Se la nostra salute e le circostanze della nostra storia ce lo permettono, a tutti capiterà di invecchiare. Ma questo significa maturare? José María Rodríguez Olaizola offre una riflessione molto audace sul passaggio dalla giovinezza all'età adulta e sulle battaglie che sicuramente fanno parte di quasi tutte le vite: per la libertà, per poter vivere storie autentiche e non legami fatti di invisibili catene, per trovare il vero amore, per accettare i limiti... Questo è un libro per i giovani che sono chiamati a diventare adulti e per gli adulti che sono stati giovani e che possono ripercorrere la strada percorsa... per riscoprirne il senso, per dare nuovo valore a ogni istante. Perché sì, la vita è danza, e il tempo che viviamo è uno dei più straordinari compagni.
Aldous Huxley (1894-1963) è un autore fra i più citati, ma la sua vita è poco conosciuta: questo è il racconto più approfondito dei suoi giorni, tragici, drammatici, felici, sempre impegnati. Con decine fra romanzi e saggi al suo attivo divenne "l'eroe culturale" dei nati a fine secolo. Il mondo nuovo, Giallo cromo, Passo di danza e Punto contro punto furono percepiti come la voce più scandalosa della generazione postbellica, all'inizio di un percorso inquieto che lo portò a mettere in dubbio l'utilità stessa dei libri che scriveva. Sempre diviso fra scienza e spiritualismo, profeta psichedelico e pacifista, amico di scrittori e scienziati, amante dell'arte e della tecnica, Huxley predilesse l'Italia e la Francia, viaggiò moltissimo in Messico, India, Medio Oriente, Nordamerica, Europa, Asia, Brasile, sino a stabilirsi nel 1937 a Hollywood dove divenne, fra mille dubbi, sceneggiatore per il cinema. Acuto e implacabile osservatore di un mondo destinato, secondo lui, al tracollo, è una voce la cui conoscenza è imprescindibile per capire l'epoca in cui viviamo, quella del tramonto delle ideologie, della secolarizzazione accentuata, dello spiritualismo vago, della scienza asservita agli interessi. L'incendio della sua casa e di tutti i suoi libri, alla fine della vita, è, quasi metafora del suo percorso esistenziale.
A 800 anni dall'episodio del primo presepe della storia ideato da San Francesco a Greccio, nel 1223, un libro strenna racconta l'origine e la storia di una delle più amate tradizioni cristiane. Attingendo ai Fioretti e alla vita del santo scritta da Tommaso da Celano e a documenti meno conosciuti, l'autrice ricostruisce la storia del presepe dalle origini alle sacre rappresentazioni del 1300 e 1400 fino agli odierni presepi viventi allestiti ancora oggi in varie località italiane.
Dai testi inediti della Madre Anna Maria Cànopi, un libro per indagare nel nostro io tutte le dimensioni dell'amore. Un testo sorprendente, profondo e autentico per prepararsi alla solennità del Natale.
Vista in una lunga prospettiva storica, la costruzione dell'Europa comunitaria si arricchisce di significati culturali e politici e riesce più facile comprendere i termini entro i quali si pone oggi, nel passaggio dall'Europa economica a quella politica, il problema dell'identità europea. La narrazione copre il cosiddetto "tempo storico" e termina nel momento in cui, con la firma dei trattati di Roma, giunge a compimento l'opera dei "padri fondatori". È alle basi poste allora, con grande consapevolezza della necessità di superare i nazionalismi e creare un nuovo stile di convivenza fra i popoli della Piccola Europa, che occorre rifarsi oggi per recuperare il senso della meta, la finalità politica dell'integrazione europea. Senza una vera unione politica, fatta d'identità di politica estera e di difesa e di leadership coesa, non si cementa la solidarietà e non si sviluppano i valori comuni.
