Fra il XII e il XIII secolo, al moltiplicarsi delle esperienze religiose fa riscontro l'intolleranza ecclesiastica verso ogni forma di autonomia quale espressione di una volontà di inquadramento tesa a dirigere ogni aspetto della vita degli uomini. La sintesi non fu sempre possibile. Ne derivarono esclusioni, anche violente, e integrazioni proficue. Una parte prevalse, l'altra soccombette: storicamente vinti furono gli eretici, vincitori gli uomini di chiesa. Poiché il conflitto fu tra singoli e gruppi, il libro ruota intorno a figure-cardine individuali e collettive: da Pietro di Bruis a Dolcino di Novara attraverso valdesi, umiliati, catari, amalriciani, apostolici e «santi» eretici.
L'esperienza umana e religiosa di frate Francesco, nella concretezza della società civile ed ecclesiastica e delle vicende degli inizi del secolo XIII, quali si possono ricavare innanzitutto dai suoi "scritti" e da fonti e documenti che le trasmettono in modo attendibile: queste pagine ci offrono un ritratto semplice e insieme estremamente puntuale e documentato, quale solo poteva venire da uno dei maggiori studiosi di Francesco e del francescanesimo. Non mancano riferimenti alle sorprendenti strumentalizzazioni politico-ideologiche che intorno alla figura di san Francesco d'Assisi si sono consumate, ieri come oggi.
Nel lungo periodo che va dal VII-VIII secolo alla Riforma protestante degli inizi del Cinquecento, si viene affermando un cristianesimo proprio dell'Occidente, distinto dal cristianesimo bizantino, orientale e ortodosso e segnato da profonde trasformazioni interne. È in questo arco di tempo che la cattolicità diventa "romana", in quei secoli che cioè solitamente vengono indicati come secoli di mezzo, o Medioevo. L'organizzazione ecclesiastica prende le forme che tuttora conosciamo secondo suddivisioni spaziali costanti e uniformi, alle quali corrispondono specifiche competenze sacramentali e disciplinari: regioni metropolitane o arcidiocesi, diocesi, pievi, parrocchie. Il processo va di pari passo con una sempre più marcata accentuazione del papato romano, identificato come vertice gerarchico e teologico, come una vera e propria monarchia pontificia. Il tutto avviene sulla base di una larga omogeneizzazione, se non proprio unificazione, di riti e liturgie.
Nuova edizione, arricchita di numerosi nuovi saggi, che consente di ripercorrere, completare e inaugurare itinerari di ricerca attraverso temi e problemi della vicenda di San Francesco d'Assisi, dell'Ordine dei Frati minori e del francescanesimo medievale.
Nel 1495, in un paesino del Piemonte, nove donne sono condannate per stregoneria. Denunciate all'inquisitore, imprigionate e torturate, confessarono sabba notturni, amplessi demoniaci, profanazioni di croci e ostie, banchetti di carne di bambino, malefici e violenze. C'è una realtà dietro quelle confessioni fantasiose? Di che cosa parlavano veramente? Merlo addita una possibile realtà, meno fantasiosa, che pare trasparire da alcuni indizi: una storia di furto d'erba e di botte in convento, una morte che innesca la maldicenza. Ma alla fine del Quattrocento streghe e demoni erano ormai la "favola horror" con cui spiegare reltà minacciose o non chiare.
E' un nuovo "manuale" di storia composto da uno dei più qualificati "francescanisti" laici del momento. Si parte da Francesco d'Assisi (XIII sec.) e si arriva alla nascita dei "Cappuccini" (XVI sec.), percorrendo storicamente le tappe del movimento "francescano" nelle sue più diversificate forme, istituzioni, idee, con un giudizio equilibrato sulle vicende, spesso drammatiche, che hanno determinato l'evolversi della "storia" italiana, europea e mondiale. Il libro è di scorrevole lettura: volutamente è privo di "note", mentre la bibliografia "ragionata", alla fine, offre gli strumenti per un maggior approfondimento e per uno studio personale. Correda l'apparato un Indice cronologico e un Indice dei nomi.
Raccolta di sei saggi storici che analizzano la realta di diverse diocesi vescovili tra il XII e il XIV secolo, con particolare rilievo alle figure e al ruolo dei vescovi. I saggi qui offerti sono il primo rilustato di un progetto di ricerca che vede coinvolte studiose e studiosi delle Universita degli studi di Milano, Padova, Trento e Verona. Il progetto, coordinato a livello nazionale da Grado Giovanni Merlo, ruota soprattutto attorno a temi vescovili", partendo dalla premessa che sia necessario ristudiare il complesso di temi e problemi riguardanti queste figure centrali nella vita degli uomini dei secoli passati. Data la provenienza degli studiosi, questi studi trattano le diocesi di Treviso, Milano, Verona, Concordia e Portogruaro, Trento e Bolzano. "