Il presente lavoro è una ampia e circostanziata riflessione sulla proposta della bioetica globale di papa Francesco. L'autore, richiamando le sottolineature della visione morale di Francesco, considera possibile individuare gli ambiti che delineano il tratto olistico della vita di cui si occupa la bioetica: considerare la vita umana nella sua più vera e completa realtà. La vita che è in gioco è quella della persona, la quale è chiamata a compiere il bene affinché la sua esistenza sia realmente bella e buona. Secondo l'autore, la prospettiva morale di papa Francesco e la sua proposta di una "bioetica globale" sono lo spazio vitale perché rispetto e cura siano i due verbi che ogni uomo e ogni donna devono coniugare perché si possa realmente vedere nella realtà vivente umano-ambientale lo splendore del Creatore. Se la bioetica possiede il tratto della globalità è perché in gioco non è solo ogni persona ma tutta la vita della stessa nella sua totalità. E in questo itinerario di pensiero e di azione tutti siamo coinvolti.
L'ecologia, per il Papa, non concerne solo il creato e l'ambiente; vi è un quid più profondo: riguarda l'umano. È la persona che rischia di essere scartata. Passare da una ecologia ambientale ad una ecologia umana è il compito che attende tutti.
Tutta l'esistenza di Maria è un inno alla vita: ha generato Gesù nella carne ed ha accompagnato la nascita della Chiesa sul Calvario e nel Cenacolo" (Papa Francesco). "