Questo saggio presenta i sacramenti dal punto di vista del linguaggio del corpo, un linguaggio che ci apre all’amore fedele e fecondo. In questo modo i sacramenti ci ricordano che il messaggio di Gesù è sempre radicato nelle relazioni concrete che stringiamo nella nostra carne. Grazie ai sacramenti la predicazione di Cristo sul Regno, che contiene l’appello ad una vita grande e bella, si presenta non solo come un orizzonte a cui tendere, ma come un fondamento concreto per edificare la vita in modo che porti frutto abbondante. José Granados, dottore in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, è il Superiore Generale dei Discepoli dei Cuori di Gesù e di Maria. Ha insegnato teologia dogmatica in diverse università. Tra le sue pubblicazioni in italiano: Teologia del tempo: Saggio sulla memoria, la promessa e la fecondità (Dehoniane, Bologna 2014); Una sola carne in un solo Spirito: Teologia del matrimonio (Cantagalli, Siena 2014). I testi della collana Veritas Amoris riconoscono la verità dell’amore come chiave di comprensione del mistero di Dio, dell’uomo e del mondo e come luce per un approccio pastorale integrale e fecondo. La prospettiva della verità dell’amore aiuta a superare sia l’oggettivismo di una verità senza amore, che si limita ad imporre regole esterne alla libertà umana, sia il soggettivismo di un amore senza verità, per cui l’unico criterio per l’azione è l’autenticità delle proprie emozioni. Si tratta di un nuovo paradigma che, in piena fedeltà ai principi sorgivi della tradizione cattolica, propone una riflessione a partire dalla logica dell’amore.
“Eso que veneráis sin conocerlo, os lo anuncio yo”. Así predicaba san Pablo a los Atenienses, que adoraban al Dios desconocido. Ellos esperarían un discurso sobre un Ser extraño, incognoscible. Pero Pablo trató del Creador, que ha plasmado una tierra habitable, cuyo sol brilla y cuya lluvia moja. ¡Qué grande es la pregunta sobre Dios, si Dios es el Creador! Pues es así pregunta por los horizontes, el origen y la plenitud de la vida. Y el camino para responderla es (fuerte paradoja) el humilde de la carne. En efecto, la carne es (por las relaciones que traba) el primer testigo de un origen primordial y de un futuro fecundo. La teología de la creación va, pues, de la carne a la gloria. Y es lógico, ya que nace de la carne gloriosa del Resucitado, en quien culmina el discurso ateniense de Pablo. La resurrección de la carne: Big-bang de una creación nueva que recapitula todas las semillas.
José Granados, es doctor en Teología, es profesor de Teología del Matrimonio y la Familia. Actualmente es Superior General de los Discípulos de los Corazones de Jesús y María. Autor de varios libros; entre otros: “Betania, una casa para el amigo”; “Llamados al Amor: Teología del Cuerpo en Juan Pablo II”; “Teología del tiempo”; “Acompañar, discernir, integrar. Vademécum para una nueva pastoral familiar a partir de la exhortación Amoris Laetitia; ¿Tendrán fe nuestros hijos?; Teología de la creación: de la carne a la gloria; Tras la pandemia, reedificar; Sacramentos nuevo origen“.
Il vincolo coniugale, studiato nel complesso dell'«edificio» sacramentale, presenta delle caratteristiche particolari. Mentre alcuni sacramenti generano un carattere, che lega il soggetto in maniera indissolubile al Corpo di Cristo e lo proietta all'incontro escatologico, il vincolo matrimoniale genera secondo alcuni teologi un «quasi-carattere», in quanto apporta una quasi-consacrazione, anche se non una trasformazione escatologica, che va al di là della morte. Il matrimonio richiama alle realtà di questo mondo creato, facendo sì che gli sposi, vincolati fino alla morte, entrino nello stesso cammino di Cristo Sposo con la Chiesa Sposa, conducendo tutta la realtà creata verso la trasformazione in Cristo.
