La collana "Maria, agnella senza macchia" è un valido sussidio per celebrazioni comunitarie sui temi della Beata Vergine Maria. In ogni fascicolo abbondano testi biblici, commenti patristici e documenti del Magistero (Catechismo della Chiesa Cattolica, Concilio Vaticano II, Catechesi ed Encicliche di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco).
«Venir su tra i segni, o perire, è l'alternativa imposta all'uomo», sosteneva, con un'espressione folgorante, Alessandro Manzoni. Se la capacità di decifrare i segni è essenziale alla vita, la sua rilevanza è massima riguardo ai testi ritenuti sacri dalle tradizioni religiose, come dimostra la pubblicazione nata nell'ambito del progetto «Ermeneutica dei testi sacri», proposto dalla Facoltà Teologica Pugliese.Il lettore ha la possibilità di avvicinare i fondamenti ermeneutici su cui si basa l'interpretazione dei testi sacri nell'Induismo, nel Buddhismo, nell'Ebraismo, nell'Islam e nel Cristianesimo cattolico, ortodosso e protestante.Di assoluta rilevanza per il dialogo ecumenico e interreligioso, la riflessione sull'interpretazione dei testi sacri può dare un contributo alla purificazione di ciascuna tradizione religiosa dalla tentazione integralista e alla necessità di tutelare e promuovere la libertà religiosa e l'amore fraterno. La questione ermeneutica permette, infatti, di toccare con mano il nesso inscindibile che unisce il testo e la vita, la parola scritta e la realtà.
Questi testi, scritti tra il V e il VII secolo d.C., riflettono una teologia molto più antica, anteriore o contemporanea agli scritti neotestamentari, e sono, per un onesto dialogo ebraico-cristiano, un insostituibile punto di riferimento.
Un ampio panorama sulla storia, gli usi religiosi e la composizione delle comunità ebraiche dal VI secolo a. C. al I secolo d. C. viene offerta, attraverso testimonianze letterarie e archeologiche, da questo volume che riunisce due importanti opere di Manns: "Il Giudaismo" e "L'Israele di Dio". Il testo propone un panorama storico soffermandosi sul Tempio, il sacerdozio, la vita quotidiana a Gerusalemme al tempo del Nuovo Testamento, gli avvenimenti importanti della vita ebraica, le feste, la Galilea, i samaritani, i farisei prima del 70, i sadducei, gli esseni, il movimento apocalittico e le correnti sapienziali. Un itinerario che consente di fare luce sulla realtà del cristianesimo delle origini e di comprendere la continuità e la rottura tra la Chiesa primitiva e la Sinagoga. Gli approfondimenti riguardano l'eredità giudaica (l'unicità di Dio, l'elezione, l'importanza della Legge), la testimonianza dei padri della Chiesa vissuti in Palestina (Giustino, Origene, Cirillo di Gerusalemme e Girolamo) e i testi rabbinici, spesso in polemica con i cristiani, con i samaritani e con i sadducei. Tre aspetti che consentono di comprendere in che modo il cristianesimo e il giudaismo hanno vissuto nei primi secoli dell'era volgare una fondamentale connessione teologica.
Un testo sui simboli nella Bibbia. Un simbolo vale diecimila parole... I simboli battesimali ricordano una volta di più la centralità del sacramento dell'Iniziazione Cristiana... La veste nuova data al battezzato evoca la vita nuova che inizia". "
Con questo libro suggestivo e appassionante, Frédéric Manns – considerato uno dei maggiori esperti del Nuovo Testamento e del Giudaismo – non si propone di scrivere una biografia di Gesù in senso «storico-critico»; il suo scopo, piuttosto, è di ricollocare i Vangeli nel loro contesto originale. Sottolineare l’ebraicità di Gesù (Yehoshuà’) può sembrare superfluo a qualcuno, ma molti cristiani sembrano ancora ignorare questo dato di fatto e restano così culturalmente estranei alle proprie radici.
Yehoshuà’ nasce nella Palestina controllata dai romani. La sua predicazione si svolge in un periodo in cui Israele, che pure subisce il fascino della civiltà ellenistica, è agitato da sussulti messianici: nella società dell’epoca è particolarmente diffusa, a tutti i livelli, la speranza di un intervento divino che liberi il paese dalla dominazione straniera. Di fronte alle opere e alle parole del giovane maestro nazareno, gli ebrei reagiscono talvolta con entusiasmo, talaltra con scetticismo. È un profeta? È il messia? O è semplicemente uno dei tanti impostori ed esaltati che si manifestano in quel tempo di tensione politica e spirituale?
Con un ritmo incalzante, il racconto di padre Manns rievoca la vita di Gesù sullo sfondo dei riti, delle speranze e delle delusioni degli ebrei del I secolo, senza trascurare i dubbi dei discepoli, l’ambiguità dei saggi, e la crescente diffidenza delle autorità nei confronti del rabbi galileo, fino al dramma del suo arresto e della sua crocifissione.
