L'EDIZIONE 2023 DEL CALENDARIO DI "VOCE DI PADRE PIO" E' UN ITINERARIO DI FORMAZIONE ALLA SCUOLA SPIRITUALE DEL SANTO CAPPUCCINO, CHE SCANDISCE I TEMPI DELL'ANNO CON I SUOI INSEGNAMENTI, INCASTONATI NEGLI ARTISTICI DIPINTI ESEGUITI DAL PITTORE ANTONINO ERCOLINO. ALLESTITO IN FORMA DI ALMANACCO, OFFRE UTILI INDICAZIONI PER CONOSCERE: LE FIGLIE SPIRITUALI DI PADRE PIO; IL SANTO, I CONVENTI, LA RICETTA E IL PROVERBIO DEL MESE; ALCUNE PREZIOSE INDICAZIONI PER COLTIVARE L'ORTO O IL GIARDINO.
LINGUA: ITALIANO
FORMATO 30X44,5 CM COMPOSTO DA N. 16 PAG.
"Nei tempi difficili che stiamo attraversando abbiamo uno straordinario bisogno di grazie. Ne abbiamo bisogno come singoli, come famiglie, come popolo civile, come Chiesa. Proprio per questo straordinario bisogno, ritengo fermamente che - a più di settant'anni dalla proclamazione del dogma dell'Assunta - i tempi siano maturi perché un nuovo dogma mariano venga proclamato dalla Chiesa: quello della mediazione universale di Maria e della sua corredenzione dell'umanità" (padre Umile Giletti, OFMCap).
L’apparizione della Santissima Vergine sulla montagna di La Salette il19 settembre 1846 secondo il testo originale e autentico pubblicato dalla pastorella Melania Calvat con approvazione ecclesiastica nel 1879.
El P. Amorth ofrece el testimonio de los casos de posesión más duros, largos y difíciles que ha conocido. Escrito en el transcurso del Año de la Fe, el libro es una llamada de atención sobre la necesidad de mantenerse en guardia y de combatir el silenciamiento de los temas relacionados con Satanás en los contextos sociales y eclesiales. Convencido de la necesidad de combatir el mal en medio de un mundo secularizado sumido en el materialismo y el hastío espiritual, en el que percibe que "la hora de Satanás se acerca", el P. Amorth aprovecha sus recuerdos para dejar el legado de su experiencia a los que vendrán después de él: los jóvenes exorcistas que seguirán sus pasos.
Il libro racconta la vicenda di un uomo straordinario che nel 1989 si stabilisce nell’immensa discarica di Antananarivo, in Madagascar. Non ha un soldo,ma promette ai più poveri:«Insieme,ne usciremo».Risultato,quindici anni dopo: 250.000 persone sono state curate, aiutate e accolte; 8.500 bambini sono stati scolarizzati. Padre Pedro è stato nominato per il Nobel per la pace e,in occasione dei tafferugli verificatisi in Madagascar nel 2002, la sua posizione in favore della democrazia è stata largamente ascoltata. Egli mostra concretamente come la vita abbia senso solo nella relazione con l’altro.Non si è limitato ad andare a trovare i poveri e gli emarginati in un mucchio di immondizia,ma è rimasto con loro. La personalità di padre Pedro ha anche un altro aspetto,quello di un ribelle. Dalle sue parole pronunciate in una discarica è nato un movimento di dimensioni internazionali. Questo volume racconta la vita e l’esperienza di un uomo fuori del comune e tuttavia sempre attento al quotidiano.
AUTORE Padre Pedro Pablo Opekaè nato nel 1948 in Argentina, a San Martin, un sobborgo di Buenos Aires, da genitori d’origine slovena. Dopo aver fatto il muratore con suo padre, a quindici anni entra nel seminario nei padri lazzaristi. A vent’anni si reca a Lubiana,in Slovenia, per approfondire la propria formazione. Due anni più tardi parte per il Madagascar,dove scopre la sua vocazione missionaria. Termina gli studi presso l’Istituto Cattolico di Parigi. Entra in contato con la comunità di Taizé e viaggia in tutta l’Europa.Nel 1975,è ordinato sacerdote e nominato responsabile di una parrocchia rurale del Sud-Est del Madagascar, Vangaindrano. Nel 1989 è nominato direttore di un seminario ad Antananarivo, la capitale. Sensibile alle condizioni disumane in cui vivono i più poveri, a poco a poco li aiuta a costruire case,scuole,laboratori di formazione e produzione.
In verità, non so in quali termini parlare specificamente della carità, poiché so che tutti i comandamenti del Signore germogliano da essa. Se molti, infatti, sono i rami delle opere buone, una sola è la radice della carità,
nel cui calore i malvagi non possono perseverare a lungo.
