Contemplando la "morte del Giusto" narrata negli apocrifi, si può comprendere cosa voglia dire "ben morire" e cosa s'intenda per "dignità nel morire". La morte di San Giuseppe è maestra del prendersi cura degli agonizzanti e dei morenti, e della vita che volge al termine. L'autore suggerisce una riconsiderazione della figura del santo nella vita della Chiesa, partendo dalla genesi della pia devozione al "Patrono della Buona Morte" fino ad arrivare agli ultimi approfondimenti bioetici e pastorali sul fine vita.
27 ottobre 1986. Papa Wojtyla convoca ad Assisi le religioni del mondo per un'inedita "Giornata mondiale di preghiera per la pace". Lo "Spirito di Assisi" è ancora vivo nei cuori di moltitudini di uomini perché sono stati i 30 anni trascorsi fin qui a mostrare quanto potente e lungimirante fu l'ispirazione che animò quella e le successive "Giornate" (1993, 2002, 2011, 2016): la pace è un dono di Dio, non è "religione" quella che fa guerra in Suo nome.
Le vicende delle spoglie mortali del Martire Vittorino, così preziose per la religiosità locale, hanno attraversato i secoli e si sono incrociate variamente con la storia non facile della città dell'Aquila.
La pubblicazione degli Atti del Convegno organizzato dal Rotary e tenutosi a L’Aquila in occasione della Perdonanza 2008, avviene dopo due date incise ormai per sempre nella storia dell’Aquila: il tragico sisma del 6 aprile 2009 e il grande incontro internazionale del G8 (8-10 luglio 2009). Che c’entra tutto questo con il messaggio di s. Pietro Celestino? Il legame, invece c’è, e sembra abbastanza profondo. La tragedia del terremoto rischia di ingenerare in molti un senso di frustrazione, una spiacevole impressione che ormai la nostra amata città sia destinata ad un lungo declino. Ecco di fronte a questo rischio terribile, tornare a parlare dell’umile eremita del Morrone divenuto papa, significa riaprire le pagine di una antica storia di civiltà, di fede, di spiritualità, di affascinanti realizzazioni artistiche. Tornare a parlare di Celestino significa riprendere coscienza che la nostra storia di aquilani e di abruzzesi non si è fermata. Si, ha avuto una tragica pausa. Ma per ricominciare ora un cammino nuovo.
Contributi di: Walter Capezzali, Luigi Mezzadri, Paola Poli, Francesco Zimei
Paola Poli, archivista dell’Archivio dell’Arcidiocesi dell’Aquila, si è diplomata presso la Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica e ha conseguito il Master Post Lauream della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 2000 è direttrice dell’Archivio Arcidiocesano e, dal 2006, della presente sezione di studi, Collectanea Archivi Ecclesiae Aquilanae, confluita nella collana dell’Istituto di Scienze Religiose Fedelmente.