L'esortazione Amoris laetitia ha dato luogo ad interpretazioni diverse. Approfondire le sue affermazioni teologiche richiederà tempo e pazienza. L'esortazione Amoris laetitia ha dato luogo ad interpretazioni Ciò che tuttavia non può attendere, giacché nessuno può astenersi dall'azione, sono le questioni pratiche che essa ha sollevato: quelle dei pastori che ascoltano le confessioni; quelle dei vescovi che indicano linee di azione pastorale ai loro sacerdoti; quelle delle famiglie attive nella pastorale familiare... E proprio a loro che intende rivolgersi questo vademecum: esso si propone di offrire delle linee di azione sicure in una materia così importante.
Il sinodo straordinario sulla famiglia indetto da Papa Francesco ha suscitato un intenso dibattito nella Chiesa cattolica. Tra le questioni discusse spicca quella della possibile ammissione all'Eucarestia dei divorziati. Ma è possibile cambiare la dottrina sul matrimonio e la famiglia? Le pagine che seguono vertono su questa domanda, esaminano cos'è la dottrina, per andare così alla radice delle questioni in discussione: qual è il vincolo che lega la dottrina all'agire cristiano e alla pastorale della Chiesa? Come si evolve la dottrina in ogni cultura e, specialmente, a contatto con l'epoca moderna?
Questo manuale di teologia del matrimonio del prof. José Granados offre una visione completa, aggiornata e innovativa sulla teologia del matrimonio. Partendo dalla risurrezione di Cristo, dove la carne mostra la sua massima capacità per esprimere l'amore a Dio e agli uomini, questo manuale riflette sull'amore dell'uomo e della donna, e sulla grande promessa che esso nasconde: la chiamata a diventare una sola carne e un solo Spirito. Quale è il ruolo del matrimonio, chiamato da Gesù "ciò che Dio ha unito", per capire e proclamare la fede? Quali sono le radici della crisi odierna del matrimonio e quale medicina offre il Vangelo per guarire le sue ferite? Come si relaziona il matrimonio con l'Eucaristia e gli altri sacramenti? In che modo può il matrimonio edificare la Chiesa e la società? Solo dalla prospettiva di un'ampia visione teologica può la Chiesa trovare strade durature e feconde per la sua pastorale, in servizio alla famiglia.
La teología del matrimonio se sitúa en una encrucijada de caminos: lo carnal y lo espiritual, el varón y la mujer, el amor humano y el divino, lo privado y lo público, la tradición y el futuro, la naturaleza y la gracia... ¿Cómo integrar tantos aspectos? Jesús mismo lo indicó: "lo que Dios ha unido, que no lo separe el hombre" (Mt 19, 6). Dios es la fuente del amor, que ha unido a varón y mujer y les asocia en un camino de comunión siempre más honda. Por otro lado, "lo que Dios ha unido" se revela en modo insuperable con la venida de Jesús al mundo que, en su entrega de amor por la Iglesia, es esa misma unión. Estas dos uniones (hombre y mujer, Jesús y su Iglesia) ofrecen la clave para la estructura de este manual. Desde la revelación de la plenitud del amor en Jesús, la Primera Parte arroja una mirada sobre los orígenes del hombre: ¿Cuál era el designio de Dios sobre el amor humano? ¿En qué modo lo ha descrito la tradición bíblica y patrística? ¿Cómo mostrar, a partir de la experiencia humana, la verdad del matrimonio exclusivo, fiel, abierto a la transmisión de la vida? Descubriremos aquí, en este amor de hombre y mujer, un sacramento originario, una primera apertura de la carne a Dios, en que se prepara la revelación plena de Jesús, objeto de la Segunda Parte del manual. Cristo en su vida, muerte y resurrección, inaugura un nuevo lenguaje del cuerpo e instituye el sacramento del matrimonio: ¿De qué es signo este amor esponsal? ¿Qué gracia comunica? ¿Cuál es su puesto dentro de la sociedad y de la Iglesia? El enfoque adoptado, que parte de la resurrección de Cristo para descifrar el lenguaje de la carne, desde sus orígenes a su consumación, permite revelar el papel estratégico del matrimonio dentro de la entera economía sacramental. José Granados es Vicepresidente del Pontificio Instituto Juan Pablo II para estudios sobre el matrimonio y la familia (Roma); desde 2010 enseña también como profesor invitado en la Pontificia Universidad Gregoriana. Es doctor en teología por la Pontificia Universidad Gregoriana (Premio Bellarmino) y licenciado en Ingeniería industrial por la Universidad Pontificia Comillas de Madrid. Entre sus publicaciones: Teología del tiempo. Ensayo sobre la memoria, la promesa y la fecundidad (2012); Signos en la carne: El matrimonio y los otros sacramentos, (2011); Teología de la carne (2011); Teología de los misterios de la vida de Jesús: ensayo de una cristología soteriológica (2009).
