Quand'è che un bambino può andare in affidamento familiare e che cosa significa per lui questa esperienza? Chi lo può accogliere e a chi ci si deve rivolgere? Quali rapporti tenere con la famiglia di origine? Quali sono le istituzioni coinvolte? Questo manuale coglie lo spirito della normativa italiana sull'affidamento familiare, che è quello di mettere il minore al centro e di avvicinarsi alla sua famiglia per aiutarla a diventare un ambiente sano e nutriente. In quest'ottica gli affidatari si mettono a servizio di un progetto collettivo di genitorialità, con un atteggiamento di umiltà e gratuità dal valore incommensurabile.
Il libro racconta le storie, le avventure e le speranze dei senza fissa dimora in una media città di provincia. Storie di "amici della strada", come li definiscono i membri della Comunità di Sant'Egidio, che ha tra i propri carismi l'amore e il servizio per i poveri. Civitavecchia è il porto di Roma, il primo nel Mediterraneo per numero di crocieristi. E ogni giorno, come in tante città di mare, c'è un grande movimento di residenti e viaggiatori. Nella folla vive e si confonde anche un piccolo popolo di persone estremamente povere che vivono per la strada, alla ricerca di un po' di accoglienza e di un clima più mite. Un popolo variegato, formato da uomini e donne, italiani e stranieri di diverse nazionalità e diverse età. Sono chiamati senza fissa dimora, clochard, senza tetto, barboni, ma hanno un nome, un paese di origine, un progetto. Le loro storie sono tutte diverse, interessanti, irripetibili, ma con alcuni tratti comuni: la povertà, la paura, la solitudine, i sogni. Un'intera letteratura, anche sociale, ritiene che le persone senza dimora abbiano fatto una scelta di vita e che la loro condizione è solo il frutto di una responsabilità personale. Sappiamo, e il libro lo testimonia con forza, che non è così. Al contrario emerge il disperato sforzo di tanti "invisibili per i più" di diventare "visibili", poter accedere ai servizi sociali e sanitari, avere un alloggio modesto e un po' di salute. Prefazione di Francesca Zuccari.
Un manuale chiaro e completo per chi vuole conoscere e praticare l'affido familiare.
La vita di Francesco, bambino colpito dalla sindrome di West, narrata dal padre Michele. Una testimonianza che rappresenta un messaggio urgente di grazia.
Parlare di adozione con il cuore, parlare di adozione con la testa. Aprirsi ai sentimenti e percorrere le vie della ragione. Può sembrare impossibile far convivere due strade apparentemente così distanti una dall'altra, eppure chi si avvicina all'adozione deve riuscire a trovare dentro di sé lo spazio per una e per l'altra. In questo volume Michele Augurio, per anni giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano, mette a disposizione la sua lunga esperienza per ricostruire i percorsi del cuore e della mente che devono percorrere quanti desiderano adottare, affrontando anche il tema dell'adozione di bambini più grandi e dell'adozione nelle famiglie dove sono presenti altri figli. Questi alcuni dei temi trattati: la coppia adottiva, come si diventa genitori, prepararsi all'adozione, la seconda adozione, l'adozione vista dai bambini, l'affettività attraverso il corpo, la socialità della famiglia adottiva.
La maloca è la casa collettiva degli Yanomami, indios della foresta amazzonica. E "Maloca, maloca..." è il messaggio che apre le comunicazioni radio tra i villaggi della foresta dove ha vissuto una giovane pediatra italiana che ha prestato servizio nelle fila dell'organizzazione umanitaria Médicins du Monde. La storia di una donna occidentale che vive sulla propria pelle tutte le contraddizioni dell'incontro con un'altra cultura, che accetta di essere messa a confronto con gli sciamani, ma si indigna per lo stupro collettivo di cui si vantano i giovani maschi del villaggio, che si ribella quando una donna pensa di sopprimere il figlio illegittimo e si diverte quando si ritrova una famiglia intera nel bagagliaio dell'auto.