que profundo de la naturaleza humana.
Frente a la destrucción sistemática de la razón, propia del escepticismo y el relativismo de la Europa de inicios del siglo XX, Chesterton crea este singular personaje --basado en su amigo el sacerdote irlandés John O'Connor y que es ya parte del imaginario de la cultura inglesa junto a otras figuras detectivescas como Sherlock Holmes o Hercules Poirot-- para mostrar que sólo una mirada sincera y que reconozca el misterio que la realidad encierra es capaz de salvaguardar la razón.
Además de los cinco relatos ampliamente conocidos, el presente volumen incluye otros tres que no aparecieron en las ediciones originales: El caso Donnington, publicado en The Premier Magazine, La vampiresa del pueblo, aparecido en Strand Magazine y probablemente el primer relato de una nueva colección, y La máscara de Midas, texto en el que Chesterton estaba trabajando cuando le sobrevino su enfermedad final en 1936.
Giobbe, Proverbi, Qohelet, Siracide, Sapienza sono i «cinque libri sapienziali dell’Antico Testamento che hanno a cuore una cosa sola: l’acquisizione della sapienza da parte dell’uomo, libri che nsegnano il saper fare e il saper vivere in tutti i campi dell’esistenza. Non stupisce quindi che oggi si riscoprano come libri biblici di grande attualità.
Il volume di Gilbert introduce sapientemente i lettore alla scoperta del mondo della Sapienza del cielo, presentando e commentando i cinque libri in modo elegante e piacevole alla lettura.
Maurice Gilbert, gesuita, docente di esegesi dell’Antico Testamento, insegna al Pontificio Istituto Biblico di Roma e all’École Biblique di Gerusalemme. Autore di varie opere sui libri sapienziali e di un commento sui Salmi per la liturgia.
Professore associato di Storia contemporanea presso la facoltà di Sociologia dell'Università di Trento, autore di saggi e volumi in lingua inglese, Mark Gilbert analizza l'integrazione europea nel contesto delle evoluzioni geopolitiche ed economiche degli ultimi decenni. Lo studioso cerca di rispondere a domande come "perché gli Stati europei l'hanno preferita alle tradizionali soluzioni nazionali?".
All’interno del libro vengono narrate dodici storie di adolescenti, dodici storie dirette, narrate in prima persona a partire da dialoghi intrattenuti dagli autori con i protagonisti, e suddivise in tre grandi aree, tre tipi di difficoltà adolescenziale:
- l’evoluzione personale, il corpo, le pulsioni
- l’adolescente e i fatti esterni, gli eventi, gli incidenti
- l’emancipazione dai genitori, il “trovare la propria strada”.
Alla narrazione segue l’analisi proposta da Gillini e Zattoni, che mira a trovarne gli "attori segreti", le maschere che l’adolescente mette al proprio dolore ed i labirinti in cui si perde senza trovare, da solo, la via alla coscienza.