Questo volume offre la possibilità di una lettura del vangelo "per temi" secondo una brillante intuizione: il curatore del volume ha adottato come schema il Prologo del vangelo di Giovanni, i cui versetti costituiscono i titoli dei vari capitoli. I diversi brani evangelici raccolti sotto ogni argomento sono introdotti da brevi presentazioni, semplici e succose: l'idea, insolita, è stata quella di far figurare Gesù stesso come autore dei commenti. Il testo biblico è quello della traduzione ufficiale Cei.
Il volume è aperto da don Alberto Lorenzelli, sdb, con un invito pastorale a scoprire nel Cuore di Gesù il significato dell’amore, fonte essenziale nell’opera educativa. Il Padre Horacio Simian-Yofre, sj, ci costringe a riflettere sul vacillare di Dio (condannare o salvare?) di fronte alla debolezza umana. La prof.ssa Suor Maria Ko Ha Fong, fma, ci affascina nella contemplazione del “cuore mite e umile di Cristo e di Paolo”. Storia e cronaca “con l’Africa nel cuore” sono vissute nella attenta e commossa biografia di San Daniele Comboni, fondatore dei Missionari del Sacro Cuore, apertaci da Padre Umberto Pescantini, mcj. Alcune Congregazioni religiose legate alla devozione al Sacro Cuore di Gesù presentano le linee essenziali della loro spiritualità: le Zelatrici del Sacro Cuore duramente colpite dal terremoto nella loro casa generalizia dell’Aquila; la segretaria dell’associazione apostolica Missionarie della regalità fondata da Padre Gemelli e le Suore Salesiane del Sacro Cuore, oblate fondate da Monsignor Cognata.
La conversazione cordiale, affettuosa, allegra di don Alfonso Alfano, sdb, innalza tutti “sulle ali della speranza”: “Cuore di Dio e Uomo di Cuore” si intrecciano per una profezia della “civiltà dell’amore”, auspicata sovente da Paolo VI.
Fa da ponte e cerniera tra le due meditazioni teologiche e le attuazioni esemplari dell’amore di Dio l’intervento educativo: “Il cuore di Cristo fonte di umanità”, magistralmente offerto da don Fabio Attard, sdb.
L’omelia del Cardinal Albert Vanhoye, sj, guida menti e cuori verso le insondabili profondità della spiritualità del Cuore di Cristo, risultando vetta e sintesi del volume.
Il volume contiene gli studi presentati nel Convegno Biblico Nazionale sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa", in sintonia con il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, a cui hanno partecipato centocinquanta convegnisti e una decina di esperti relatori.
Gli obiettivi che il Convegno ha voluto raggiungere sono stati questi: riconoscere il senso corretto di pastorale biblica nella vita e nella missione della Chiesa; conseguire una visione di insieme sul senso dell’espressione "Parola di Dio", e il suo riferimento con la Sacra Scrittura e la Tradizione; avvertire la portata del linguaggio attuale nella comunicazione della Bibbia; individuare alcune iniziative maggiori di incontro con la Bibbia a livello di popolo di Dio; riportare, in conclusione, l’attenzione sulla Costituzione dogmatica Dei Verbum del Concilio Vaticano II,autentica mappa di riferimento sulla Parola di Dio perla vita della Chiesa e del credente.
Nel volume sono riportati: la presentazione dei lavori del Convegno da parte don Giorgio Zevini; il saluto di apertura di don Mario Toso; le relazioni di S.E. Mons. Bruno Forte: La Chiesa creatura e casa della Parola; di S.E. Mons. Rino Fisichella: Cosa intendere per Parola di Dio; di don Cesare Bissoli e don Corrado Pastore: Bibbia e Catechesi; di don Gianfranco Venturi: Bibbia e Liturgia; di S.E. Mons. Carlo Ghidelli: La Bibbia in famiglia; i tre laboratori, dove i convegnisti hanno potuto intervenire attivamente con domande oppure offrendo il loro contributo su ambiti specifici riguardanti la Parola di Dio: La Bibbia ai fanciullidi Maria Girardet Soggin e Thomas Soggin; L’incontro dei giovani con la Bibbia di don Jesús M. García; Gruppi ecclesiali e Comunità di ascolto della Parola di Dio di don Giorgio Zevini; gli interventi conclusivi di S.E. Mons. Nikola Eterović, che ha illustrato l’iter di preparazione al Sinodo; di S.E. Mons. Vincenzo Paglia sul tema: La Bibbia nel dialogo ecumenico; di Enzo Bianchi: La Parola di Dio oggi; di don Manlio Sodi: Tra documenti magisteriali, indicazioni bibliografiche e prospettive teologiche.
