Il vangelo è buona notizia e buona notizia da condividere. Come essere noi irradiatori della bellezza di questa parola? Come ridare il gusto di questa fonte di acqua viva? Ovvero, come evangelizzare oggi? Nel più antico documento del cristianesimo, la Prima lettera ai Tessalonicesi, abbiamo una preziosa risorsa per discernere alcuni elementi dell'efficace predicazione dell'apostolo Paolo nella vita delle prime comunità cristiane: la vicinanza fraterna, un atteggiamento di umiltà e un pizzico di fierezza per il vangelo. Non solo questi atteggiamenti non hanno perso nulla della loro pertinenza, ma ancora oggi, che la trasmissione della fede "è in panne", noi possiamo trarre da essi ispirazione per proporre un annuncio credibile del vangelo.
Fra i primi tre vangeli (Matteo-Marco-Luca) esistono somiglianze tali per contenuto e successione dei fatti narrati da poter definirli sinottici. Come mai tra il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli vi è un legame così aperto già dai rispettivi incipit? A questa e ad altre domande, che toccano nascita e trasmissione dei vangeli a partire dalla predicazione di Gesù fino alla stesura scritta dei testi, è dedicata tutta la I parte: introduzione generale e particolare a Marco, Matteo e Luca con Atti degli apostoli. Segue la II parte un itinerario esegetico di testi scelti che permette di approfondire quattro aree: esperienza spirituale originaria di Cristo e identità dei suoi discepoli, identità e libertà dell'impegno dei credenti nel mondo, anche dopo la Pentecoste. Infine la III parte che approfondisce tre temi: L'ebraicità di Gesù; la donna nei vangeli e le parabole di Gesù a confronto con la tradizione rabbinica.