Frédéric Manns, nato nel 1942 in Croazia, è professore di Nuovo Testamento e Giudaismo alla facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Tra i numerosi libri pubblicati in italiano ricordiamo: Beata Colei che ha creduto! (2009), Saulo di Tarso. La chiamata all’universalità (2009) e Sinfonia della parola. Verso una teologia della scrittura (2008).
Un'indagine accurata sulle origine cristiane.
Per celebrare la bellezza di Maria non è necessario scadere nel romanticismo o nel sentimentalismo devozionale. È sufficiente collocare Maria nel suo contesto autentico, quello della Galilea del I secolo. Niente di straordinario o eclatante nella vita di questa giovane di Nazaret. Ma è in questa ordinaria quotidianità che Maria è visitata da Dio e diventa figura chiave del mistero di salvezza operato in Gesù. Basando la sua ricerca su fonti canoniche e non, l'autore traccia un ritratto realistico e ricco di particolari della vita di Maria, donna ebrea, descrivendo e analizzando il contesto religioso, politico e sociale del suo tempo: "Lontano dall'essere una figura mitica o distante, Maria diventa così vicina alla condizione umana". Accanto alla ricostruzione storica, trova spazio la riflessione teologica a partire dalle grandi domande legate alla figura di Maria: la verginità e la maternità divina, la sua immacolata concezione e la gloriosa assunzione. La riflessione si allarga poi alla prospettiva ecumenica e interreligiosa: chi è Maria per i cristiani, gli ebrei e i musulmani?
Azione, intelligenza, giudizio, decisione: attraverso queste quattro tappe, vissute nell'incontro con la Parola, essa sarà come "lampada che brilla in luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori" (2 Pietro, 1,19). Questo libro di Frédéric Manns è un aiuto prezioso a scrutare le Scritture attraverso la vita della lectio divina: esso nutre l'intelligenza dei simboli e si offre come un esercizio ricchissimo per imparare a passare dalla lettera dei testi al loro senso, dal senso alla contemplazione e da questa alla vita trasfigurata da Dio che ci parla nella Sua Parola. Un libro da meditare, da consultare, da custodire come prezioso compagno di viaggio nell'esplorazione delle Scritture, per crescere nella fede e perché la comunità tutta impari sempre più a fare tesoro della Parola per la sua vita e per la vita del mondo.
Sappiamo poco di Maria di Nazareth e della nascita di Gesù. I Vangeli che ne parlano, Matteo e Luca, sono molto discreti al riguardo. Nulla a che vedere con la fantasia, esuberante e sospetta, dei racconti mitologici o di certe devozioni che hanno smarrito i loro riferimenti cristiani. Qui entra in gioco la sobrietà caratteristica della rivelazione di Gesù, che dalle prime pagine delle narrazioni evangeliche fino alle ultime continua a sorprendere quale stile della Parola del Dio cristiano.
Eppure, la trama di quei testi svela tesori inattesi per l’occhio che li sa interrogare. Ed è quanto avviene in questo libro, che fa risuonare con toni vividi i primi capitoli dei Vangeli sullo sfondo del contesto storico del mondo giudaico nel primo secolo.
La lettura dei Vangeli dell’infanzia di Gesù procede attraverso la formula semplice ed efficace della domanda/risposta, uno strumento agile, che permette all’autore di identificare con chiarezza e soddisfare le ‘curiosità’ del lettore, soprattutto quelle che riguardano la verità storica della vita di Maria, giovane ragazza di Galilea chiamata a essere, nelle felici parole di Manns, «la prima collaboratrice intima di Dio».
Attraverso le domande i testi evangelici ‘cantano’ e nelle risposte chiariscono il filo rosso del loro senso: il darsi di Dio, senza pentimenti, nella storia dell’uomo e della donna.
Frédéric Manns è stato per molti anni direttore dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, dove ha insegnato Esegesi del Nuovo Testamento e Letteratura giudaica antica. Tra le sue opere: Leggere la Misnah (Firenze 1987), La preghiera d’Israele al tempo di Gesù (Bologna 1996), L’Israele di Dio. Sinagoga e Chiesa alle origini cristiane (Bologna 1998), Gesù figlio di Davide. Il vangelo nel suo contesto giudaico (Milano 1998), Voi, chi dite che io sia? Meditazioni sul Cristo, sapienza di Dio (Assisi 2000).
la prospettiva moderna di cristo per scoprire la sua altezza, la sua profondita e la sua ricchezza in un contesto culturale sempre piu`secolarizzato, alla ricerca di una spiritualita autentica. La traduzione e`di fausto savoldi. L'uomo di oggi e`fiero della sua liberta. Ma e`libero veramente? Come far fronte alle situazioni di terrorismo o di guerra? Come conciliare la libera iniziativa e la solidarieta? Come coniugare la liberta con la verita in modo che lav ita dell'uomo sia piena di senso? L'autore tiene ben pr esenti questi interrogativi cosi vitali per l'uomo nel pres entare in questo volume il frutto delle sue meditazioni sul cristo, la sua storia, il suo messaggio, la sua risurrezione. Lo studio dei vangeli, del loro linguaggio e della loro si