L’invito costante di Benedetto XVI ad allargare gli orizzonti della razionalità ha suscitato grande interesse nel dibattito culturale del nostro tempo.Si può ben dire che è il primo grande invito storico-culturale del Magistero dell’inizio del terzo millennio e una delle più significative proposte di ricerca. Perché il Papa pone la questione della razionalità come pilastro per un vero rinnovamento della Chiesa e della società? Ma soprattutto,perché essa riguarda la vita della Chiesa e il futuro del cristianesimo? Il volume risponde a queste domande fondamentali.Dopo un saggio introduttivo di mons. Leuzzi, in cui viene messo in evidenza che la proposta di Benedetto XVI non si limita soltanto a rilanciare il tradizionale confronto fede-ragione, ma si pone come questione antropologica epocale, vengono riportati i più importanti discorsi del Papa su questo tema: all’Università Cattolica del Sacro Cuore (2005);all’Università di Regensburg (2006);all’incontro delle Università Europee (2007); l’Allocuzione che avrebbe dovuto tenere all’Università «La Sapienza» (2008). Collocandosi nel cuore della nuova evangelizzazione, questo costante invito di Benedetto XVI rappresenta un aspetto tipico e originale del suo magistero, e il presente volume costituisce senz’altro un valido aiuto per conoscere e approfondire questo suo insegnamento. «Sappiate allargare gli spazi della razionalità nel segno di una fede amica dell’intelligenza,sia nell’ambito di una cultura popolare e diffusa,sia in quello di una ricerca più elaborata e riflessa». (Benedetto XVI)
Il 21 gennaio 2008 papa Benedetto XVI ha scritto una Lettera alla Diocesi e alla Città di Roma in cui ribadisce quanto già affermato durante l'annuale convegno ecclesiale del giugno 2007: "L'esperienza quotidiana ci dice - e lo sappiamo tutti - che educare alla fede oggi non è un'impresa facile. Oggi, in realtà, ogni opera di educazione sembra diventare sempre più ardua e precaria. Si parla di una grande "emergenza educativa"...". Tale Lettera è consegnata ufficialmente dal Papa alla sua diocesi il 23 febbraio 2008. Cogliendo questa occasione, mons. Lorenzo Leuzzi ha redatto un breve commento teologico-pastorale al fine di un rinnovamento dell'impegno educativo fondato non su indicazioni sociologiche o fenomenoligiche, ma sulle radici proprie del cristianesimo. Il tema dell'educazione, divenuto prioritario nella vita delle comunità ecclesiali dopo il convegno ecclesiale di Verona, può offrire una provvidenziale opportunità per ripensare in profondità la radice della progettualità pastorale. Non c'è alcun dubbio che l'impegno educativo verso le nuove generazioni rappresenti una sfida decisiva per il futuro della fede. La comunità cristiana deve affrontare con serenità questa nuova sfida.
Un testo per una rilettura approfondita della Spe Salvi.
Raccolta di riflessioni di Mons. Leuzzi, direttore dell'ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma e segretario della Commissione Universita' del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa.
All'inizio del terzo millennio il cristianesimo si trova a confrontarsi da un lato con chi lo ritiene in fase di progressivo decadimento, dall'altro con chi lo invoca come riferimento insostituibile per il futuro dell'umanità. È il ripetersi della dialettica, già prevista nei Vangeli, tra incomprensione e stupore, oppure si è di fronte ad una svolta della presenza del cristianesimo e, in particolare della Chiesa cattolica, nella storia degli uomini? Le brevi riflessioni indicano una strada: quella che va oltre i raffinati e incomprensibili dibattiti culturali, storicamente datati e ormai privi di consistenza propositiva, avviandosi con decisione e fiducia nella comprensione della nuova situazione storica dell'uomo, quella cioè che fa di quest'ultimo il vero e unico soggetto storico, che desidera non solo essere buono, ma essere costruttore della storia. La Chiesa, dopo Ratisbona, è entrata in profondità nella dinamica della storia contemporanea accettando di rispondere alle nuove attese dell'umanità, aprendo orizzonti nuovi di ricerca e di impegno. È il sorgere di una nuova stagione di speranza per l'umanità, a cui tutti possono e devono sentirsi chiamati ed esserne protagonisti.
Terzo Quaderno di Pastorale Universitaria curato dalla Diocesi di Roma Dal 5 all'8 giugno 2006 si e svolto il convegno della Chiesadi Roma sul tema La gioia della fede e l'educazione delle nuove generazioni", introdotto dalla relazione del Papa Bendedetto XVI. Il tema scelto, in continuita con il cammino degli anni precedenti, interpella tutta la comunita cristiana nel suo piu intimo dinamicismo, quello cioe della trasmission e della fede, da cui prende forza e vigore l'impegno educativo verso le nuove generazioni. Le brevi riflessioni raccolte in questo fascicolo vogliono essere una testimonianza di filiale riconoscenza al Santo Padre per le Sue indicazioni e un invito a superare le tentazioni di un rinnovamento pastorale puramente funzionale. "
Il presente volume contiene gli atti dell'evento, promosso dall'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma e svoltosi nel Palazzo Apostolico Lateranense, avente come tema le omelie pronunciate da Papa Benedetto XVI nelle veglie pasquali dal 2007 al 2009.
Scritti in onore del Cardinale Camillo Ruini.
Il volume è stato scritto da docenti universitari romani in onore di Benedetto XVI per il suo ottantesimo compleanno sul tema della carità intelletuale". L'Università infatti rappesenta il luogo per eccellenza dov'è possibile allargare gli orizzonti della razinalità. La presentazione è del Card. Caillo Ruini. "
"D'altra parte, la ragione che, a sua volta, muove e stimola la vostra operosa e laboriosa presenza nei vari ambiti della vita pubblica non può che essere la volontà di dedicarvi al bene dei cittadini, e quindi una chiara espressione e un evidente segno di amore. Così, la politica è profondamente nobilitata, diventando una elevata forma di carità." (Benedetto XVI Discorso in occasione della visita pastorale all'Arcidiocesi di Milano e del VII incontro mondiale della Famiglia, 13 Giugno 2012)
Il presente volume intende offrire itinerari di riflessione e di confronto culturale per la costruzione del nuovo umanesimo in Europa.