Sogno, vita, speranza, amore, felicità… realtà che esprimono la direzione, il senso dato alla vita. Grandi parole che ne contengono altre, importanti per quei giovani – ma non solo – ai quali in modo speciale l’autore si rivolge, rileggendo la Christus Vivit di Papa Francesco per scoprirne significati diversi da quelli che il mondo oggi offre, dei quali i giovani non si accontentano. Parole che il libro invita ad ascoltare con l’aiuto della Parola di Dio, a contemplare attraverso alcune immagini, a pensare applicandole alla vita. Parole radicate nella «memoria» sapiente degli adulti ma spinte a «correre» dall’audace creatività dei giovani. Parole sempre Giovani, perché approfondite dal «linguaggio della vicinanza e dell’amore» e vivificate dall’incontro con Cristo, Parola del Padre, sempre «giovane», che «vive» nei giovani.
Accoglienza, bellezza, carità, immigrazione, speranza... sono solo alcuni dei temi che Mons. Santo Marcianò ha affrontato nei suoi primi tre anni come Ordinario Militare per l'Italia. Questo volume è il frutto dei suoi numerosi incontri con i cappellani militari e i militari stessi; attraverso i testi scelti e introdotti da Pierluigi Plata è possibile non solo approfondire temi di comune interesse per la fede di ogni cristiano, ma anche conoscere un mondo, quello militare, che a volte rischia di restare nell'ombra ed essere minato da pregiudizi.
Mentre si ricordano i cento anni dall'inizio della Grande Guerra e in occasione della visita di papa Francesco al Sacrario Militare di Redipuglia, il 13 settembre 2014, durante la quale il papa ha pregato per i caduti di tutte le guerre e per la pace, l'autore presenta questa lettera sottolineando tra l'altro che la pace non è pace finché anche un solo popolo nel mondo sarà in guerra, ma anche che la pace non può celare, dietro l'apparente assenza di guerra, quelle ingiustizie, discriminazioni, prevaricazioni e violenze di ogni genere delle quali tutti rischiamo di essere protagonisti o almeno complici. Si vuole con questa lettera al mondo militare offrire brevi spunti di riflessione, tratti anche dal magistero di Papa Francesco, in modo da approfondirli nella preghiera personale e nella riflessione comunitaria, arricchendoli e tentando di trasformarli in percorsi di fede, in iniziative concrete, in gesti di pace.
Quando ha inizio la fede nel cuore dell’uomo? Quando ha inizio l’esperienza della fede nella storia della salvezza? Quando, quella creatura che è uscita dalle mani di Dio, diventa davvero capace di risponderGli? Attraverso la simbologia dell’arcobaleno, «segno» dell’Alleanza e «luce» che porta in sé i colori della fede, il testo, sulla traccia del Catechismo, vuole contemplare la storia della salvezza nella storia tra Dio e ogni uomo: una storia d’amore, misteriosamente con- divisa, scritta «a due mani». E la mano dell’uomo, la mia mano, si chiama fede!
Queste pagine sviluppano un breve itinerario educativo, a partire dal brano evangelico che narra l'incontro di Gesù col giovane ricco. Nato dall'esperienza pastorale di un vescovo, il testo propone l'educazione non solo come sfida o emergenza ma come ricchezza del cuore umano e della giovinezza: come un "tesoro " additato da Cristo, che la Chiesa e il mondo sono chiamati a riscoprire e investire.
Nel nostro tempo la crisi dell'umano diventa la rivelazione più tangibile e toccante dell'esclusione di Dio dall'orizzonte della vita e della storia. Con questa crisi anche i presbiteri devono fare i conti: e se talora si estremizza in comportamenti devianti o rinunciatari, essa può rappresentare uno straordinario luogo di irruzione della Grazia di Dio che trasforma, rigenera e trasfonde nuova gioia. Nato da un cammino di Esercizi Spirituali, il testo, seguendo la traccia della Lettera agli Ebrei, identifica tale gioia nella riscoperta dell'umanità sacerdotale. "Prima di tutto un uomo": debole per le ferite e grande nel ministero, padre e figlio, fratello e sposo, incarnato nel tempo e spalancato all'eternità. Uomo che sembra raccogliere il grido di Agostino a chiunque cerchi quel Dio che neppure i presbiteri troveranno mai abbastanza: "Non uscire da te, entra in te stesso: è nella tua umanità che abita la verità".