La nostra giornata volge al suo compimento, carica delle fatiche e delle gioie. E come il nostro corpo cerca riposo, il cuore cerca la pace. Chi custodirà ogni cosa lieta accaduta, chi volgerà in acque tranquille e pacificate ogni nostro affanno? Possiamo posare fiduciosi tutto nel cuore del Signore Gesù e nelle braccia tenere di Maria. La preghiera è il nostro respiro, la nostra vita, il nostro tutto. Non c'è uomo che non prega, c'è solo un uomo che non sa di pregare. Con questa certezza disponi il tuo animo e consegnati alla serenità della notte. Questo libriccino è per te, da mettere sul tuo comodino o in un posto a te caro della casa. La sera, prima di coricarti, aprilo e segui le indicazioni di preghiera che ti vengono date. Se puoi, prega con la tua famiglia.
"Rileggendole, mi accorgo che, in fondo, queste lettere sono già tutte ne La dimensione contemplativa della vita. La dimensione contemplativa contiene la Parola, tende all'eucaristia, alla missione, alla carità. È quindi sommamente importante la radice contemplativa, ed è forse il dono che vorrei lasciare come eredità di questi oltre ventidue anni di servizio episcopale: dimensione contemplativa e Parola. La Parola non da sola perché altrimenti potrebbe risuonare in un ambiente distratto, ma la Parola ascoltata con venerazione, nel silenzio, con un cuore che attende. Qui c'è tutto: l'attività, l'eucaristia, la carità, la vittoria sul male, una società più giusta." Così Carlo Maria Martini spiegava ai suoi fedeli, in una parrocchia di Besozzo il 28 febbraio 2002, il senso del lungo percorso pastorale della Diocesi ambrosiana, qualche mese prima di concludere il suo servizio episcopale a Milano nell'estate del 2002. Nei ventidue anni di ministero Martini scrisse 23 lettere pastorali, oltre a moltissime lettere di indizione o di accompagnamento a eventi e iniziative realizzate tra il 1980 e il 2002. In questo ottavo volume dell'Opera omnia vengono finalmente raccolti, ordinati cronologicamente, presentati e annotati oltre cinquanta documenti che hanno scandito il cammino della Diocesi durante questo intenso periodo. Un libro prezioso e un documento storico unico, suddiviso in due Tomi, di cui il primo è questo volume cartaceo. I testi raccolti nel Tomo II sono invece disponibili a tutti in versione digitale a questo indirizzo web: https://www.bompiani.it/catalogo/ il-cammino-di-un-popolo-9788830119475 Il cammino di un popolo è l'ottavo volume dell'Opera omnia del Cardinale, la cui pubblicazione è stata avviata da Bompiani nel 2015 con Le cattedre dei non credenti, a cui sono seguiti I Vangeli (2016), Giustizia, etica e politica nella città (2017), La scuola della Parola (2018), Fratelli e sorelle (2020), Farsi prossimo (2021) e I grandi della Bibbia (2022).
L'esilio è l'evento fondamentale che ha segnato la biografia della filosofa spagnola Maria Zambrano. Nella stretta connessione tra pensare e vivere, esso diviene anche il concetto fondamentale della sua riflessione filosofica, la traccia su cui prende forma un pensiero delirante, capace di svegliarsi e di incontrare la vita con tutto ciò che non entra nella coscienza desta. Pensare l'esilio pone in stato di crisi la razionalità dialettica occidentale: il "carcere del concetto" lascia il posto al linguaggio della nascita. Si apre alla generatività che "concepisce" e mette al mondo il mondo, accogliendo tutto ciò che nasce semplicemente perchè è nato.
