Il libro
«Abramo, nostro padre nella fede: la fede soprattutto come itinerario, come Abramo ha camminato nella fede, cercando a tentoni di conoscere quel Dio che credeva di conoscere, ma che conosceva così poco. Anche noi siamo chiamati a camminare nella fede... Abramo non è soltanto una figura singola, ma è anche un "tipo". Abramo rappresenta Israele che cerca Dio; Abramo è l'uomo che cerca Dio, è una moltitudine, è tutti coloro che cercano Dio, è ciascuno di noi in cammino alla ricerca di Dio per adeguarsi alla sua parola. Abramo lo prenderemo non in senso singolare storico, ma in senso rappresentativo globale...
È nostro padre non solo nella fede come vita vissuta, ma anche per quel suo atteggiamento radicale di fede; è il modello esemplare dell'uomo in atteggiamento di accoglienza e di disponibilità. In questo senso è nostro padre nella disponibilità e nell'apertura della fede e della speranza».
Il libro
<< Il P. Martini è andato maturando una metodologia di ‘lettura’ ancor più distesa, più fluida e soprattutto più coerentemente ‘biblica’, nel senso che essa è tanto più aderente al testo scritturistico nelle sue movenze interne, quanto più si fa sciolta e libera nell’invenzione spirituale…
E’ innegabile, d’altra parte, che questa Vita di Mosè svolge appieno tutto l’itinerario della conversione cristiana. Il P. Martini ci dà qui una dimostrazione coraggiosa ed esemplare di come l’ascolto dell’Antico Testamento, ricevuto dal seno e nel seno della tradizione cristiana, è già in grado di maturare frutti rigorosamente evangelici…
Ritengo importante constatare, poi, come questa Vita di Mosè segua con estremo rispetto l’andamento del testo biblico, caratterizzandosi meglio come vera e propria ‘lettura biblica’ che non come una lettura per temi, funzionali ad un quadro teologico-parenetico a sé stante…
E’ appunto nel solco della tradizione spirituale che lega i fedeli al testo sacro, che anche questa Vita di Mosè, fatte le debite proporzioni, si inserisce. Anch’essa, infatti, non è altro che un momento di quella grande conversazione sulla Parola che è la tradizione del Popolo di Dio: tradizione che passa attraverso i grandi commentatori d’Israele e della Chiesa antica e moderna, ma anche tradizione che vive nell’ascolto fervoroso e fedele di tutti i semplici credenti che si alimentano con una quotidiana lectio divina alle fonti della rivelazione>>. (PINO STANCARI)
Ha scritto Jung che le fiabe consentono di studiare meglio l'anatomia comparata della psiche: esse sono infatti l'espressione più pura dei processi psichici dell'inconscio collettivo, e rappresentano gli archetipi in forma semplice e concisa. Marie-Louise von Franz utilizza in questo volume l'approccio della psicologia analitica nel tentativo di rendere accessibili all'uomo moderno le esperienze di vita che sono contenute nelle fiabe. Per esemplificare la sua proposta di lettura, la von Franz studia inizialmente un testo dei Grimm, "Le tre piume", il cui motivo dominante sta nel difficile riconoscimento dell'elemento femminile, per poi passare ad altre fiabe di vari paesi in cui si ritrovano temi che, trasposti nelle categorie junghiane, rivelano la loro ricchezza e consentono riferimenti illuminanti. In queste pagine, scritte con ammirevole chiarezza, lo stesso simbolismo degli animali, degli oggetti, dei gesti e dei numeri trova non una spiegazione meccanica, ma una carica di significati capaci di parlare alla nostra sensibilità.
Las bienaventuranzas son esencialmente autobiográficas, Jesús las vive y las proclama. En ellas nos habla, ante todo, de sí mismo: Nos revela sus propios criterios, su mentalidad, su escala de valores y sus actitudes vitales. Las bienaventuranzas constituyen su verdadera radiografía. Jesús es su autor y su contenido: el Mensajero y el Mensaje. Y "la vida religiosa es el seguimiento radical de las bienaventuranzas". (Juan Pablo II)
EL AUTOR
Severino-María Alonso
(+) Misionero Claretiano (1933-2009). Doctor en Teología. Diplomado en Espiritualidad y Mariología. Catedrático de Teología de la Vida Consagrada en el Instituto Teológico de Vida Religiosa, de Madrid. Profesor en la Escuela “Regina Apostolorum”. Director de “Vida Religiosa” (1980-1986). Director del ITVR (1981-1987). Ha escrito innumerables libros y artículos sobre Teología de la vida consagrada y Teología de la vida espiritual cristiana. Toda su vida estuvo dedicada a profundizar en la teología de la Vida Consagrada, para presentarla a sus oyentes y lectores con la mayor competencia posible. En sus escritos se puede apreciar el profundo respiro de fresca novedad que el Concilio Vaticano II aportó a Iglesia y a la vida religiosa en ella.