L'attribuzione dell'"Aurora consurgens" al sommo teologo della cristianità ancora oggi è oggetto di dibattito. Ci resta in ogni caso un testo di grande potenza visionaria, un capolavoro dell'alchimia medievale e di tutti i tempi. E molto credibile l'ipotesi secondo cui ne sarebbe l'autore il Doctor Angelicus, soprattutto se si pensa al suo ultimo travagliato anno di vita. Dopo aver posto per decenni l'esperienza tangibile al centro del processo cognitivo, illuminato da Dio, - proponendo di fatto la non contraddittorietà tra scienza e fede - e dopo aver cercato con il suo pensiero dei punti di raccordo tra platonismo e aristotelismo, Tommaso ebbe un'esperienza mistica conturbante. Confessò al suo segretario, Reginaldo da Piperno, di essersi sbagliato: c'era una terza via alla conoscenza del mondo, alternativa a quelle tracciate dai grandi maestri dell'antichità. Tutto ciò che aveva scritto fino ad allora gli sembrava essere "paglia", al punto da lasciare incompiuta la scrittura della Summa theologiae. Lo stesso Reginaldo raccontò questo episodio a Bartolomeo di Capua, che lo riporta negli atti per la canonizzazione.
Su invito dell'amico Destro, prefetto del Pretorio, nel 393 Girolamo copone il De Viribus Illustribus, una raccolta di 135 vite di autori cristiani, dediti allo studio della Bibbia, dalle origini fino al 393.
Scritta a Betlemme da san Gerolamo nel 393, l'opera rappresenta il primo tentativo di una biografia letteraria degli scrittori cristiani antichi e comprende 135 brevi vite di "uomini illustri", greci e latini, che si distinsero particolarmente per i loro studi biblici e letterari. Nonostante i limiti e le disuguaglianze tra le biografie letterarie, spesso condizionate dalla forte personalità dell'autore, De viris illustribus ha avuto una straordinaria diffusione nel corso dei secoli. L'edizione critica del testo prende in esame anche nuovi codici e la tradizione indiretta.
Commento al Vangelo di Luca di uno dei piu importanti ed autorevoli teologi e filosofi del medioevo, indispensabile per religiosi e laici interessati sia all'esegesi neotestamentaria sia alla teologia medievale. Edizione bilingue latino-italiano.