Questo libro presenta articoli e saggi pubblicati tra il 1952 e il 1960, rimasti finora inediti in lingua italiana. Sono anni decisivi di fervente attività e di grande creatività e sperimentazione per lo studioso canadese. Dopo la pubblicazione della Sposa Meccanica (1951), McLuhan è finalmente pronto ad avventurarsi oltre i confini della critica letteraria, tracciando le nuove rotte della mediologia, con lo spirito incosciente e temerario dei grandi pionieri. E nei materiali qui proposti si respira proprio la tensione dell'attesa, il brivido del rischio, l'incanto della scoperta.
In questo cofanetto sono racchiusi tutti e tre i saggi che McLuhan ha dedicato allo studio della Letteratura. Nel primo volume lo studioso canadese espone un suo originale punto di vista sulla comprensione del mondo attraverso la letteratura; nel secondo McLuhan intraprende un viaggio nell'universo della critica letteraria; nel terzo invece ci descrive di come la forma letteraria dell'era elettronica torni ad appropriarsi del mito come forma di descrizione.
Ne "La galassia Gutenberg", la riflessione di McLuhan si concentra sull'invenzione della stampa a caratteri mobili, valutandone le caratteristiche di medium. L'intento di questo libro è quello di ricercare nelle modalità di comunicazione del passato le dimensioni dell'uomo contemporaneo che si muove in una società, dominata dai media elettronici, in continuo e frenetico mutamento e ancora tutta da scoprire e decifrare.
Nel presente volume McLuhan indaga la natura della conversione, la visione dei media nell'ottica della Chiesa, le forme possibili della chiesa del futuro, il rapporto tra religione e gioventù, infine la problematica del 'Dio-machina'. Il libro tratta quattro temi principali: la conservione di McLuhan; la comprensione e l'ignoranza dei media da parte della Chiesa; il Concilio Vaticano II e infine l'influenza dei nuovi media sulla Chiesa quale istituzione di stampo classico.