"La rinascita dell'Italia" è il messaggio di speranza, rivolto soprattutto ai giovani, di Fratel Arturo Paoli, il prete lucchese protagonista della Resistenza al Fascismo durante i primi anni del suo sacerdozio, che ha vissuto per 45 anni in America Latina al fianco dei poveri del mondo. Edito in occasione del suo 99mo compleanno per iniziativa della Fondazione Banca del Monte di Lucca che ha allestito il Fondo Documentazione a lui dedicato presso la propria sede, Paoli parla ai suoi fedeli, ma soprattutto ai giovani, in un momento storico difficilissimoma decisivo per il futuro del nostro Paese. Partendo dalla crisi profonda che il nostro Paese sta vivendo, una crisi economica, politica, ma anche sociale e morale, Fratel Arturo ha scritto questo libro per cercare di far guardare avanti, per offrire una nuova prospettiva di speranza e fiducia per il futuro.
"La pazienza del nulla" è il diario intimo di un uomo immerso nel silenzio del deserto per quattordici mesi. Un libro che parla a credenti e non credenti, giovani e meno giovani. Un libro che mette in discussione chiunque lo legga, che fa da ideale contraltare alla parola più usata e abusata del nostro tempo: "nichilismo". In queste pagine l'esperienza del nulla diventa fatto positivo e addirittura decisivo. È l'occasione di un cambiamento radicale. Un vuoto che è anche pienezza di senso, la rappresentazione più autentica di ciò che Gesù intese con l'espressione "Beati i poveri di spirito".
Il testo raccoglie numerose meditazioni di fratel Arturo Paoli nella forma dell’intervista ed è un lavoro tematico che verte sulla gioia.Tema sempre caro a fratel Arturo, presente nel suo pensiero e nelle sue riflessioni, che non ha mai smesso di testimoniare durante tutto l’arco della sua esistenza.
La gioia è un diritto di ogni uomo; ciascuno di noi è nato per la gioia, non per essere triste al mondo. Ma la gioia è una conquista, spesso faticosa, che si raggiunge con grandi sacrifici e passando attraverso diversi percorsi che corrispondono ad altrettante tappe della nostra esperienza umana. La gioia passa attraverso il “deserto”, attraverso il “dolore”, e necessita di un clima di “silenzio”. Come ci ricorda fratel Arturo, «il silenzio è la sola atmosfera in cui possiamo ascoltare la voce dello Spirito, per poterla accogliere». Per diventare, così, collaboratori di Gesù e realizzare il suo progetto per l’uomo, non lassù nel cielo, ma quaggiù sulla terra.
Destinatari
Credenti e non credenti.
Persone che vivono o hanno vissuto una fase dolorosa nella propria vita. Quanti si occupano del percorso esistenziale umano: guide spirituali, psicologi, filosofi.
Autori
Arturo Paoli, nato nel 1912 a Lucca, laureato in lettere, nel 1940 è ordinato sacerdote e dal 1949 al 1954 è stato vice-assistente nazionale dell’Azione Cattolica. Entrato poi nei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, ha trascorso molta parte della sua vita in America Latina impegnato a favore dei poveri. Per la sua difesa delle vittime del nazifascismo, nel 1999 è stato insignito del titolo di Giusti tra le nazioni dallo Stato di Israele e nel 2006 della medaglia d’oro al valor civile da Ciampi. Rientrato in Italia nel 2005, vive a Lucca sempre impegnato nell’annuncio della Parola.
Dino Biggio, sardo, nato nel 1944, ha svolto l’attività di bancario fino al suo pensionamento. Dal 2006 si dedica alla raccolta dei discorsi tenuti da Arturo Paoli, curandone la trascrizione e l’elaborazione. Per la casa editrice sarda La Collina di Serdiana ha già curato Svegliate Dio! di Arturo Paoli (2007), ed è stato coautore con lui di Dio nella trasparenza dei poveri (2011)
Arturo Paoli, Lucca, 1912.
I suoi libri e la sua opera a fianco degli ultimi del sud del mondo ne fanno una delle figure (anche se critica) della Chiesa più amate degli ultimi decenni.
Da sempre si batte con coerenza per un cristianesimo più autentico e vicino al vero messaggio di Gesù.
Abbiamo costruito e seguiamo un cristianesimo individualista. Tante persone, per fortuna, ora sempre in meno, sono ossessionate dal pensiero di salvarsi l’anima, mentre si continuano ad esportare guerre, a rapinare i beni delle nazioni povere. (…) In questo modo si è spento il messaggio reale di Cristo che è quello di trasformare in modo concreto la realtà attraverso progetti politici guidati dal vero bene.
La Fraternità di Spello è una delle comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo che nella Chiesa sono chiamati a vivere la spiritualità di Charles de Foucauld. Le meditazioni proposte nel libro offrono spunti di riflessione per nutrire il cammino di ogni persona credente, non necessariamente cristiana. Charles de Foucauld fu profondamente colpito dal comportamento di Gesù nel momento della Passione, dal suo abbandono fiducioso nelle mani del Padre. Dove l'abbandono non è un atteggiamento passivo ma un compiere la volontà del Padre: riconoscersi fratelli, combattere ogni forma di esclusione e di ingiustizia, confortare le persone sole... Dall'esempio di Gesù, venuto per "amorizzare" il mondo, traiamo nuova linfa vitale per vivere nel nostro tempo, per affrontare le sfide del presente (immigrazione, povertà...) e le difficoltà quotidiane, vivendo l'abbandono come un lavarsi,un ritrovarsi leggeri, un riposare tranquilli nella tenerezza di Dio. Come afferma padre Arturo Paoli: "Non è sempre gioia, sempre felicità, ma anche nell'oscurità sentite che questo amore di Dio vi accompagna, vi dà il senso del vivere, vi fa capire che cosa dovete fare nella vostra vita".
