Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.
Una raccolta di pensieri tratti dalle parole di Papa Francesco dedicati a questo tempo così particolare segnato dalla pandemia da coronavirus. Quindici meditazioni per guardare alla speranza che giace nascosta sotto le difficoltà di un momento così difficile per l'umanità intera.
Il IV volume di scambio dei doni, la collana ecumenica di LEV, affronta il tema del servizio e dell'amore operoso nei conforti dei bisognosi. Saranno presentati i più importanti testi di papa Francesco in cui parla dell'importanza del servizio e in cui ci invita a scoprirlo come la vera chiave in grado di trasformare il mondo.
Il tema della gioia è un riferimento centrale in tutto il magistero di Papa Francesco: Dio è gioioso, ci ricorda il Pontefice in queste sue pagine, e la Misericordia - alla quale Francesco ha dedicato il Giubileo che è l'atto fondante di tutto il suo pontificato - altro non è che la manifestazione più profonda della gioia di Dio. È racchiuso qui tutto il Cristianesimo, tutta la rivoluzione del Vangelo: non siamo nel mondo per imporre obblighi alle persone, o carichi più pesanti di quelli che già hanno, ma per condividere un orizzonte bello, nuovo e sorprendente. Per condividere, da fratelli e sorelle, una gioia. Per questo le parole del Papa sono un costante invito a cogliere la bellezza, a costruire la giustizia, ad aprirsi all'incontro, a camminare decisi e con cuore aperto, senza farsi vincere dalla tristezza. Perché in questa prospettiva anche le difficoltà e le angustie non sono che semi destinati un giorno a sbocciare. La gioia ha l'ultima parola, ci rammenta il Pontefice. E l'augurio e la condivisione del sorriso è il primo piccolo, grande passo per sperimentarla, per rinnovarsi, per rinascere.
Prepararsi al Natale è fondamentale, per non rendere questa festa ciò che non è: una giornata come tutte le altre. Si tratta di comprendere il senso profondo della nostra attesa di Dio, che è uno sguardo completamente nuovo sul mondo e su ciò che ogni giorno ci attende. Senza Gesù che nasce, noi siamo ancora nelle tenebre; con Gesù, la luce ci apre la strada in mezzo al buio che spesso ci circonda. Il Pontefice, negli anni, ha regalato una serie di riflessioni sull'Avvento e sul Natale sempre improntate alla gioia e alla speranza, di cui tutti, oggi più che mai, abbiamo bisogno. Attraverso le omelie, gli Angelus e i discorsi papa Francesco ci propone una catechesi semplice e fresca, ma profonda e profetica, sulle feste che stiamo per celebrare nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e anche con noi stessi.
Queste pagine, che raccolgono i riferimenti che papa Francesco ha fatto nel corso di questi anni di pontificato al cuore come ambito privilegiato delle intenzioni e degli affetti dell'uomo, vanno a comporre un'antologia davvero unica nel suo genere: il cuore, tema biblico per eccellenza e sede simbolica della volontà, ne è il protagonista. Con lo stile semplice e immediato che lo caratterizza, eco della semplicità e immediatezza di quel santo di cui ha scelto il nome come Vicario di Cristo, con le sue riflessioni papa Francesco ricorda l'importanza di costruire la fede su un'umanità integrale, conscia dei propri limiti e della necessità dell'intervento di Dio. Un'umanità redenta e salvata da Cristo, ma anche un'umanità in uscita per far conoscere al mondo questa buona novella. E per comunicare questa realtà rinnovata non c'è modo migliore che far ricorso al simbolismo del cuore, che tante suggestioni evoca nella tradizione cristiana, sia occidentale che orientale, e nella devozione dei semplici. Siamo in questo modo invitati un vero e proprio percorso spirituale, personale e di Chiesa, attraverso le suggestioni che papa Francesco ha lasciato e centrato attorno al tema del cuore come centro della persona, delle relazioni, degli affetti, ma anche delle passioni e delle lotte quotidiane di sempre.
Sono famosi, sono seguiti, sono il modo con cui papa Francesco comunica ogni giorno con milioni di persone: sono i tweet. Nel tempo di Quaresima e Pasqua ne abbiamo selezionati alcuni sulla fede, il credere nel Dio di Gesù, la personale adesione a Lui. Sono strutturati per essere brevi e immediati, quasi fossero un caffè da bere al mattino per dare alla giornata una carica rinnovata.
Sono famosi, sono seguiti, sono il modo con cui papa Francesco comunica ogni giorno con milioni di persone: sono i tweet. Ne abbiamo radunati alcuni su Gesù, centro e fondamento della fede cristiana, perché possano diventare un dono da fare a cresimandi, giovani eccetera, nei percorsi di catechesi e in particolari tappe pastorali o durante momenti di evangelizzazione.
Sono famosi, sono seguiti, sono il modo con cui papa Francesco comunica ogni giorno con milioni di persone: sono i tweet. Alle soglie della Giornata per la vita ne abbiamo raccolti alcuni, radunandoli attorno al tema: vita. Sono strutturati per essere brevi e immediati, quasi fossero un caffè da bere al mattino per dare alla giornata una carica rinnovata.
La grande bellezza dell'incontro con Gesù è a disposizione di ciascuno di noi: in ogni messa, nell'Eucaristia e nella liturgia della Parola. In questo libro, papa Francesco ci aiuta a comprendere e dunque vivere il Vangelo di ogni domenica e di ogni festa, seguendo settimana dopo settimana il ciclo domenicale e festivo dell'anno A. L'appuntamento settimanale assume una nuova dimensione grazie alle parole di uno straordinario pastore di anime, che con emozione e umiltà si accosta al Vangelo per trarne ispirazione e conforto, per spronarci e per trovare una via di discernimento che ci aiuti anche nei momenti di maggiore confusione. Per meglio illuminare l'inesauribile ricchezza del Vangelo della domenica, Papa Francesco accosta alle sue meditazioni quelle dei Padri latini e greci della Chiesa, da Agostino ad Ambrogio, da Origene a Tertulliano: la loro sapienza antica offre risposte sempre nuove alle domande del nostro tempo. Pagina dopo pagina, a partire dalla prima domenica di Avvento, riscopriremo "il dono e la bellezza di essere un popolo di battezzati, cioè di peccatori - tutti lo siamo - di peccatori salvati dalla grazia di Cristo, inseriti realmente, per opera dello Spirito Santo, nella relazione filiale di Gesù con il Padre, accolti nel seno della madre Chiesa, resi capaci di una fraternità che non conosce confini e barriere".
«Abbiate coraggio!», dice il papa argentino. È uno stimolo che non manca mai nelle omelie e nei discorsi di papa Francesco. In questa chiave si può sintetizzare una parte della predicazione del Santo Padre, come un incoraggiamento continuo ad affrontare la vita a testa alta e con il sorriso. Ma dove trovare la fonte di questo coraggio? Francesco ha dato in questi anni precise indicazioni e stimoli per riscoprire la forza di vivere pienamente in tempi difficili. Incarna il suo ruolo di guida spirituale, di maestro dei percorsi delle anime, e sprona ciascuno a costruire il proprio destino, in un impegno fecondo per sé e per gli altri. Libera gli slanci ideali, arriva a proporre di «sognare sfacciatamente, senza vergogna», di buttarsi a capofitto al di là di ogni ostacolo, perché «la rassegnazione non è una virtù cristiana. Come non è da cristiani alzare le spalle o piegare la testa davanti a un destino che ci sembra ineluttabile».