Il volume raccoglie gli esiti del lavoro di un gruppo interdisciplinare di ricerca del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia, coordinato da Fulvio De Giorgi e composto da storici dell'educazione, storici contemporaneisti, storici del cristianesimo e pedagogisti. Inserendosi in un'operazione di rilancio/ innovazione dei Peace Studies con l'ambizione di poter portare un contributo, sul piano scientifico, ai processi di Peacebuilding (assumendo implicitamente uno sguardo pedagogico da «sistema preventivo»), il gruppo ha rivolto l'attenzione, secondo le competenze specifiche dei suoi membri, ma anche in chiave comparativa, a figure e momenti significativi nella storia dell'impegno umano a superare ingiustizie e odi divisivi e a «costruire ponti». Tali esperienze mostrano come l'educazione alla pace sia innanzitutto critica e decostruzione del discorso ideologico-prescrittivo (e autoritario) di ogni educazione «nera», ossia violenta, oppressiva, indottrinatrice, adultista: dunque educazione alla pace come diseducazione alla guerra e risposta alle concrete situazioni di violenza (diretta, strutturale, culturale) del contesto in cui l'educazione si realizza. Al centro della ricerca troviamo dunque le figure chiave di Maria Montessori, Robert Baden-Powell, Loris Malaguzzi, don Lorenzo Milani, Laura Bianchini, Oscar Arnulfo Romero, e l'esperienza di Taizé. Nel saggio introduttivo Fulvio De Giorgi esplicita le scelte metodologiche sottese al lavoro del gruppo e avanza considerazioni nel senso di un rinnovamento dei Peace Studies.
In questo volume, Kai T. Erickson sottopone a verifica alcune ipotesi fondamentali della sociologia di Emile Durkheim; in particolare, l'idea che la devianza costituisca un fatto sociale funzionale alla conservazione dell'ordine morale di una società, e quindi in certa misura "necessario". Erickson applica le sue analisi a un contesto del tutto particolare, quello della comunità puritana immigrata negli Stati Uniti intorno agli anni trenta del XVII secolo. Attraverso una coinvolgente narrazione che attinge alle biografie individuali come ai verbali della pubblica inquisizione, Erickson getta luce sulle dinamiche di "produzione della devianza". Dinamiche che conservano un'assoluta attualità nella società contemporanea.
Il volume, frutto comune della riflessione e delle ricerche di cinque studiosi, si presenta come un manuale introduttivo alla cultura pedagogica e si propone di discutere alcune questioni centrali nello studio dei processi educativi. In che senso si può oggi parlare di educabilità dell'uomo dopo la "decostruzione del fondamento". Quali sono le finalità dell'educazione, nelle società ad alta complessità e nell'epoca della frammentazione e dell'individualismo. Quali possono essere le strategie più efficaci e più rispettose delle inclinazioni personali per promuovere la crescita del carattere dell'uomo. Quali sono le competenze richieste agli educatori. Quali sono, infine, le sfide che attendono l'educazione nel prossimo futuro, segnato da nuove prospettive legate alla circolazione di pedagogie non soltanto occidentali.
"È sempre presente in me la figura di Paolo VI pellegrino della terra di Gesù nei primi mesi della sua elezione a Sommo Pontefice; è certamente un gesto emblematico e rivela il suo spirito, la sua fede profonda, il suo desiderio di mettere Gesù al centro non solo della sua vita (come aveva invitato i fedeli milanesi nella sua prima Lettera Pastorale Tu sei necessario) ma come ispirazione del suo ministero universale. Per questo, sono contento di presentare questo libro che fa rivivere questi giorni: i discorsi del Papa, alcuni autografi e alcune fotografie che bene mantengono viva quella esperienza e trasmettono oggi un evento straordinario che apriva la via ad altri viaggi, e conduceva il Papa a "confermare i fratelli" in tutto il mondo. Paolo VI è stato l'iniziatore di uno stile che oggi sembra del tutto naturale, e allora destava un certo stupore: è lo stile dell'universalità della chiesa, del desiderio di raggiungere popoli e chiese nella comunione fraterna, e condividerne aneliti e difficoltà e passione."
Nella prima sezione monografica, curata da Wolfgang Sahlfeld, una serie di approfondimenti sul tema del rapporto tra la struttura politica e amministrativa federalista della Repubblica elvetica e le scelte pedagogiche ed educative: dai modelli di riferimento del sistema cantonale di scuola pubblica alle letture per l'infanzia, dalla laicità della scuola alla educazione civica e alla politica linguistica. Alla storia socio-educativa dell'Ottocento emiliano è dedicata la seconda sezione monografica: il tema degli esposti, l'assistenza alla maternità, la nascita degli asili infantili. Completano il volume un saggio di Tommaso dell'Era sul processo di epurazione di Nazzareno Padellaro (sezione miscellanea), le Memorie di scuola di Egle Becchi, Carlos Alberto Torres, Giuseppe Lazzaro. In Fonti e documenti, Luciano Pazzaglia ricostruisce la polemica pedagogico-filosofica che contrappose Giovanni Gentile e Padre Agostino Gemelli nel 1930 e Andrea Mariuzzo presenta la relazione di James Bryant Conan (Ford Foundation) sulla situazione della scuola italiana nel 1960.