In un periodo come quello attuale in cui la poesia a carattere religioso è accolta con freddezza, Paolo Butti si dimostra coraggioso e originale offrendo al pubblico questo gioiello di raccolta di liriche incentrate sulla figura della Vergine Maria. Un libro controcorrente oltre che animato da una sincera ricerca religiosa.
Un testo per chi ha bisogno di tenerezza, per chi invoca misericordia e chiede tutto questo a Dio, sapendo di riceverlo in dono per le mani di Maria, madre di Gesù e madre nostra. Si intrecciano le braccia della mamma e del suo bambino; si intrecciano le braccia delle persone innamorate; si intrecciano le mani del credente davanti a Dio e davanti al suo Mistero. Si intrecciano anche le pagine di questo libro, quando si sfogliano con l'umile pretesa di penetrare qualcosa del grande mistero della tenerezza e della misericordia, per esprimerlo con semplici parole e con immagini piene di luce.
Il volume presenta le apparizioni di Maria, regina degli angeli custodi, alla veggente Paola Albertini di Pederobba.
Un ottimo libro di meditazione sulle varie espressioni di Maria legate alle dieci feste in suo onore.
Questo libro è un tentativo di ridare parola alla cosiddetta "Madonna di Don Bosco", la famosa pala della chiesa di Valdocco, cuore della spiritualità salesiana. L'autrice coinvolge il lettore in un affascinante percorso che compone gli aspetti storico-politici, ecclesiali, artistici, il cammino stesso della spiritualità di don Bosco, le sue esperienze, le scelte, le motivazioni profonde di un quadro che è una chiave ermeneutica fondamentale dell'opera del Santo. Il testo è corredato fuori testo di immagini.
Il testo in oggetto presenta un contenuto originale: spiega i misteri del Rosario, precisamente i misteri della gioia, dal punto di vista di una donna adulta, nel ricordo delle spiegazioni che sua nonna le forniva da bambina a tale riguardo.
I misteri raccontati si fondono con la storia di Gesù e offrono alla nonna occasione per svelare alla nipotina la sua vita, ricca di esperienze umanamente difficili e impegnative, sostenute dalla fede e aperte al “mistero” dell’Assoluto. Si delinea da sé un profilo di donna forte, quello della nonna, che con “piglio autorevole” compie inconsapevolmente una “iniziazione” della nipote non solo al Mistero per eccellenza che è l’Incarnazione, e a ciò che da esso deriva, ma anche ai misteri della vita. In tal modo la Buona Novella, insieme ai racconti delle fiabe e del quotidiano familiare, si affaccia alla “mente bambina” della protagonista, divenendone parte costitutiva. Il libro è pervaso dal sentimento della gioia (quello proprio dei misteri gaudiosi, appunto), cui la protagonista, ieri bambina e oggi donna, si abbandona. Ogni meditazione è chiusa da una breve preghiera per le mamme, anche adottive o affidatarie.
Gesù aveva proprio voglia di diventare uomo come tutti, nascendo come ogni uomo nasce. Necessitava di un grembo di donna dove il seme dello Spirito potesse germinare. Aveva voglia di essere portato a spasso dal grembo della sua mamma, prima culla naturale per ogni essere umano. Voleva sentir battere il cuore
di colei che lo custodiva con amore e abituarsi a quel battito che nessun bimbo dimentica più nella vita. Aveva voglia di sentire il respiro, il soffio di colei che aveva risposto di sì a un altro Soffio
L’AUTRICE
Enza Paola Cela è psicologa e psicoterapeuta e lavora nella ASL della sua città, Foggia. Madre di tre figli, è autrice di studi scientifici pubblicati su riviste italiane e straniere, riguardanti i temi della comunicazione in ambito educativo (familiare, scolastico) e clinico e il tema della pace, dal punto di vista psicologico (Psicologia e Nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, 1991). Attualmente si occupa di psicologia della nutrizione (abitudini alimentari e prevenzione dei disturbi dell’alimentazione) e dei tumori in ambito preventivo. Ha esordito in narrativa con Angeli sulla mia strada. Storie vere (Paoline, 2007), proseguendo poi con Caro Don Michele (La Meridiana, 2010).
Guida per recita del Rosario secondo gli insegnamenti dell'ultima lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae di Giovanni Paolo II.