«Per questo il cristiano può percorrere il suo cammino nel mondo con una speranza fresca, credibile, creata dall'origine divina, e nella misura in cui permane alla fonte e beve da essa può indirizzarvi anche gli altri, gli assetati: sì, per mezzo suo può far bere anche gli altri a questa origine (Gv 4,14; 7,37ss). Può realizzare attorno a sé un modello di esistenza libero dalle potenze personali e sociali del mondo, e donare al di sopra della morte (in tutte le sue possibili forme) un presentimento di vita di resurrezione: nel nascondimento è vero (Col 3,3), ma con tanta efficienza da cambiare a livello di vita il tessuto della società umana.» (Hans Urs von Balthasar, Einsiedeln 1971) «Il destino e l'intenzione profonda della comunità cristiana è il mondo, "per gli uomini": una dedizione profonda e appassionata agli uomini e al loro destino, una tensione a rendere presente dentro la trama della convivenza solita, in cui gli uomini soffrono, sperano, tentano, negano, attendono il senso ultimo delle cose, il Fatto di Gesù Cristo unica salvezza degli uomini. Il "per gli uomini" è il motivo storicamente esauriente la vita della comunità cristiana. L'apertura incondizionata alla missione è garanzia di verità e di autenticità della vita stessa della comunità cristiana: "Per essi io consacro me stesso, affinché siano anch'essi consacrati in verità"» (Luigi Giussani, Einsiedeln 1971). Prefazione di Julián Carrón.
"Una strana compagnia" (1982-1984) è il primo volume della nuova serie BUR Cristianesimo alla prova, in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Luigi Giussani durante gli Esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione, a partire dal 1982, anno del riconoscimento pontificio. È possibile vivere da cristiani in quello che papa Francesco chiama "un cambiamento di epoca", dominato dalla insicurezza, dalla paura e dallo smarrimento? Come scoprire la pertinenza della fede alle esigenze della vita? Si può vivere senza essere sopraffatti dalle circostanze? La risposta a queste domande attraversa come un sottofondo tutto il volume. Senza la fede in Cristo, sottolinea appassionatamente l'autore, anche le cose più belle e interessanti della vita diventano opache. In queste pagine, la proposta di una fede che si rende attrattiva e sperimentabile attraverso la "strana compagnia" di coloro la cui vita è stata raggiunta e cambiata dall'incontro cristiano.
La liturgia è un argomento di fondamentale importanza per rendersi conto di come qualsiasi realtà di comunione cristiana viva e intenda la Chiesa. Il punto veramente rivelatore della liturgia è proprio quanto essa riesca a essere «radice» nella vita cristiana, una radice che dà vita all’albero, ai fiori, ai frutti. Questo libro, nato da lunghe conversazioni, ragiona su alcuni questioni fondamentali: il mistero della vita liturgica è paradigma della vita, occasione d’incontro con la Presenza che salva il mondo e che, se si accetta come tale, non può essere vissuta in un contesto che la releghi a momento di sosta spirituale, magari confortante, ma non incidente sulla vita e sulla personalità.
Questo breve saggio è una delle opere più originali nella produzione di don Giussani, che subito afferma: "Il tema principale, per noi, in tutti i nostri discorsi, è l'educazione". Facendo tesoro della sua esperienza di insegnante, prima al liceo Berchet di Milano e poi all'Università Cattolica, don Giussani espone, in modo sistematico e critico, l'impianto complessivo di una proposta educativa fondata sulla comunicazione di una tradizione che, tuttavia, ha lo scopo di liberare i giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare criticamente ogni aspetto della realtà. Il testo è uscito per la prima volta nel 1977 ed è stato pubblicato precedentemente da Jaca Book e SEI.
