Un'antologia che presenta gli scritti di Lazzati sull'educazione cristiana. Egli manifestò particolare carisma nell' "accompagnamento" vocazionale dei giovani ed operò presso l'Eremo di san Salvatore a Erba, in provincia di Como. Lazzati fu anche sensibile alla formazione del fedele laico e i testi qui raccolti sottolineano anche questa caratteristica della sua proposta educativa dal 1943 alla stagione post-conciliare.
La questione della laicità cristiana è stato certamente il problema cruciale della sensibilità, della ricerca e, in fondo, di tutte le fasi della vita di Giuseppe Lazzati: l’impegno nell’Azione Cattolica, l’esperienza della guerra e del lager nazista, la partecipazione all’Assemblea Costituente, gli anni da parlamentare, la stagione conciliare, gli anni da rettore dell’Università Cattolica,la riflessione sulla partecipazione dei laici credenti in politica. Per Lazzati, il laico credente deve essere portatore del significato e della rilevanza cristiana del suo impegno in tutti i campi della vita,anche in quello politico. Il tasto dolente è da lui identificato nella qualità della vita di fede e della coscienza cristiana diffusa. Per questo la necessità della formazione e dell’approfondimento percorre come un filo rosso il suo pensiero.
AUTORE
Giuseppe Lazzati (Milano, 1909-1986) si laurea presso l’Università Cattolica in Letteratura cristiana antica nel 1931. Fonda nel 1939 i Milites Christi (poi divenuto Istituto secolare Cristo Re).Nel 1943 viene internato nei lager nazisti,perché da ufficiale degli alpini rifiuta di optare per la Repubblica Sociale Italiana. Dal 1946-1948 è membro dell’Assemblea Costituente e poi deputato per la Dc dal 1948 al 1953.In questa fase condivide un sodalizio con Giuseppe Dossetti nel gruppo di Civitas Humana. Nel 1953 torna all’impegno universitario. Diviene professore ordinario nel 1958. Dal 1964 al 1967 è presidente della Giunta diocesana di Azione Cattolica. Dal 1968 al 1983 è rettore dell’Università Cattolica.In questo ruolo,assume un ruolo di guida per il mondo cattolico di ispirazione conciliare. Negli ultimi anni di vita rilancia l’idea di un ambito di riflessione sulla cultura politica dei cattolici, che nel 1985 diviene l’associazione Città dell’uomo.
Giuseppe Lazzati si mette alla prova come giornalista commentatore de "Il Giorno", grande quotidiano nazionale, non clericale. Un ruolo per molti versi inedito e, da un certo punto di vista, azzardato per una persona che per buona parte della sua vita aveva svolto il mestiere di professore. L'ex rettore dell'Università Cattolica ci consegna una sequenza di articoli significativi su temi di grande attualità - raccolti per la prima volta in un volume - che hanno il pregio della chiarezza espositiva accompagnata da un altrettanto chiaro ordito dottrinale che orienta il lettore ben oltre la superficie degli eventi commentati, senza mai abbandonarlo nel dubbio di aver capito cosa voleva dire l'articolista.
Il volume raccoglie testi editi di Giuseppe Lazzati a suggerire un itinerario di riflessione e di ricerca sul tema della vocazione del fedele laico, il suo ruolo e responsabilità. Pensati soprattutto per un pubblico giovanile, questi contributi affrontano motivi e istanze fondamentali dell'esistenza cristiana. A partire da alcune pagine sul tema biblico-teologico del Regno di Dio, sulle principali vocazioni cristiane (matrimonio, sacerdozio, vita religiosa, consacrazione secolare), attraverso la preghiera e la spiritualità laicale, si delinea l'importanza dell'impegno educativo nella formazione di autentici laici cristiani. Compito primario, quest'ultimo, per la comunità ecclesiale, a cui Lazzati si dedicò con perseveranza e che costituì il nucleo centrale del suo appassionato magistero presso l'Eremo di S. Salvatore sopra Erba (Como).