Il manuale offre brevi presentazioni dei dati storici e letterari delle singole Lettere di Paolo e delinea un'originale biografia teologica dell'apostolo. Del resto egli stesso, come si evince soprattutto dalla Seconda lettera ai Corinzi, si è orientato verso un'autobiografia teologica: missionario e, proprio per questo, teologo, ha fatto della sua stessa vita un «discorso» credibile sul «Dio» di Gesù Cristo. Il testo è rivolto, in particolare, ai seminaristi del biennio introduttivo, agli studenti di facoltà teologiche e di istituti superiori di scienze religiose, e ai laici che intendono accostarsi alla Scrittura con il desiderio di passare dall'esegesi della Bibbia a una vita secondo la Bibbia.
La riflessione sull'escatologia cristiana - ossia l'intelligenza credente della destinazione umana - sembra essere giunta oggi a un momento di paralisi, stretta com'è in un gioco di pesi e contrappesi che insiste sulla contrazione schematica nei riguardi della morte e del giudizio. E la paralisi non si scioglie decidendo di dare più peso alla misericordia invece che alla condanna, all'amore invece che alla giustizia. Servono piuttosto l'umiltà e la generosità di un appassionato confronto con la rivelazione definitiva di Cristo, con la sua apertura alla ricchezza della parola di Dio che la istruisce, provocandoci ad accoglierne i salutari paradossi senza avere bisogno di mettere fra parentesi la tradizione dogmatica. Dialogando in questa direzione con la tradizione vivente della Chiesa, i tre autori del volume - un biblista come Franco Manzi e due teologi come Pierangelo Sequeri e Davide Bonazzoli - si concentrano sulla «vita del mondo che verrà» annunciata dall'ultima frase del Credo, partendo dalla domanda su come la creatura che Dio ha messo al mondo rimane 'vivente', secondo la pienezza di ciò che significa essere umani. E ci portano ad affacciarci su scenari interessanti in cui la vita terrena può essere interpretata come iniziazione alla destinazione eterna che rimane vita a tutti gli effetti, e il giudizio, lungi dall'essere visto come un verdetto dispotico, mostra invece una componente relazionale, nello stile proprio di Gesù, nel rapporto agapico tra il Risorto e l''io-anima' dotato di coscienza, volontà e sensibilità.
Nel cammino della vita il Signore mi aiuta davvero o resta indifferente di fronte alle mie scelte, ai fatti che mi capitano, alle mie gioie e alle mie sofferenze? L'interrogativo non può non scontrarsi con il mistero del male. E la domanda sul male torna a lambire la battigia del rapporto con Dio: cosa fa l'Onnipotente quando il male, nelle sue varie forme, mi colpisce?
L'Autore s'incammina sui due versanti opposti di questo Everest dello spirito umano, che, da che mondo è mondo, sfida chiunque tenti di scalarlo sia sulla pista della ragie che su quella apparentemente meno scoscesa della fede. In questo percorso egli non può non lasciarsi aiutare dalla parola di Dio, che rivela come lo Spirito Santo prenda ogni nostro gemito che anela al bene e lo unisca alla preghiera stessa che il Figlio risorto eleva al Padre.
Il libro si sofferma su due icone del Nuovo Testamento particolarmente significative per cogliere il valore dello studio teologico. La prima raffigura una tappa paradigmatica dell’itinerario esistenziale di Paolo di Tarso e offre alcune riflessioni sull’affetto credente per Cristo, la comunione ecclesiale e il desiderio ardente di vita.
La seconda rappresenta l’esperienza spirituale dei discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni al cospetto di Cristo trasfigurato, un’icona che delinea la teologia come ambito di rivelazione divina del senso della vita e della morte. Intesa come scientia Dei e opera di carità, la ricerca teologica diventa così un’occasione favorevole in cui lo Spirito trasfigura il teologo in un’immagine vivida di Cristo.
Sommario
Premessa. La teologia odierna tra fatica e frammentazione. I. Affetto credente, comunione ecclesiale e desiderio di vita. 1. Affectus fidei e inculturazione della «bella notizia» di Cristo. 2. Communio Ecclesiae e unità interiore dell’evangelizzatore. 3. Concupiscentia vitae e debolezza credente dell’evangelizzatore. II. Teologia come itinerario trasfigurante della mente, del cuore e dei sensi.
1. Teologia come esperienza del «Tabor». 2. Teologia come ambito di manifestazione divina del senso della morte e della vita. 3. Teologia come scientia Dei. 4. Teologia come opera di carità. Epilogo. Teologia come itinerario di trasfigurazione della persona. Bibliografia.
Note sull'autore
Franco Manzi, sacerdote della Diocesi di Milano, ha conseguito nelle Pontificie Università Romane il dottorato in Scienze Bibliche e in Teologia. È élève titulaire de l’École Biblique de Jérusalem. Insegna nel Seminario e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e nelle Facoltà Teologiche dell’Italia Settentrionale e di Lugano. Direttore della rivista La Scuola Cattolica, è autore di numerosi libri. Con EDB ha pubblicato Attirerò tutti a me. Ermeneutica biblica ed etica cristiana (in collaborazione con A. Fumagalli, 2005).