Il poeta John Donne scriveva: “Nessun uomo è un’isola”; allo stesso modo possiamo affermare che nessuna famiglia è un’isola. Come figli, sposi, padri e madri, viviamo sempre legati l’un l’altro da vincoli che costituiscono la parte più profonda del nostro essere. In famiglia l’uomo diventa una “terra del tu”, una “terra del noi”, situata nel mondo e aperta verso gli altri e verso Dio.
Un invito a pensare alla vocazione relazionale della famiglia, soggetto vivente della società e della Chiesa, risorsa di bene comune e di vita cristiana.
L'AUTORE
José Granados, sacerdote religioso dei Discepoli dei Cuori di Gesù e Maria, è Vicepreside e professore stabile di Teologia dogmatica presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma. Dal 2004 al 2009 ha insegnato presso la sezione statunitense del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II a Washington, DC. Tra le sue pubblicazioni: Betania: una dimora per l’amico. Pilastri di spiritualità familiare, Cantalupa 2012 (con José Noriega); La carne si fa amore. Il corpo, cardine della storia della salvezza, Siena 2010; Chiamati all’amore. La teologia del corpo di Giovanni Paolo II, Casale Monferrato 2010 (con Carl A. Anderson).
Hombre y mujer participan juntos en la vocación profunda del ser humano, la vocación al amar. Jun Pablo II describió este camino del amor por donde todos podemos llegar hasta Dios -esposos, padres, hijos, cada hombre y cada mujer, también los consagrados. Este libro ayuda a entender este tema crucial de la vida cristiana. Ojalá llegue a las manos de muchos padres, sacerdotes, educadores, cristianos y no cristianos. Necesitamos esta visión del amor para el futuro de la sociedad y de la Iglesia en España
Nuestra sociedad, que pregona el amor líquido, maleable, a gusto del sujeto y de la ocasión, no confia mucho en el matrimonio porque no cree que existan tejidos sólidos. Este libro defiende el arte del tapiz, como en el mito de Aracne, porque Dios y el hombre trabajan al unísono en el telar del cuerpo y el tiempo humanos, y el matrimonio es la matriz donde se borda la imagen de ese hombre llamado a la comunión, convirtiéndose así en atalaya para observar el resto de sacramentos.
La teología actual, imitando el comportamiento de los clásicos, presta un especial interés al tratado sobre los sacramentos en general. Pues es en ellos donde se abre, de generación en generación, el espacio del encuentro con Cristo en la comunión de la Iglesia. Los sacramentos nos dicen que el mensaje de Jesús se arraiga siempre en las relaciones concretas que forjamos en nuestra carne; que es allí donde resuena la confesión de fe y se enuncian sus mandamientos, los cuales se mantienen siempre, por eso, a ras de nuestra ruta terrena. Y así, la clara doctrina y la alta moral de Jesús se presentan, no como horizonte último al que tender asintóticamente, sino como fundamento concreto para edificar la vida, fuera del cual no se tiene en pie nuestro edificio.
José Granados García, DCJM (Madrid 1970) es vicepresidente del Pontificio Instituto Juan Pablo II para estudios sobre el matrimonio y la familia (Universidad Lateranense, Roma), donde enseña como catedrático de teología dogmática del matrimonio y la familia. También colabora como profesor invitado en la Pontificia Universidad Gregoriana. Entre sus publicaciones cabe destacar: Teología del tiempo: ensayo sobre la memoria, la promesa y la fecundidad (2012), Una sola carne en un solo Espíritu: Teología del matrimonio (2014), Eucaristía y divorcio: ¿Hacia un cambio de doctrina? Ensayo sobre la fecundidad de la enseñanza cristiana (2014) y Los signos del samaritano. Sacramentos y misericordia (2015).