La storia dell'uomo ritorna alla vita che comincia dalla scoperta di essere stato salvato dall'amore. Un'esperienza che ognuno di noi deve fare. Una nuova edizione completamente rivista dopo 42 anni. Riveduto e sfoltito, il libro conserva la sua validità e la sua forza di impatto con il nostro tempo. La parabola del buon Samaritano, nel dispiegarsi del racconto, offre all'autore gli spunti per spaziare sui temi che gli sono più cari: la maturità umana e cristiana, l'autonomia e la responsabilità della persona, l'integrazione tra fede e storia, la relazione creazione-uomo-donna, la sessualità, la famiglia, la politica, la Chiesa...
La Fraternità di Spello è una delle comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo che nella Chiesa sono chiamati a vivere la spiritualità di Charles de Foucauld. Ogni anno, da quando è nata la prima fraternità a Spello con Carlo Carretto, dagli inizi del mese di luglio fino a metà settembre, vi è la "grande accoglienza" con centinaia di giovani e persone che vengono accolti negli eremi attorno al monte Subasio. Le riflessioni proposte nel presente libretto, arricchite da inediti commenti a vari brani della Bibbia, sono spunti di riflessione, per "nutrire il cammino" di fede di ogni persona credente, pensante, non necessariamente cristiana.
Un uomo e una donna sono al centro di questo libro. Si potrebbe dire che si tratta di una storia comune, ma in realtà il racconto della relazione amorosa che intercorre tra i due ha qualcosa di straordinario: lui è un sacerdote, ottuagenario, esiliato in Brasile, tra i poveri, dalla Chiesa; lei una giovane donna che sembra caparbiamente impegnata nella costruzione di una comunità di pace. Tra i due scorre una fitta trama di parole, lettere, incontri che sembra trascendere il desiderio e la passione e, giorno dopo giorno, si colloca sul piano della scoperta. "Racconto questa esperienza della relazione - scrive Arturo Paoli - perché, mi pare, illumini un tema al centro della vita ecclesiale". Questo racconto/confessione non cerca lo scandalo, nemmeno quando muove da affermazioni forti come questa: "Ti desideravo e avevo paura di te". Proprio con questa esperienza della relazione, "l'impossibile è avvenuto". Una messa in gioco radicale del ruolo della donna nella Chiesa e nella ricerca della verità che avvicina l'essere umano a Dio.
Una guida alla ricerca di una spiritualità delle beatitudiniche può essere raggiunta attraverso relazioni responsabili. Il discorso della montagna rappresenta l'identità dell'uomo, in una forma insuperabile: l'essere umano è povero per sua stessa natura, e deve vivere tale condizione usando le cose senza farne idoli che lo mantengano in schiavitù; deve dirigere la sua vita all'affermazione della giustizia sulla cui base costruire una società pacifica. L'identità è una qualità da raggiungere, la si può conquistare solo attraverso un processo creativo.
Le sue intuizioni sulla leggerezza del vivere, espresse in una conferenza, il suo cammino di vita, raccontato in un lungo dialogo con Massimo Orlandi: ecco come Arturo Paoli ci invita a cogliere il frutto piu prezioso. La gioia di stare al mondo.
Nella seconda metà del Novecento, Arturo Paoli è un protagonista della vita ecclesiale italiana. Vice assistente nazionale dell’Azione cattolica, lotta per una Chiesa più autentica e spirituale. In breve, è uno degli antesignani del Vaticano II. Tra il 1960 e il 1988, divenuto sacerdote dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld e trasferitosi in America Latina, intrattiene una corrispondenza con Adele Toscano di Viareggio, sua confidente ed amica, da tempo gravemente ammalata.
Dopo i primi anni le lettere si fanno sempre più confidenziali; l’amicizia si rafforza e diventa un momento molto importante nella vita di fratel Arturo. È per questo che le lettere ne rivelano il volto più vero e consentono di cogliere le sue riflessioni religiose, i suoi giudizi sulla Chiesa e sul mondo.
Arturo Paoli nasce a Lucca il 30 novembre 1912. Entra in seminario nel 1937 e viene ordinato sacerdote nel giugno del 1940. Tra il 1943 e il 1944 partecipa alla Resistenza. Nel 1949 viene chiamato a Roma come vice assistente nazionale della Gioventù di Azione cattolica. Un mese prima dell’esplodere della «crisi Rossi», Arturo Paoli riceve l’ordine di lasciare Roma. Dopo alterne vicende matura così, alla fine del 1959, la decisione di approdare definitivamente in America Latina. Divenuto Piccolo Fratello, Arturo Paoli si impegna in prima persona a favore dei poveri e dei diseredati, sia attraverso il suo lavoro nelle diverse Fraternità sudamericane dei Piccoli Fratelli, sia con le sue numerose pubblicazioni. Nel 1987 decide di trasferirsi a Foz do Iguaçú, nel sud del Brasile, dove risiede tuttora. Il 29 novembre 1999 nell’ambasciata di Israele a Brasilia ad Arturo Paoli è stato conferito il titolo di «Giusto tra le nazioni», che il governo israeliano assegna a persone che si siano particolarmente distinte nella salvezza degli ebrei durante la Shoah. Paoli ha pubblicato una dozzina di libri tra i quali ricordiamo; Camminando s’apre cammino, Cittadella; Della mistica discorde, La Meridiana; La gioia di essere liberi, EMP; Quel che muore, quel che nasce, Sperling Paperback.