Percorrendo le Scritture, queste pagine di taglio sapienziale tentano di rintracciare quel desiderio profondo e inestinguibile d’Amore che continua ad albergare nel cuore di tanti amanti, anche del nostro tempo. È un itinerario biblico in sette tappe che, prendendo avvio dalla scena evangelica della Pasqua, risale alle lontane vicende dell’Antico Testamento, per tornare all’esperienza di fede delle comunità cristiane primitive, che nel matrimonio sperimentavano il mistero dell’Amore.
Destinatari
Coppie, formatori di coppie.
Autore Franco Manzi ha conseguito il dottorato in scienze bibliche e in teologia nelle Pontificie Facoltà di Roma, nonché il titolo di élève titulaire de l’École Biblique de Jérusalem. È docente di sacra Scrittura e lingua ebraica nel Seminario di Milano, nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. Collabora con varie riviste di esegesi biblica, teologia, liturgia e pastorale. Tra le sue numerose pubblicazioni si segnalano: Lettera agli Ebrei, Città Nuova 2001; Il pastore dell’essere, Cittadella 2001 (con G.C. Pagazzi), tradotto in francese; Seconda Lettera ai Corinzi, Paoline 2002; Noi due davanti a Te. Il cammino del fidanzamento e la preghiera, In Dialogo 2003; La bellezza di Maria. Riflessioni bibliche, Àncora 2005, tradotto in spagnolo; Lettere di Paolo, Cittadella 2005 (ed. con B. Maggioni); Memoria del Risorto e testimonianza della Chiesa, Cittadella 2006; Paolo, apostolo del Risorto. Sfidando le crisi a Corinto, San Paolo 2008.
Il nuovo Lezionario ambrosiano segna una tappa importante per la Chiesa di Milano. Affinché la riforma sia efficace, è necessario che i fedeli siano gradualmente aiutati ad orientarsi nel nuovo percorso liturgico tracciato dal Lezionario. Don Manzi, che come biblista ha partecipato alla scelta dei testi della Sacra Scrittura, ha preparato questo commentario alle letture festive. Strumento agile e prezioso. Indispensabile ai presbiteri chiamati a spiegare ed attualizzare la Parola di Dio nell’omelia durante la celebrazione dell’Eucaristia domenicale. Di grande utilità ai fedeli per la lectio o per la meditazione personale. Dopo il primo volume dell’anno A – dedicato ai tempi di Avvento/Natale/dopo l’Epifania – questo secondo volume copre la Quaresima e il tempo di Pasqua. Sarà seguito da un terzo, per il periodo che va da Pentecoste alla fine dell’anno liturgico.
Il nuovo Lezionario ambrosiano segna una tappa importante per la Chiesa di Milano. Affinché la riforma sia efficace, è necessario che i fedeli siano gradualmente aiutati ad orientarsi nel nuovo percorso liturgico tracciato dal Lezionario. Don Manzi, che come biblista ha partecipato alla scelta dei testi della Sacra Scrittura, ha preparato questo commentario alle letture festive. Strumento agile e prezioso, indispensabile ai presbiteri chiamati a spiegare ed attualizzare la Parola di Dio nell’omelia durante la celebrazione dell’Eucaristia domenicale. Di grande utilità ai fedeli per la lectio o per la meditazione personale. Dopo i volumi dedicati agli anni B e C, questo primo volume relativo all’anno A copre i tempi di Avvento/Natale/dopo l’Epifania.
Luca 2, 41-52 (episodio della scomparsa e del ritrovamento di Gesù al tempio): l’unico testo neotestamentario che narra un fatto dell’infanzia di Gesù, dunque l’unica testimonianza sull’autocoscienza di Gesù dodicenne ritenuta canonica dalla tradizione ecclesiale. Dall’analisi di questo testo e di molti altri, si analizza la vita adolescenziale di Gesù, con la precisa convinzione che nessuno studio è possibile eludendo l’esperienza posteriore della morte e risurrezione.
Il testo fornisce una riflessione teologica molto approfondita.
Il libro affronta una questione di attualità pastorale, il tema delle resistenze alla vocazione, raccogliendo i contributi dei quattro autori alla tradizionale giornata di studio interdisciplinare tenutasi presso il Seminario di San Pietro Martire a Seveso (Mi).
Franco Manzi riporta una ricca casistica di resistenze vocazionali nel Vangelo
Stefano Guarinelli approfondisce l’aspetto dell’autenticità di un’esperienza vocazionale dal punto di vista psicologico.
Giuseppe Como affronta la questione della libertà dell’uomo di fronte a Dio
Alfonso Valsecchi riprende la stessa tematica analizzando il pensiero di teologi contemporanei come: Karl Barth, Hans Urs von Balthasar, Eugen Drewemann, Karl Rahner.
Maria per la tradizione cristiana è la “tota pulchra”, la “tutta bella”, anche se i Vangeli non ci offono nessun indizio per immaginarne l’aspetto fisico. E allora, di che bellezza possiamo parlare, quando si riflette teologicamente sulla figura della Madre di Gesù partire dalla Scrittura? Questo piccolo libro offre un punto di partenza ricco e suggestivo per indagare che cosa si intenda per bellezza nella sacra Scrittura e per cogliere, sotto il profilo teologico-biblico, il nesso esistente tra Maria e la bellezza come via di accesso al mistero di Dio.
QUESTO COMMENTO ACCOMPAGNA LA LETTERA AGLI EBREI" DEL NUOVO TESTAMENTO CERCANDO DI FAVORIRE L ACCOSTAMENTO ALL OPERA DA PARTE DEL LETTORE DI OGGI. "