Con la gioia dello spirito raccoglie gli interventi pronunciati da Papa Francesco nel corso della sua visita pastorale a Milano lo scorso 25 marzo: il saluto ai residenti del Quartiere Forlanini; le sue parole in occasione dell'incontro con i sacerdoti e i consacrati; l'Angelus in Duomo; l'Omelia della Messa officiata nel Parco di Monza; le conversazioni con i ragazzi cresimati durante la manifestazione-incontro svolta allo Stadio Meazza. Contiene inoltre le sue parole di ringraziamento, pronunciate dopo l'Angelus di piazza San Pietro giorno 26, rivolte al Cardinale Arcivescovo di Milano e a tutto il popolo milanese. Il volume è arricchito dalle foto della visita del Santo Padre.
Le parole che papa Francesco ha rivolto a ragazzi e adulti sul sacramento della Confermazione e sui sette doni dello Spirito Santo, accompagnate e commentate da coloratissime immagini. Edizione cartonata.
In occasione degli 80 anni di Papa Francesco il Gruppo Editoriale San Paolo ha messo a disposizione le riviste e i suoi punti vendita per la raccolta di auguri al Santo Padre. La risposta dei bambini è stata meravigliosamente sorprendente e raccogliamo in questo libro l'eredità limpida e colorata dei piccoli come occasione per un percorso di riflessione sui grandi temi della vita: amore, verità, speranza, felicità in Cristo. Questo è un viaggio tra i messaggi scritti e disegnati dei bambini accompagnati dalle parole di Papa Francesco. I disegni e gli auguri dei bambini di tutta Italia hanno scaldato in cuore di Francesco. Una selezione dei più significativi e originali coglie la freschezza del messaggio di Cristo, la gioia, la speranza e la voglia di farsi piccoli per comprendere la Parola. Età di lettura: da 6 anni.
"La positività è contagiosa. Buon Dio, aiutaci a irradiare intorno a noi luce e speranza". Un'esortazione appassionata a praticare e frequentare la gioia. Per trovare ispirazione e il giusto passo nel quotidiano.
Il volume contiene i discorsi pronunciati dal Santo Padre nel corso delle Udienze generali e degli Angelus dal 27 novembre 2016 al 26 febbraio 2017. Ad aprire la raccolta è l'Angelus del Santo Padre pensato in occasione della prima domenica di Avvento ed incentrato sulla visita del Signore all'umanità. Vere e proprie catechesi che gravitano attorno ai temi più cari al Santo Padre - come la misericordia, la preghiera, la conversione, la speranza, la figura della Beata Vergine Maria, il tema della Salvezza, la vicinanza di Dio all'umanità, la nascita di Gesù - dei quali lui stesso, attraverso i suoi interventi, ci offre profonde riflessioni.
La speranza cristiana, come anticipa già lo stesso titolo, offre una nuova serie di catechesi sul tema della speranza. Un argomento molto caro al Pontefice e che egli stesso considera fondamentale «in questi tempi che appaiono oscuri, in cui a volte ci sentiamo smarriti davanti al male e alla violenza che ci circondano, davanti al dolore di tanti nostri fratelli» (pag. 5). Il volume è aperto dalle riflessioni del 7 dicembre 2016 ispirate dal profeta Isaia, profeta dell'Avvento, messaggero della speranza e prosegue affrontando la speranza generata dall'incarnazione del Figlio di Dio. E ancora le osservazioni nate grazie alle suggestioni della Lettera ai Romani in cui la figura di Abramo indica la via della fede e della speranza. Sperare è un bisogno primario dell'uomo e il Pontefice lo ricorda, nelle sue riflessioni, attraverso la figura del profeta Giona e dell'eroina Giuditta. Le catechesi raccolte all'interno del volume coprono un arco temporale che va dal 7 dicembre 2016 al 22 febbraio 2017.
L'VIII Volume delle Omelie del Mattino di Papa Francesco raccoglie omelie tenute nella Cappella della Domus Sanctae Marthae dal 6 gennaio fino al 6 dicembre 2016. L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.
Meditazione nell'incontro con i parroci della Diocesi di Roma, 2 marzo 2017.
