Cosa c'è dietro una rivoluzione, sia essa politica, religiosa o scientifica? Quali, se ne esistono, i limiti? Che cosa differenzia il rivoluzionario dal ribelle? La rivoluzione è il ritorno a uno stato preesistente e ideale, come suggerisce l'etimo astronomico revolutio, che in latino indica il tornare di un pianeta alla posizione iniziale, o una marcia verso il nuovo? Che relazione c'è tra conoscenza e rivoluzione? Giulio Giorello riflette sulla rivoluzione come categoria capace di mediare il rapporto tra verità, tempo e conoscenza. Tutto nasce dalla libertà di cambiare: per studiare la conoscenza bisogna studiare le rivoluzioni nella conoscenza.
Numeri, figure geometriche e relazioni matematiche sono dovunque attorno a noi, talvolta in forma evidente, più spesso annidati nei meccanismi di funzionamento dell'universo. Ma in che modo - e perché - queste creazioni astratte della mente umana riescono a descrivere il mondo concreto dei fenomeni naturali, da quelli più familiari a quelli che hanno luogo nelle profondità della materia e del cosmo? Un filosofo e uno scienziato esplorano la capillare presenza della matematica nella natura, raccontando alcune delle sue manifestazioni più curiose e affascinanti.
Giulio Giorello non disdegna confrontare il pensiero del filosofo con quello di qualunque altro essere umano. Tale attitudine è ancora più esplicita in questo volume: lo spirito di disponibilità al confronto, che presiedeva all'idea di "società aperta" di Karl Popper, trova qui risonanze particolari. Giorello abbatte il preconcetto disciplinare e accademico di filosofia e chiede riflessione sul senso a chiunque sia in grado di proporla. Né retrocede all'avanzata della fisica e della matematica nei territori della speculazione. Ma, soprattutto, sulla scia del suo maestro e "antagonista" Ludovico Geymonat, riconosce che oggi "la filosofia si annida proprio nelle pieghe della scienza". Una combinazione così fertile che, probabilmente, tra i tanti saggi scritti, meritava una riflessione ulteriore: quella che si propone qui.