Attraverso la ricognizione di autori e correnti, attingendo direttamente ai testi, il volume fa cogliere la complessità della lunga parabola storica moderna del sapere pedagogico. Questa scienza, infatti, ha allargato il proprio orizzonte epistemologico giungendo - con l'imporsi del paradigma delle scienze dell'educazione - ad assumere un esplicito e tematizzato profilo interdisciplinare.
Vittorino Chizzolini, con la sua attività editoriale e l'animazione professionale di generazioni di insegnanti dagli anni '30 fino agli anni '70, fu protagonista di rilievo della vista scolastica nazionale, pur non elaborando mai una "teoria educativa" in termini formali. Questo volume, esaminando Magistero, il suo manuale di storia dell'educazione firmato con Marco Agosti, vuole esplicitare le linee portanti della sua pedagogia, espressa nei modi dell'attivismo cristiano che si ispira al principio evangelico di centralità dell'amore.
Non possiamo nasconderci l'inadeguatezza di tanta educazione calibrata su una razionalità strumentale, oggi in visibile declino. Si profila, poi, la sfida della cosiddetta "nuova religiosità", rispetto alla quale non mancano motivi seri di preoccupazione. Inoltre, lo spirare dell'occulto getta un'ombra inquietante sulla fine del secondo millennio, che registra l'aggressione di un irrazionalismo non meno devastante del razionalismo unilaterale impostosi nella modernità. E' necessario trovare un terreno d'incontro fra le differenti prospettive culturali che stanno affiorando "dopo l'ideologia". Nel volume è proposta la riconsiderazione della metafisica classica, la quale appare adeguata a fondare ontologicamente la centralità della coscienza.
Come si presentavano la società e la mentalità religiosa nella Basilicata d'Antico Regime e come sono cambiate nel passaggio all'età contemporanea? Quale ruolo vi hanno svolto le istituzioni ecclesiastiche, gli ordini religiosi e le confraternite? Sono ancora valide la 'sentenza' di Levi che Cristo si è fermato a Eboli e la tesi del «familismo amorale» di Banfield per comprendere l'arretratezza meridionale? A queste ed altre domande cerca di rispondere questo volume, attraverso una approfondita indagine storica su una regione per certi versi ancora poco esplorata. Prefazione di Jean Delumeau.
L'Occidente, cresciuto nell'incontro con l'alterità, può vivere il fenomeno migratorio come un'opportunità e una sfida. Per raccoglierla veramente è fondamentale non solo essere accoglienti, ma riconoscere i riferimenti culturali di questa evoluzione. Diventa così possibile allontanare i rischi di scontro e dissoluzione sociale e acquisire consapevolezza dell'identità occidentale e dei valori che la costituiscono. Il volume affronta la questione in chiave pedagogica attraverso un ampio saggio introduttivo, una selezione antologica e una raccolta di schede didattiche.