«L’uomo e il divino non solo rappresenta una sintesi di tutto ciò che María Zambrano aveva scritto fino agli anni Cinquanta, ma costituisce il nucleo da cui si irradia tutto il suo pensiero alla ricerca dell’unità tra religione, filosofia e poesia. Rispetto all’itinerario esistenziale e intellettuale di Zambrano, questo libro si riferisce alla “seconda navigazione” contrassegnata dalla ragione poetica, Che costituisce il nucleo originale della riflessione della pensatrice. Se compito della poesia è aprire i pori al sacro, “l’azione che l’uomo compie è cercare un luogo in cui accoglierlo e dargli forma, nome; collocarlo in una dimora per ottenere lui stesso la sua; la dimora umana, il suo ‘spazio vitale’”. La ragione poetica porta alla luce non una Istoría – nel senso greco del termine –, un computo di sventure o avvenimenti computabili cronologicamente, bensì una “intrastoria”. Se potrebbe sembrare che in quest’opera Zambrano narri una storia cronologicamente intesa – dalla nascita pre-greca degli dèi, alla disputa tra filosofia e poesia intorno ad essi, ad Aristotele e alla sua condanna dei pitagorici, al cristianesimo, alla nietzschiana morte di Dio e alla riapparizione del sacro all’interno del nichilismo –, basta uno sguardo ermeneutico per constatare l’insufficienza di una tale cronologia, perché quanto viene descritto sta accadendo nello stesso tempo, sicché il movimento e lo spazio del movimento coincidono. Zambrano sta disegnando in realtà la topografia dell’Occidente, seguendo le orme dell’unità originaria perduta.»
Dalla Prefazione di Armando Savignano
María Zambrano (1904-1991) è una delle maggiori protagoniste della storia della filosofia del ’900. L’Editrice Morcelliana, che dell’autrice ha pubblicato Donne (2006) a cura di S. Zucal e L’esilio come patria (2016) a cura di A. Savignano, e vi ha dedicato un fascicolo monografico di «Humanitas» 1-2 (2013) María Zambrano. La politica come «destino comune», ha in corso di pubblicazione le Opere.
Nei campi nazisti ci si uccideva per un pezzo di pane. Ecco quello che il tuo Dio ha lasciato fare, ecco a cosa ci ha ridotti. Se vuoi, puoi andare a vivere con lui. Io non lo perdonerò mai!». L'autore non ha mai dimenticato queste parole e ha scritto questo testo per coloro che non riescono a dimenticare il problema del male nel mondo.
"Gusteranno questo libro coloro che vogliono sentire i frutti del battesimo lungo tutti gli anni della vita e desiderano formarsi sulla sua misura. Ugualmente può essere di grande utilità a chi vorrebbe sapere perché i cristiani, nelle epoche in cui il battesimo era al centro della vita ecclesiale, erano così esuberanti di creatività e di vita, dal momento che coglievano il flusso che scorreva dentro di loro - la comunione con la vita personale di Dio. Il libro sarà apprezzato anche da coloro che avvertono che non si può ridurre la fede cristiana a un moralismo, un'ideologia o una esposizione di valori, e che intuiscono che essa è un fatto di vita, cioè di amore divinoumano. Soprattutto lo consiglio a quelli che solitamente non prendono in mano i libri di teologia perché li percepiscono inutili e scritti per i soli addetti ai lavori, ma cercano comunque qualcosa che li aiuti a pensare teologicamente" (dalla Presentazione di Marko Ivan Rupnik).
"Le Scritture hanno un potere e non comunicano soltanto un sapere o delle informazioni. Danno la salvezza attraverso la fede e rendono capaci di opere buone" (P. Beuchamp). Indagando elementi e metodi di approccio al testo biblico, come la Lectio Divina, l'autore propone la Parola di Dio come risorsa feconda per il counseling pastorale, l'accompagnamento nell'itinerario dell'individuazione dell'identità di maturazione integrale della persona. Attraverso le teorie di diversi autori psicologici - tra cui Anselm Grün e Massimo Recalcati - mette in luce la peculiare dynamis della Parola di Dio nell'interpellare la vita e il suo potere risanatore che, al di là del cammino fede, la rendono strumento autentico ed efficace nella conoscenza del proprio io.