Nella predicazione del Papa, la meditazione delle pagine evangeliche costituisce uno dei momenti centrali, perché tutto nasce dal Vangelo e al suo messaggio tutto si riconduce, nella dimensione intima della fede e nella testimonianza della vita. A cominciare dal commento quotidiano delle letture della messa celebrata nella cappella della residenza di Santa Marta e, via via, nelle omelie, nei discorsi, nelle udienze, ben si vede come per il Papa sia un bisogno e un dovere prioritario mettersi personalmente a far assaporare la Parola di Dio, perché essa incontri e dimori nel cuore dei credenti. Nelle sue parole ritroviamo non solo l'originalità, la saporosità e la colloquialità del linguaggio che gli è familiare (le immagini, le metafore, le sottolineature), ma anche la congiunzione di una creatività meditativa che, attraverso un sobrio quanto intenso commento, sa esprimere l'essenziale da cogliere come esortazione spirituale, ammonimento morale, passione di ricerca. Concentrato sull'attualizzazione e la personalizzazione del Vangelo che deve vivere nell'oggi dell'uomo e penetrare ogni momento della sua esistenza, Francesco punta a far sì che il messaggio da cogliere non venga recepito come una bella «lezione» da ascoltare, ma arrivi a scuotere profondamente le coscienze e a portare ogni volta degli orientamenti concreti per la vita. Nel commento di Francesco ai brani evangelici si avverte la fede umile di chi vive dentro di sé quello che annuncia, e l'afflato del pastore che si pone in dialogo con chi lo ascolta, nella comune ricerca della verità e del bene, attinta alla luce e alla speranza del Vangelo. E in questo si avverte la tenerezza paterna del Papa; la premura materna della Chiesa che si riflette nelle sue parole; la forza dello Spirito - così spesso invocato - che lo illumina e lo guida. C'è in sostanza tutta la dimensione spirituale, ecclesiale e umana della predicazione come discernimento, messaggio e incontro, che si nutre anche della semplicità sapiente di Francesco nell'annunciare e testimoniare il Vangelo come Parola che vive. Nei testi qui raccolti appare nitidamente questa dimensione, nella quale si può leggere lo stesso tratto distintivo del suo pontificato, ovvero gli orizzonti ecclesiali e pastorali verso i quali desidera che la Chiesa cammini per essere autenticamente se stessa. Che siano alcuni momenti della storia di Gesù evidenziati nella prima parte di questa silloge oppure, nella seconda, alcuni aspetti fondamentali del messaggio evangelico, emerge sempre chiaramente ciò che per Francesco conta di più nell'incontrare Cristo e nel rimanere nel suo amore.
La figura della Madre di Dio nelle parole di papa Francesco. All'interno dei Vangeli, rifulge la presenza discreta e silenziosa di Maria di Nazaret, che accoglie e accompagna la vita del Figlio con la forza della sua tenerezza e la profondità della sua fede. Il Pontefice, commentando i pochi passi biblici a lei dedicati, presenta il delicato ritratto di una madre capace di parlare al cuore degli uomini e delle donne di oggi. Madre del silenzio, che custodisce il mistero di Dio e ci libera dall'idolatria del presente; Madre della bellezza, che ci permette di tornare alla freschezza delle origini; Madre della tenerezza, avvolta di amore e pazienza, che ci fa riscoprire la gioia di una Chiesa umile e fraterna.
Il primo pontefice sudamericano della storia ha mostrato di avere molto a cuore i destini dell'Europa e ben chiari i suoi compiti. Il volume propone tre testi di papa Francesco: i discorsi al Consiglio d'Europa e al Parlamento europeo (25 novembre 2014) e quello pronunciato in occasione del Premio internazionale Carlo Magno, conferitogli il 6 maggio 2016. A 60 anni dalla firma del Trattato di Roma (25 marzo 1957), Lucio Caracciolo e Andrea Riccardi accompagnano questi interventi con un proprio contributo di taglio geopolitico ed ecclesiale.
"Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione. il cristiano è chiamato a tornare a Dio 'con tutto il cuore' (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell'amicizia con il Signore. Gesù è l'amico fedele che non ci abbandona mai, perché, anche quando pecchiamo, attende con pazienza il nostro ritorno a Lui e, con questa attesa, manifesta la sua volontà di perdono."
Papa Francesco