Giovanni Gualberto, già monaco nel monastero di San Miniato a Firenze, non è mosso dal desiderio di una nuova forma di vita monastica quando dà inizio alla piccola comunità nei pressi di Vallombrosa, ma si sottrae al governo dell’abate simoniaco per vivere una vita più autenticamente cristiana, con una grande fedeltà alla tradizione monastica, nella forma cenobitica, secondo la Regola di Benedetto. La volontà dei suoi discepoli di raccoglierne l’eredità spirituale nelle diverse fondazioni che erano nel frattempo sorte e l’avvio della prassi del capitolo generale portarono alla configurazione della congregazione vallombrosana tra la fine dell’xi e l’inizio del xii secolo. Il presente lavoro raccoglie testimonianze sull’esperienza personale di Giovanni e sui momenti fondamentali dello sviluppo della congregazione. Carità, obbedienza e distacco dal mondo appaiono l’eredità lasciata da Giovanni e raccolta dai suoi discepoli, che hanno fatto proprie le preoccupazioni che più lo avevano animato nella vita: l’amore fraterno, la comunione e la concordia nella comunità.
Biografia di Santa Teresa de Jesus, l'inquieta e vagabonda monaca di clausura, che svetta tra le cime del secolo d'oro, della letteratura spagnola ha saputo dare risposte valide e operative ad una Chiesa che, per certi aspetti, è molto simile a quella odierna.
Il monaco consideri la cella come necessaria per la sua salvezza e per la sua vita al pari dell’acqua per i pesci e dell’ovile per le pecore. Più a lungo vi abiterà, più vi rimarrà volentieri; se, invece, prenderà l’abitudine di uscirne spesso e per motivi futili, ben presto l’avrà in odio.
Alla fine dell’xi secolo Bruno di Colonia, già maestro rinomato a Reims, e alcuni suoi compagni si ritirarono nella solitudine della Chartreuse, massiccio roccioso e boschivo presso Grenoble, per praticarvi una vita di tipo semi-anacoretico ritmata dalla preghiera e dal lavoro. Con il sorgere delle prime fondazioni, la stesura e l’approvazione delle prime Consuetudini e l’avvio della prassi del capitolo generale, le diverse case che si ispiravano alla vita dei monaci della Chartreuse presero poi a configurarsi secondo la fisionomia di quello che sarà, verso la fine del xii secolo, l’ordine certosino propriamente detto. I testi qui raccolti testimoniano dei momenti fondamentali di tale processo e ne fanno emergere la qualità schiettamente evangelica . Il lettore trova così un prezioso aiuto per cogliere l’ispirazione che ha suscitato e animato la primitiva forma di vita certosina e che per circa un secolo ha orientato i passi dei suoi principali testimoni e custodi.
Nella solitudine e nel silenzio dell’eremo si acquista quell’occhio dal cui sereno sguardo è colpito lo Sposo e attraverso il quale, se senza macchia e puro, si vede Dio.
Verso la fine dell’ xi secolo, nei decenni in cui la riforma di Gregorio VII impegnava la cristianità occidentale in una duplice lotta per la libertà della chiesa dal potere temporale e per un vigoroso ritorno a una testimonianza di fede più evangelica, alcuni uomini di Dio si ritirarono assieme a uno stimato professore di Reims, Bruno di Colonia, nel massiccio roccioso della Chartreuse, vicino a Grenoble. Immersi nella solitudine e nel silenzio, ma sostenuti dalla vicinanza dei fratelli e dall’intensa carità, gli eremiti certosini sapranno irradiare attorno a sé la loro sete di Dio e il loro amore per gli uomini. Sono qui raccolte per la prima volta in italiano tutte le lettere – a monaci, vescovi, papi, re e semplici fedeli – delle prime generazioni di questi monaci, dal fondatore Bruno al nono priore, Guigo II: dalla franchezza e dall’umiltà di questi testi traspare la limpidezza della testimonianza cristiana e l’ardore di una comunione spirituale che sa rendere parlante anche il silenzio.
“Nel nostro agire non vi sia alcuna discordanza, ma viviamo in una medesima carità ”. Questo l’intento dei primi padri di Cîteaux e della loro opera di riforma del monachesimo agli albori del xii secolo. Con il sapiente equilibrio tra rispetto dell’ autonomia e solidarietà nel bisogno crearono le condizioni ideali per un ritorno alla radicalità evangelica attraverso una rete fraterna di monasteri dove preghiera e lavoro si armonizzavano nella vita quotidiana. Con la Carta Caritatis i padri di Cîteaux avviarono anche un nuovo tessuto di rapporti internazionali allo sfaldarsi del Sacro Romano Impero. Sono qui raccolti per la prima volta in italiano tutti i documenti di quella straordinaria generazione di monaci che nel volgere di mezzo secolo rinnovarono il volto dell’ Europa cristiana (dalla “ Prefazione” di Enzo Bianchi).
365 riflessioni, una al giorno, dal 1 gennaio al 31 dicembre. Il presente libro offre una compagnia quotidiana" attingendo luce e ispirazione dal "cantico dei cantici". " 365 riflessioni, una al giorno, dal 1 gennaio al 31 dicembre. Il presente libro offre una compagnia quotidiana" attingendo luce e ispirazione dal "cantico dei cantici" che con i suoi 116 versetti fa da anello alle varie riflessioni. Esso procede "a tre": un versetto del cantico seguito da due riflessioni quasi sempre collegate ad esso. Un libro quind i che contiene il tesoro di un libro biblico ispirato e divino, tutto sull'amore umano, c on un augurio: che la nostra vita, consumata nella fede e nel dono di sh, prolunghi il can "