Giussani colloca la preghiera al centro della consapevolezza di sé, come il gesto che riconosce la presenza di Dio. Da questa coscienza, attesa, desiderio, nasce il senso che ogni mattina motiva il nostro esistere e la capacità di assorbire e bruciare ogni male del mondo. Così questo libro diventa un vero e proprio percorso. L'autore presenta una lunga serie di inni e cantici della tradizione classica (gregoriani, trappisti, autori cristiani) e li commenta ad uno ad uno, conducendo per mano il lettore all'interiorizzazione e al gusto della ripetizione, quasi come le nenie coraniche o i mantra indiani. Un libro di grande valenza culturale e spirituale, in un momento storico in cui l'uomo alza la testa per cercare luce e speranza. Destinato non solo chi già conosce le parole e gli scritti di Giussani, ma anche tutti coloro che cercano, spesso nelle altre religioni o sette, un nuovo respiro interiore e una consapevolezza di sé.
A completamento del suo percorso nella dimensione dell'uomo davanti a Dio, don Giussani pone al centro i Salmi, testi cardine della preghiera dell'Antico Testamento e della tradizione cristiana. Dei 150 Salmi dell'intero Salterio, l'autore ne estrae 38 e li commenta a fronte. A questi si aggiungono brani di Isaia, Esodo e Geremia che si avvicinano per intensità e stile alle preghiere salmodiche. Il risultato è un libro di grande forza spirituale, innovativo nel linguaggio e per nulla scontato nella sua dimensione profondamente profetica.
Il supremo ostacolo al cammino nostro di uomini è la "trascuratezza" dell'io. Il primo punto, allora, di un cammino umano è il contrario di questa trascuratezza, è cioè l'interesse per il proprio io, per la propria persona. "In cammino" è l'ottavo e ultimo volume della serie "L'Equipe", in cui si riproducono le lezioni e i dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di CL negli anni 1992-1998, durante i quali l'autore mette a fuoco una categoria centrale del suo pensiero, quella di "avvenimento": qualcosa che irrompe, imprevisto, imprevedibile, non conseguenza di fattori antecedenti. Unica categoria che può definire che cos'è il cristianesimo. Ma qual è la sua forma caratteristica? Quella di un incontro umano nella realtà di tutti i giorni. Come nei villaggi della Palestina dove non poteva arrivare, Gesù mandava coloro che lo seguivano più da vicino, così Egli ci raggiunge oggi attraverso persone come noi, eppure così diverse che ci fanno sperimentare un'inaudita corrispondenza a quello che siamo. È solo l'avvenimento di Cristo ora, attraverso l'umanità con cui ci tocca, che può rendere chiaro e consistente il nostro io, strapparlo alla dispersione. È questo un paradosso che non si riesce facilmente a tollerare: che sia un avvenimento, non un'analisi o un progetto nostro, a rendere possibile un cammino umano. Il cristianesimo è questo avvenimento, oggi come duemila anni fa.
I primi trent'anni di Comunione e Liberazione rivissuti attraverso le parole di Luigi Giussani: questo libro ripropone una serie di conversazioni tra il fondatore del movimento e il giornalista Robi Ronza e permette ai lettori di cogliere le ragioni che guidarono don Giussani nelle sue scelte, dagli inizi al liceo Berchet alla crisi del '68, fino alla crescita di CL negli anni '70 e '80. Fonte importante per comprendere il percorso umano e spirituale del sacerdote di Desio, questa testimonianza rappresenta un'opportunità per ripercorrere dal punto di vista dello stesso Giussani la nascita e lo sviluppo di un movimento che ha saputo accompagnare migliaia di persone alla riscoperta del legame tra la fede e le esigenze fondamentali dell'animo umano. Prefazione di Julián Carrón.
