Le indagini dei primi credenti hanno cercato di far luce sul mistero di Maria, di comprendere il senso della sua missione e il suo posto nella storia della salvezza. Maria è nata santa, ma lo è diventata sempre di più nelle prove della sua esistenza quotidiana, lasciando ai piccoli e ai poveri un esempio di coraggio, di forza d'animo e di fiducia in Dio. Il volume, che ha contribuito al rinnovamento mariologico fin dalla vigilia del Vaticano II, come testimonia l'ampia eco di commenti e recensioni che ha suscitato, è un compendio di mariologia biblica, un richiamo all'esistenza terrena della madre di Gesù e una testimonianza delle riflessioni della Chiesa nascente sulla sua persona.
La Bibbia, come si sa, è una collezione di libri: settantadue, per l'esattezza. Di fatto il loro numero rimane imprecisato poiché molti di essi includono scritti di autori che non hanno lasciato il loro nome. Si tratta di testi molto particolari: vantano un'origine divina, sono cioè "ispirati". Chi ha scritto è stato mosso e assistito da Dio stesso e, dunque, ogni testo ha paradossalmente due "autori", uno evidentemente subordinato all'altro. In virtù di questa singolare origine la Bibbia ha sempre goduto di un'indiscussa autorità presso qualsiasi credente. Tutto quello che essa dice è da ritenersi sicuro, garantito, vero. Eppure anche la Bibbia è nata in un mondo reale. E se quel mondo era sepolto dalla sabbia e dai detriti bisognava riportarlo alla luce, riscoprirlo, esaminarlo, studiarlo. La Bibbia non era un hortus conclusus, un prodotto a se stante, un'oasi nella letteratura antica, bensì un libro con tutti i pregi, ma anche con alcuni o molti "difetti", alla pari degli altri. Nonostante fosse stato "scritto" da Dio, possedeva tratti che erano solo umani, meglio ebraici e orientali. Il presente volume ha un titolo volutamente provocatorio perché mira a sfatare un equivoco fondamentale nella generale considerazione del testo sacro, quello di identificarlo con la parola di Dio in assoluto. Per il credente la portata del libro biblico è inequivocabile, ma si tratta di sapere dove sia la sua originalità e nello stesso tempo stabilire dove siano le sue carenze, i suoi limiti, le sue lacune.