Uno sguardo profondo e concreto per capire il significato e i fondamenti della liturgia e dei sacramenti. "Perché si deve celebrare per credere?", "Che cosa implica il fatto che la fede cristiana sia intessuta di riti?". La risposta a questi interrogativi necessita di uno sguardo insieme profondo e concreto sulla realtà della liturgia e dei sacramenti, per coglierne i fondamenti e i fondamentali. La prospettiva di questa introduzione al mondo della liturgia e dei sacramenti è quella di una teologia "mistagogica", che parte dall'esperienza concreta della celebrazione per cogliere il Mistero della fede, il Mistero di una vita portata alla sorgente.
Le meditazioni di Paolo VI per la Quaresima e la Settimana Santa. Complessivamente sono 24 testi omiletici da intendere in senso lato. Sono spunti molto ricchi per la meditazione personale o per la preparazione di omelie.
LE MEDITAZIONI DI PAOLO VI PER IL TEMPO ORDINARIO (DOMENICHE 1-17). UN RACCOLTA DIPREZIOSI TESTI DEL PONTEFICE CHE PUO`ESSERE DI GRANDE AIUTO AI SACERDOTI PER LA PRODUZIONE DELLA PROPRIA OMELIA DOMENICALE. L'attenzione privilegiata che paolo vi dava alla domenica , festa primordiale" e "fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico", lo ha portato a celebrare varie messe domenicali "per il popolo". Il curatore di questo libr o ha fatto una scelta tra i testi che sembravano piu`adatti ad interpretare l'uno o l'al tro dei temi che le varie dome"
Il tempo di Pasqua, che la Chiesa celebra come un solo giorno di festa, anzi come una grande domenica, e caratterizzato dall'Alleluia. Paolo VI in queste sue meditazioni affronta i principali temi di questo tempo liturgico.
Comune ai cristiani di tutte le chiese, il battesimo - come l'eucarestia unisce e al contempo divide la cristianità: a partire da un'articolata indagine storica, Paolo Ricca riflette sui diversi argomenti teologici legati al tema e cerca di collocarlo in un orizzonte ecumenico, indicando, inoltre, in che modo potrebbe unire tutti i credenti in Cristo.
Per tutte le cose da fare, soprattutto se sono di una certa importanza, ci si prepara. Così deve essere anche per chi proclama la parola di Dio nell'assemblea liturgica e il manuale di Iotti, sperimentato nella formazione di lettori per le parrocchie, si propone di servire allo scopo dosando aspetti teorici e pratici. Le riflessioni iniziali, di tipo spirituale-ascetico, giustificano la trattazione più direttamente tecnica e operativa della seconda parte, a tratti minuziosa: come presentarsi al leggio, come leggere, come impostare la voce, come utilizzare il microfono. Il manuale per proclamare la Parola in assemblea segue la pubblicazione dello stesso autore "Guidare un coro liturgico", documentazione di un'attività di animazione operativa nelle parrocchie.
Con la Prefazione del più importante liturgista italiano, padre RINALDO FALSINI, testimone del Concilio, il libro riporta il dibattito acceso dal motu proprio di papa Benedetto XVI sul ritorno della messa tridentina dentro i giusti binari: parlare di "ritorno alla Messa in latino" è fuorviante e ingannevole. Si tratta invece di qualcosa di più radicale: un'autentica rivoluzione al contrario nella prospettiva della Chiesa in chiave pre e anticonciliare. Il papa dice che si tratta di "due usi dell'unico rito romano" (art. 1), ma non è così perché a due messali con due teologie sottostanti diverse, inevitabilmente corrispondono due riti, due Chiese, due nozioni di liturgia, due prospettive del mondo. Qui è il cuore della questione: il concilio ha ancora posto e senso nella Chiesa di Benedetto XVI, è vincolante o è un optional? L'autore risponde in modo documentato a questi interrogativi con un testo scritto in pochissimi giorni.
Unità con Gesù vivo nel Sacramento, in un rapporto intimo, fatto di silenzio, lasciando che sia Lui a parlare: è l'adorazione eucaristica, momento privilegiato di incontro "cuore a cuore" con Dio. A volte è però difficile trovare la giusta concentrazione, i giusti pensieri, il giusto silenzio... Per questo motivo può essere utile un metodo per aiutarsi a fare spazio dentro di sé e vivere pienamente la specificità della contemplazione eucaristica, da soli o comunitariamente: attraverso preghiere, letture, salmi, pensieri e canti, uno strumento al servizio della preghiera di adorazione, semplice ed efficace, per vivere in profondità un momento fondamentale del dialogo con Dio.
Troppe persone pensano a Dio come a un cadavere, troppi cristiani si avvicinano alla fede come si entra in un cimitero, con gran rispetto e in silenzio, lo sguardo compìto e meditabondo, ma col desiderio di uscirne il più in fretta possibile… No. Gesù non è morto. È vivo. Non «rianimato», non «vivo nel nostro pensiero», no, veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Con questa consapevolezza l’autore commenta i testi dei vangeli della Risurrezione e alcune testi di apparizione del Risorto del Nuovo Testamento (Tommaso, i discepoli di Emmaus, Pietro a Tiberiade).
Don Paolo Curtaz è presbitero della Chiesa di Aosta e parroco in quattro comunità intorno al Gran Paradiso. Tiene i contatti con i suoi parrocchiani turisti attraverso la radio (“Prima di tutto”, Radioinblu) e attraverso Internet (www.tiraccontolaparola.it). Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto (2004).
Quante volte ci sarà capitato di chiederci quale significato abbiano nell'iconografia cristiana il pellicano, l'aureola di un santo quadrata piuttosto che triangolare, la pianta del salice, una mano che scende da una nuvola, la luna, il mare, un cuore... E quanti artisti, dovendo dipingere un arcangelo o un demone, avranno dovuto ricorrere a esperti di iconografia cristiana o di agiografia... Tutti coloro che praticano le arti figurative potranno ora trovare in questo libro, illustrati e corredati da opportuni testi esplicativi, tutti i segni, i simboli e le allegorie dell'arte cristiana. Un manuale che mancava, e che si dimostrerà indispensabile ai critici, agli storici dell'arte, ma anche a quel vasto pubblico che ama frequentare musei e mostre col gusto di poter capire da solo il significato di quel che è proposto alla sua ammirazione. (pp. 128)