«Il cristianesimo è il dono di un'amicizia che perdura nella vita e nella morte». Queste parole di Benedetto XVI sono le più vere per descrivere la vita e quanto è accaduto dopo la morte di Graziano Grazzini, avvenuta a Firenze il 6 settembre 2006 per un infarto che lo ha stroncato ad appena cinquant'anni, mentre si trovava nel suo ufficio di capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale. Graziano aveva incontrato il movimento di Comunione e Liberazione all'inizio degli anni '80 e aveva aderito con grande semplicità a quella compagnia di amici che aveva reso presente Cristo alla sua vita. E la gratitudine per quell'amicizia gli aveva cambiato il modo di sentire se stesso e i suoi interessi, di vivere le amicizie, di concepire il rapporto con la donna, di rendersi utile al mondo. «Lieto e grato, di questa misteriosa avventura» aveva scritto ai suoi amici per il suo cinquantesimo compleanno. Le lettere scelte vogliono "registrare" espressioni, tappe, sentimenti che hanno scandito la sua vita, abbracciata e allietata dall'incontro cristiano.
Lo sviluppo dell'economia della conoscenza, la formazione di una nuova classe costituita dai lavoratori della conoscenza e la diffusione di Internet annunciano il possibile passaggio dal capitalismo speculativo a un nuovo modo di produzione, basato sulla cooperazione e la democrazia economica. Infatti paradossalmente la conoscenza, su cui si fonda il capitalismo più avanzato, ha caratteristiche intrinseche difficilmente compatibili con il capitalismo stesso, perché è un bene economico non esclusivo e non competitivo. L'emergente knowledge economy sta dunque scardinando dall'interno i meccanismi produttivi attuali, che invece si basano sulla ipercompetizione e sulla proprietà esclusiva dei beni. Protagonisti di questa rivoluzione - "lunga", come suggerisce Grazzini, perché graduale, complessa e dagli esiti ancora imprevedibili - sono i lavoratori della conoscenza. Pur subendo le caotiche speculazioni finanziarie (che generano precarietà occupazionale, stress, riduzione dei redditi e dei servizi sociali), essi stanno sviluppando autonomamente, grazie a Internet, nuove dinamiche produttive della conoscenza aperte, cooperative e democratiche. Il free software, l'open source, Wikipedia, i blog e l'open science non sono che i primi passi di una "rivoluzione lunga" nel campo scientifico, tecnologico e delle comunicazioni. Una rivoluzione innanzitutto culturale, economica e tecnologica, destinata però a trasformare radicalmente anche le istituzioni politiche e sociali.
Il libro parla dei fenomeni naturali partendo non dalle informazioni che l'adulto pensa di dover fornire su questo argomento, ma dalle domande dei bambini, spesso strane e imprevedibili. I bambini non chiedono quali sono le parti che compongono un fiore, chiedono piuttosto perché un fiore profuma. Un piccolo buffo animale fa le domande che farebbe il bambino e le risposte le dà il fiore stesso. Età di lettura: da 5 anni.