Questo libro nasce dal desiderio di contemplare e trasmettere l’esperienza di Paolo, del suo speciale incontro con Gesù. Un incontro che diventa l’inizio di una straordinaria storia di evangelizzazione.Paolo parla a tutti:per la ricchezza della sua umanità e per la forza della sua interiorità,trasformate da Cristo e dalla sua parola.Paolo riesce a parlare a ogni persona perché ha incontrato Cristo. È questo il cuore dell’evangelizzazione: il coraggio di riconoscere in Cristo un ineffabile tesoro,l’unico tesoro. Nelle parole di Paolo monsignor Santo Marcianò, da pastore, ritrova e chiede di ritrovare le linee per un annunzio evangelico innestato nei nostri tempi e nei bisogni reali della Chiesa e della gente. In particolare, attraverso il messaggio paolino, egli ripercorre i solchi tracciati dal Convegno Ecclesiale di Verona,raggiungendo i diversi «ambiti» della vita quotidiana da rievangelizzare con un’autentica pastorale della speranza. «Paolo “continua a parlare”al nostro cuore di figli di Dio, che hanno incontrato Cristo;ma anche al cuore di tanti «lontani»,perché le sue parole hanno una forza segreta che le ha ispirate e le continua a rendere straordinariamente efficaci ancora oggi». (mons.Santo Marcianò)
AUTORE Santo Marcianò è nato a Reggio Calabria il 10 aprile 1960. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 9 aprile 1988. Il 6 maggio 2006 è stato nominato,da Benedetto XVI,arcivescovo di Rossano-Cariati;ha ricevuto la consacrazione episcopale il 21 giugno 2006. È segretario della Conferenza Episcopale Calabra.Fra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Signore insegnaci a parlare. Il Padre nostro: «vocabolario» della preghiera e dell’amore, (Cinisello Balsamo [MI] 2008); La fecondità spirituale nella liturgia e nei ministeri (Roma 2008).
«Questo è un libro che nasce, prima di tutto, da un desiderio: comunicare che Dio stesso si è comunicato e si comunica a noi, si comunica a te. E, se tu scopri questo, la tua vita non può essere più quella di prima. È poi un libro che nasce da una certezza: nel nostro cuore è racchiuso un grande amore per la Parola ; un amore che, spesso, non sappiamo intercettare e al quale, quindi, non permettiamo di maturare fino alla conoscenza, di condurci fino alla comunione, di possederci e portare frutto» (dalla Premessa).
Le Meditazioni raccolte in questo libro sono il frutto del cammino di un anno di Scuola di Preghiera incentrato sul Padre Nostro, cioè sulla riscoperta della paternità di Dio e sulla bellezza del sentire il vero amore di Padre che Dio riversa in ciascuno di noi.
Ma per riscoprire questa paternità e questo amore, dunque per riscoprire la preghiera, è necessario riscoprire quelle parole che nella preghiera pronunciamo e che, poi, il cristiano porta nella propria vita, purificate e rese belle proprio dalla preghiera. Per questo l’autore definisce il Padre Nostro come un primo “vocabolario” di preghiera e di amore».
S.E. Mons. Santo Marcianò è nato a Reggio Calabria il 10 aprile 1960. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 9 aprile 1988; il 6 maggio 2006 è stato nominato, da Benedetto XVI, Arcivescovo di Rossano-Cariati; ha ricevuto la consacrazione episcopale il 21 giugno 2006. Attualmente è Segretario della Conferenza Episcopale Calabra.
"Perché disegno i personaggi dei miei film? Perché prendo appunti grafici delle facce, dei nasi, dei baffi, delle cravatte, delle borsette?... Questo quasi inconsapevole, involontario tracciare ghirigori... fare pupazzetti che mi fissano da ogni angolo del foglio... volti decrepiti di cardinali, e fiammelle di ceri e ancora tette e sederi e infiniti altri pastrocchi... insomma, tutta questa paccottiglia grafica, dilagante, inesausta, che farebbe il godimento di uno psichiatra, forse è una specie di traccia, un filo, alla fine del quale mi trovo con le luci accese, nel teatro di posa, il primo giorno di lavorazione."