Léon Bloy fu scrittore scandaloso e violento, e non ha perso a tutt'oggi nulla della sua forza, anche perchè protetto dalla corazza dello stile, da una lingua vibrante e corrusca.
Vengono proposte in italiano le lettere di Leone Magno piu significative dal punto di vista dogmatico.
El 12 de diciembre de 2016 murió en Roma Javier Echevarría. Esa noche fue trending topic. Era el tercer hombre al frente del Opus Dei. A los 84 años, el obispo español dejaba la tierra después de sembrar a su alrededor una sensación como de cosas de cielo. Menos de 365 días después de su fallecimiento, 45 de las personas que más convivieron con él, hablan en directo de su alma, su corazón y su vida. Sin trampa ni cartón.
Este libro no es una biografía, ni una semblanza, ni un perfil, ni un estudio histórico. No es, sobre todo, una hagiografía… Es un collage periodístico que ilustra, en visión panorámica, las claves de una buena persona, que se implicó en mejorar nuestro mundo contemporáneo.
Álvaro Sánchez León (Sevilla, 1979) es periodista freelance y vive en Madrid. Cree en el periodismo. Aunque ha escrito mucho, En la tierra como en el cielo es su primer libro, y espera que no sea el último… Está accesible en twitter (@asanleo). Su email es alvaroslromero@gmail.com.
Se il lavoro dei semiotici sulle teorie del complotto ha uno scopo, non è quello d'indicare, da un punto di vista supposto come neutrale, chi ha ragione e chi ha torto, chi ha creato una falsa teoria del complotto e chi svela un segreto pericoloso. Lo scopo della semiotica è, piuttosto, quello d'indicare le condizioni discorsive che favoriscono la proliferazione del pensiero complottista o anti complottista e, allo stesso tempo, quello di suggerire come riformulare il conflitto in un quadro discorsivo diverso, che non si limiti a creare retorica polemica ma getti le basi per l'azione sociale. Il problema delle teorie del complotto, infatti, da un punto di vista semiotico non risiede nella loro presunta fallacia logica o scientifica, ma nel fatto che esse sono un mezzo per esprimere una preoccupazione sociale che, altrimenti, resterebbe inespressa, vale a dire, l'angoscia verso la crescente decostruzione delle conoscenze nelle nuove arene digitali. Semiotici e altri studiosi sociali dovrebbero pertanto operare per la creazione di uno spazio collettivo in cui la confusione evidente dell'attuale comunicazione digitale possa essere reindirizzata verso soluzioni più convenienti.