No se puede dudar que la poesía de San Juan de la Cruz es una de las cumbres de la literatura española, lo cual no excluye su enorme valor doctrinal, místico. Esta poesía puede verse como comunicación de experiencias personales cuya expresión, en cualquier caso, se inserta en el quehacer artístico de un período: las pautas literarias y culturales del Renacimiento. El trabajo que Domingo Ynduráin aborda en la presente edición aspira a poner de relieve los procedimientos literarios, el sistema constructivo que hace de las Canciones y las demás composiciones obras de arte válidas para cualquier lector.
Una elegante pubblicazione che illustra la Colonna Santa in San Pietro, recentemente restaurata.
A cura di Fabio Scarsato. Illustrazioni di Luca Salvagno. Rileggere oggi il «Cantico di Frate Sole» con le tavole di due artisti e le parole di scrittori, giornalisti, teologi, bambini, filosofi, persone comuni di fede cattolica, ebrea, musulmana, buddista è espressione di fratellanza. Oggi, le parole di san Francesco dicono ancora freschezza, verità incanto davanti al creato e all'umano. Contributi di: Roberto ADINOLFI, Vittorino ANDREOLI, Giovanni BACHELET, i BAMBINI del gruppo ACR di Roncadelle (BS), Leonardo BECCHETTI, Lorenzo BIAGI, Donatella BISUTTI, Elena BOSETTI, Aldo CAZZULLO, Chiara Giovanna CREMASCHI, Erri DE LUCA, Chiara FRUGONI, Paolo MARTINELLI, Ilaria e Carlo PAGAN, Mimmo PALADINO, Imam Yahya PALLAVICINI, Carlo PETRINI, Gianfranco RAVASI, Vittorio ROBIATI BENDAUD, Francesca SCARPA, Franz Seiun ZAMPIERO.
Interesantes y profundas reflexiones, elaboradas por un gran santo, sobre el amor que Jesucristo nos manifestó en el transcurso de su Pasión.
Para el autor lo que importa por encima de todo es amar a Jesucristo, nuestro Redentor; de ahí su insistencia en la conveniencia de meditar en su pasión y muerte, que es donde, de un modo más conmovedor, Dios hecho hombre es capaz de robarnos el corazón.
Estas interesantes y profundas reflexiones, elaboradas por un gran santo, tratan principalmente "del amor que Jesucristo nos manifestó en el transcurso de su Pasión". San Alfonso parte de la Sagrada Escritura, "pues no hay cosa que más mueva al cristiano al amor divino como las mismas palabras de Dios entresacadas de los libros santos", y desde allí abre amplias perspectivas de profundidad y mejora en el seguimiento de Cristo.
È un racconto appassionato e avvincente, nel quale troviamo tutti i temi fondamentali della spiritualità cristiana: l’amore di Dio per noi, Gesù Cristo che ci rivela il Padre, nel mistero dell’incarnazione, con la presenza e il ruolo di Maria, nel mistero della croce, nel nostro inserimento in Cristo, fino alla pienezza della sua età in terra e della sua gloria in cielo. Tutto allora consiste nel cercare la Sapienza, la vera Sapienza, che è Gesù Cristo. Chi ha Lui, ha tutto. Chi non ha trovato Lui, anche se sembra essere sapiente agli occhi del mondo, ancora non possiede nulla. Per cercare e trovare la Sapienza, Gesù Cristo, bisogna conoscerla: qual è la vera personalità di Gesù Cristo? Guardiamo come è vissuto in mezzo a noi. Come si è comportato: soprattutto contempliamo la sua bellezza, la dolcezza e l’amore dimostrato fino a morire per noi. I capitoli che parlano delle sofferenze di Gesù Cristo sono i più forti. Infatti Montfort termina l’esposizione dicendo: la Sapienza è la Croce e la Croce è la Sapienza.
Alla sera della sua vita, Gesù consuma con i suoi discepoli la sua ultima cena, e intrattiene con loro un lungo dialogo. Per l'evangelista Giovanni questa cena sta al cuore del Vangelo e occupa ben 5 capitoli. Egli non narra l'istituzione dell'Eucaristia, ma nei discorsi di Gesù e nel gesto del lavare i piedi ai discepoli ne svela il significato profondo, che è la comunione di vita con lui.