"Perché la Chiesa" conclude la trilogia del "PerCorso" di don Giussani. Dopo aver affrontato il tema del senso religioso - essenza della razionalità e radice della coscienza umana - e quello della grande rivelazione di Gesù Cristo nel mondo, il terzo volume introduce all'avvenimento della Chiesa. La domanda cruciale per affrontare tale avvenimento è: "Io, che vengo il giorno dopo - o un mese dopo, o cento, mille, duemila anni dopo - la scomparsa di Cristo dall'orizzonte terreno, come faccio a sapere se veramente si tratta di qualcosa che sommamente mi interessa, come faccio a saperlo con ragionevole sicurezza?". La parola "Chiesa" indica il fenomeno storico il cui unico significato consiste nell'essere per l'uomo la possibilità di raggiungere la certezza su Cristo, nell'essere insomma la risposta a quella domanda sul problema più decisivo per la vita sua e del mondo. Cristo, la verità diventata carne, dopo duemila anni raggiunge ancora l'uomo attraverso una realtà che si vede, si sente, si tocca: la compagnia dei credenti in Lui. In un percorso stringente, l'autore propone dunque alla libertà e alla ragione dei lettori i fattori fondamentali e i criteri di una verifica di questa realtà. "Ma giunti al termine del cammino", afferma l'autore, Dio rimane ancora incomprensibile, "se non si introduce la figura della Madonna, scelta da Dio stesso per farsi da noi riconoscere, metodo del suo comunicarsi all'uomo attraverso il "caldo" del suo grembo."
Nel settimo volume della serie "L'Equipe", una lucida e coinvolgente riflessione sull'origine divina della nostra vita e una guida per giungere alla rinascita della persona grazie al miracolo dell'incontro con Cristo. Don Giussani medita sul significato profondo del cristianesimo e indica nell'adesione a Cristo la scelta cruciale per trasformare radicalmente il senso della propria esistenza.
In questo secondo volume del suo PerCorso, don Giussani mostra il passaggio dal senso religioso in generale all'avvenimento di Gesù Cristo, cioè all'esperienza religiosa cristiana. Dopo un'introduzione in cui si riepilogano gli aspetti salienti della riflessione sul senso religioso, l'autore aiuta a rendersi conto di come l'uomo in tutti i tempi, fin dalle sue origini remote, abbia sentito la necessità di mettersi in rapporto con il mistero ultimo, mediante tentativi che hanno fatto nascere le varie religioni. L'impossibilità a raggiungere chiarezza e sicurezza ha fatto sentire all'uomo l'urgenza o la necessità di un aiuto offerto dallo stesso mistero, cioè di una rivelazione. Ma tutte le affermazioni in tal senso nelle diverse storie spirituali dei popoli sono state come "superate" da un fatto eccezionale: in un certo momento storico un uomo, Gesù di Nazareth, non solo ha rivelato il mistero di Dio, ma ha identificato se stesso con il divino. Come questo avvenimento abbia iniziato a imporsi all'attenzione degli uomini; come abbia creato una chiara convinzione; in che modo abbia comunicato il mistero della sua persona; come abbia confermato il suo svelarsi con una concezione nuova e perfetta della vita umana; tutto ciò è il contenuto di questo volume.
Benedetto XVI ha richiamato la famiglia a rispondere a un compito preciso, "nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa" (lettera in vista dell'incontro mondiale delle famiglie, Milano 2012). La stessa consapevolezza del ruolo decisivo della famiglia nel mondo contemporaneo emerge negli interventi tenuti da don Giussani con i membri dell'Associazione "famiglie per l'accoglienza", impegnata a sostenere il fenomeno dell'affido e dell'adozione. Dalle parole di Giussani e dalle testimonianze raccolte affiora con forza l'accoglienza quale realizzazione in sommo grado della carità, vale a dire del riconoscimento di Cristo, di Dio che ci ha amati. La parola "ospitalità" di cui "affido" e "adozione" sono sinonimo traccia dunque l'identikit di una famiglia che, con gratitudine e impegno, si rende aperta alla vita. Da questa realtà di famiglia occorre ripartire oggi per affrontare la crisi economica, ma ancor prima morale che incombe sul mondo contemporaneo. Introduzione di Juliàn Carròn.