Tupac Amaru Shakur è stato un personaggio controverso e pieno di contraddizioni: rapper, attivista politico, figura di spicco del "gangsta rap", fenomeno commerciale, poeta. Ebbe amicizie discutibili e fu causa, insieme all'ex amico Notorious B.I.G., dell'inizio di una sanguinosa faida fra le coste Est e Ovest della scena rap americana. Morì tragicamente nel 1996 all'insegna di quella "Thug Life" che aveva eletto a modello di vita. Fra leggende urbane e dati biografici, questo libro è il racconto della parabola umana, artistica e sociale che ha reso Tupac una della figure più importanti e amate della cultura nera.
In coppia con Dio è una vivace riflessione sul rapporto di coppia e sulle dinamiche dell'amore alla luce della Parola del Signore. Paolo Curtaz affronta tutte le sfere della vita a due: affettive, erotiche e spirituali. Temi importanti come l'intimità, la convivenza, il divorzio, la fecondazione assistita, la maternità e la paternità vengono raccontati con grande sensibilità e un pizzico di humor, con un linguaggio semplice e diretto che invita alla riflessione. Nella Prefazione alla nuova edizione, Curtaz fa il punto sui cambiamenti avvenuti negli ultimi dieci anni nella famiglia, nella Chiesa e nella società e sul ruolo odierno della vita di coppia, e invita a ripartire dalla Scrittura, inesauribile miniera di riflessione sul tema dell'Amore.
Che cos'il cosiddetto terrorismo internazionale (Al-Qaida, ISIS, Jabhat al-Nusra, Boko Haram, al-Shabaab, etc.)? Ma, soprattutto, chi ne trae beneficio? Sono queste le domande fondamentali a cui il libro di Paolo Sensini, dopo aver vagliato un'imponente mole di materiali e documenti originali, risponde per la prima volta in maniera esaustiva e completa. E lo fa mettendo finalmente in luce la totalità degli aspetti che riguardano i mandanti, i registi, gli attori e le pratiche di quella che definisce come strategia del caos. In questo scenario anche l'Islam e le sue centrali ideologiche, su cui si sono versati fiumi di parole senza mai toccare il cuore del problema, assumono un significato e dei contorni molto più chiari e definiti. Ne emerge così un quadro sconvolgente, ma allo stesso tempo necessario, per capire e orientarsi nel mare tempestoso in cui ci troviamo a vivere.
Il volume cerca di rispondere ai problemi dello studio universitario in chiave tematica e metodologica. Dalla storia della lingua alla storia della critica, dalla filologia al modo di intendere correnti e movimenti, giù giù sino alle forme della poesia e della narrativa: sono innanzi tutto messe in fila le principali questioni connesse alla modernità letteraria, al suo faticoso imporsi nel dominio italiano, nonché al suo problematico trascolorare in presenza di un'invadente postmodernità ovvero di un più discreto postmodernismo. Inoltre, pur non avendo l'ardire un po' vacuo di proclamarsi "dalla parte dello studente", questo libro cerca di non discostarsi troppo dalle esigenze, dalla sensibilità, dalle reali consapevolezze di chi oggi nell'università effettualmente studia. Cerca di essere un po' meno lontano, in altri termini, dalle competenze del suo destinatario: dalle abilità che caratterizzano un giovane appena uscito dalla scuola secondaria, con le quali è auspicabile che un'università coerentemente di massa cominci a far davvero i conti.
È illustrata in questo libro l'articolazione complessiva dei testi scritti prodotti nell'Italia medievale, in funzione dei diversi ambiti regionali, istituzionali e sociali presso i quali furono composti e tramandati. Attraverso le modalità di produzione e tradizione delle fonti vengono ripercorse fasi decisive della storia civile e culturale d'Italia, quali l'egemonia culturale delle élites ecclesiastiche e monastiche sino a tutto il secolo XI, la riorganizzazione politica innescata dal XII secolo, la dicotomia fra il Regno di Sicilia e le esperienze politiche del Nord e del Centro, la preminenza culturale della città, l'affermazione del centralismo romano nell'evoluzione della società ecclesiastica, le nuove attitudini culturali di nobili e mercanti nel tardo medioevo. È dunque al tempo stesso un libro di storia e uno strumento di lavoro, destinato agli studenti universitari e ai cultori di storia del medioevo italiano: e in modo particolare a quanti si occupano di luoghi e spazi determinati (città, castelli, territori) e a quanti sono interessati alla ricognizione e alla gestione di quel fondamentale patrimonio culturale che è rappresentato dalla documentazione d'archivio.
Due sono i momenti che hanno cambiato la vita di Renato Salvatori. Il 2000, quando è stato scelto per "La prova del cuoco" ed è diventato il Renatone nazionale. Da allora non c'è stagione che non si apra con lui e i suoi famosi "puccini". E prima ancora, quando il suocero Bruno ha proposto di acquistare uno stabilimento balneare sui lido di Maccarese, trascinando l'intera famiglia tra i tavoli e i fornelli. È qui che Renatone ha scoperto il suo talento per la cucina - lui che prima era meccanico! - e in pochi anni il chioschetto sul mare è diventato uno dei ristoranti più rinomati del litorale romano, frequentato da vip e intenditori. In questo libro, per la prima volta, raccoglie e spiega le ricette che hanno decretato il suo successo: dai primi di carne e pesce alle zuppe saporite, dagli sfizi originali all'arte dei crudi, dalla tradizione romana ai dolci della moglie Tiziana, tutti i piatti hanno pochissimi ingredienti (rigorosamente di qualità!) e una preparazione facile che si può ripetere a casa. Perché il vero gusto non ha bisogno di artifici. La filosofia della semplicità, che Renatone racconta sempre in tv, è la stessa che anima il suo locale Puntarossa e lo rende "un posto del cuore e dell'allegria in riva al mare", come lo definisce Antonella Clerici nella Prefazione. Un luogo che scoprirete in questo libro, grazie anche alle fotografie di Paolo Taggi, e che imparerete ad amare. Prefazione di Antonella Clerici.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la 287ª.
"Questo libro nasce da una scritta vista su un muro di Roma: 'Spegnete Facebook e baciatevi'. Fantastica sintesi di un pensiero non conformista, un'idea appesa come una cornice in mezzo al fumo degli scappamenti, una finestra abusiva, una sfida all'arrancare quotidiano di milioni di formiche, tra casa e ufficio, tra palestra e centri commerciali, obbligate a connettersi e a essere connesse senza requie, senza pensiero, senza dubbio. Una protesta probabilmente vana, sommersa dalla forzata consapevolezza di poter comunicare solo attraverso la lettura di uno schermo o lo scorrere di parole scarne o di immagini che uno strumento tecnologico può e deve trasmettere senza soluzione di continuità." È con queste parole che Paolo Crepet introduce la sua analisi appassionata e libera da pregiudizi della condizione dell'individuo e dei rapporti interpersonali nel mondo digitale e interconnesso in cui oggi tutti viviamo, ma dal quale le giovani generazioni sembrano letteralmente rapite. Ma come sarà, da adulto, un bambino che ha comunicato sempre e soltanto attraverso un device? Che ne sarà della sua abilità nell'utilizzare e sviluppare il proprio apparato sensoriale? Quali cambiamenti interverranno nel suo modo di vivere i sentimenti e le relazioni sociali? Rispondendo a questi interrogativi, Crepet evita i toni apocalittici e la fin troppo facile demonizzazione del lato oscuro presente in ogni forma di progresso.