Una raccolta di omelie inedite di Karol Wojtyla/san Giovanni Paolo II dedicate all'amore, al matrimonio, alla famiglia.
Una raccolta di scritti inediti di Karol Wojtyla dedicati ai temi dell'amore, del matrimonio e della famiglia. Con testo originale polacco a fronte.
Una raccolta di tutte le lettere che Albino Luciani, patriarca di Venezia, scrisse indirizzandole a personaggi storici e mitici di tutti i tempi e luoghi. Penelope, Mark Twain, Maria Teresa d'Austria, Charles Dickens, Pinocchio, Goethe e Gesù sono solo alcuni dei destinatari di queste lettere, scritte negli anni '70.
Lettere di Albino Luciani indirizzate a coloro che sono chiamati ad essere attori della scuola: alunni, piccoli e grandi, docenti, genitori, educatori Dove apprendere oggi l'arte di educare a scuola? Se si trattasse di un mestiere, sarebbe sufficiente ottenere titoli e competenze. Se si trattasse di una tecnica, basterebbe disporre le risorse, mezzi e seguire le procedure previste. Questo piccolo libro si e formato per assecondare il desiderio di ri-conoscere la figura di Giovanni Paolo I, di cui il nostro Istituto comprensivo porta il nome, e nell'intento di mettere in luce quanto egli ci ha lasciato sui temi dell'educazione. Dall'opera originale Illustrissimi sono state scelte cinque lettere, quasi a volerne indirizzare ciascuna a coloro che oggi sono chiamati ad essere attori della scuola. Viene anche aggiunta l'ultima lettera che il patriarca Luciani invio ai seminaristi alla vigilia del Conclave e il testo della dichiarazione Gravissimum educationis". "
UNA SINTESI DEL PENSIERO DI PAPA LUCIANI SUI SETTE SACRAMENTI CURATA DA P. VINCENZO BERTOLONE. LA PRESENTAZIONE E`DI MONS. GIANFRANCO RAVASI. Una breve antologia tematica di quanto il sacerdote e vescovo albino luciani, nel corso del suo lungo ministero di pastore, ha trasmesso al popolo di dio in omelie, discorsi e scritti vari. Gli interventi del curatore sono minimi visto che il suo scopo e`di far conoscere al grande pubblico il pensiero di questo grande e gentile pastore che ha saputo parlare delle cose altissime della teologia e della spiritualita usando il linguaggio delle gente comune. Di questo suo carisma la chiesa universale non ha potuto che avere altro che pochi assaggi nel brevissimo pontificato di giovanni paolo i. Pastore sapiente, don alb ino", elevato, profondo, penetrante nel pensiero e semplice nell'esprimersi, era maestro nel presentare mediante piccole parabole le grandi realta de"
Dopo quanto è stato pubblicato (il primo volume in due tomi 1914-1923) e il primo tomo (1924-1925) del secondo volume, l'Istituto Paolo VI di Brescia pubblica il secondo tomo che presenta in edizione critica e con ricco apparato di note il Carteggio per il biennio 1926-1927. Il carteggio è di grande importanza non solo per la storia religiosa, civile, culturale dell'Italia e dell'Europa negli anni del fascismo e del nazismo, ma è anche fonte ricca e preziosa per la conoscenza della spiritualità di Montini, e per quella delle diffili condizioni materiali di studio universitario di molti, sulle quali le lettere aprono vivi, personali spiragli.
"Molti si chiedono come mai il Sommo Pontefice ha sentito il bisogno di ritornare a comporre opere poetiche, come aveva fatto da giovane. Ma, in primo luogo, va detto che alle composizioni poetiche (pubblicate per lo più sotto pseudonimi) Wojtyla si dedicò per quasi quattro decenni. In secondo luogo, va ricordato e ribadito che Wojtyla, oltre che "teologo", è non solo "poeta", ma anche "filosofo". Wojtyla riunisce in sé - in differente misura - le tre grandi forze spirituali mediate le quali l'uomo da sempre ha ricercato la verità: "arte", "filosofia", "fede religiosa." (dall'Introduzione di Giovanni Reale)
A tre anni dalla sua scomparsa la voce di Giovanni Paolo II non ha ancora smesso di parlare ai nostri cuori e tener deste le nostre menti. Questo libro è una sorta di testamento spirituale che raccoglie preghiere, brani di omelie e messaggi apostolici e vuole essere un omaggio a un uomo che ha fatto della sofferenza la sua forza, a un Padre che ha fatto dell'amore l'elemento fondante della sua esistenza e non ha smesso fino all'ultimo di insegnarlo ai suoi figli. Con le parole, con le opere, ma soprattutto con la testimonianza della sua vita.
Riflessioni sulla moralita' e la spiritualita' coniugale, alla luce dell'Enciclica Humanae vitae. Le riflessioni finora svolte sull'amore umano nel piano divino resterebbero in qualche modo incomplete, se non cercassimo di vederne l'applicazione concreta nell'ambito della morale coniugale e familiare. Vogliamo compiere questo ulteriore passo, che ci portera' alla conclusione del nostro ormai lungo cammino, sulla scorta di un importante pronunciamento del magistero recente: l'enciclica Humanae vitae, che il papa Paolo VI ha pubblicato nel luglio del 1968.
Catechesi sul Libro della Genesi. Gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: 'E' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?'. Ed egli rispose: 'Non avete letto che il Creatore da principio li creo' maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascera' suo padre e sua madre e si unira' a sua moglie e i due saranno una carne sola? Cosi che non sono piu' due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi'. Gli obiettarono: 'Perche' allora Mose' ha ordinato di darle l'atto di ripudio e di mandarla via?'. Rispose loro Gesu': 'Per la durezza del vostro cuore Mose' vi ha permesso di ripudiare le vostre moglie, ma da principio non fu cosi'. (Matteo 19,3ss)
Le catechesi del mercoledì di Giovanni Paolo II hanno affrontato il famoso Discorso della montagna", sottolineandone il profondo valore di teologia del corpo. " Una catechesi profonda, quella affrontata nel 1980 da Giovanni Paolo II, sul significato di Mt 5,8.17-20.27-29.31-32 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio..." "
«L'uomo non puo vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente». Questa convinzione, espressa nella sua prima enciclica Redemptor hominis, ha spinto Giovanni Paolo II a dedicare il proprio insegnamento catechistico, per anni, al tema dell'amore umano. Ma nessuna riflessione potrebbe essere fatta al riguardo se non si parte da una visione della persona umana, nella sua intera e concreta realtà: corpo, psyche e spirito. E così i due temi - persona umana ed amore umano - danno origine ad una sorta di «ellisse» in cui i due «fuochi» strutturano tutto lo spazio della riflessione. E non è di un uomo (e di un amore) astratto che si parla. È dell'uomo concreto, di ciascuno di noi che si parla. Dell'uomo che è creato da Dio in uno stato di soprannaturale giustizia, che, caduto nel peccato, è redento da Cristo mediante il dono dello Spirito e che risorgerà alla fine dei tempi. Le catechesi si organizzano così attorno ai tre grandi tempi della storia della nostra salvezza (e della salvezza, quindi, dell' amore umano): la creazione, la redenzione e la definitiva glorificazione. In una riflessione che, partendo dal «centro» che in sé sintetizza e raccoglie in unità tutti i raggi, giunge a svelare interamente la verità di quelle esperienze essenzialmente umane che ogni uomo quotidianamente vive. E l'amore umano prende corpo in due stati di vita: il matrimonio e la verginità «per il Regno». E pertanto l'ultima parte delle catechesi è dedicata alla meditazione su di essi. Il linguaggio non è sempre facile. Esige attenzione costante, e soprattutto la profondità del pensiero richiede meditazione prolungata. Questa catechesi è ormai affidata al fatto mirabile e misterioso della Tradizione della Chiesa, perché essa lo assimili e se ne nutra. Ed anche e più precisamente, perché la riflessione etica della Chiesa recuperi la sua identità, quella di essere una «digna charitatis intelligentia» (san Gregorio Magno): al fine di aiutare l'uomo di oggi a riscoprire la Verità sull' Amore. Una riscoperta di cui ha più bisogno che dell' aria che respira.