La teologia fondamentale osserva la realtà di Dio che si rivela all'uomo e la meraviglia che l'uomo gli risponda con fede. È, dunque, una disciplina aperta, dialogica, scientifica (Dei Verbum 5). Il volume dimostra il fatto che Dio è oltre l'essere, come la luce (Gv 1,9; DV 4), e che Gesù Cristo ha iniziato a rivelarlo in un linguaggio umano che oggi si ascolta nel respiro della Chiesa, per l'opera dello Spirito Santo nei credenti. Alla teologia fondamentale del XXI secolo vengono assegnati pertanto due compiti: custodire il fondamento (Dio c'è) e renderlo comunicabile e comprensibile agli uomini e alle donne di oggi (Dio c'è se lo si testimonia). Infine, il libro propone una teologia fondamentale «sotto la Croce», quella che nasce dal centurione pagano: il primo a confessare la divinità del Crocifisso osservandone il morire (Mc 15,39), preludio alla sua risurrezione. Prefazione di ?eljko Tanji?.
Umberto Galimberti non è soltanto un filosofo. Bensì è anche e soprattutto un pensatore. E di razza. Questo è il motivo per cui egli è assai conosciuto in Italia e all'estero. In Italia, anzi, è attualmente il filosofo. Ciò che dice, scrive e insegna, gode, infatti, di una duplice peculiarità: aver intercettato il cambiamento epocale in atto nel mondo attuale e, quindi, averlo saputo facilmente decodificare per comunicarlo all'uomo e alla donna che lo abitano con un linguaggio comprensibile. Questo volume esce in occasione del suo 70° compleanno e raccoglie parecchi saggi scritti in suo onore. Tra gli autori vi sono filosofi, medici, psicologi, psichiatri, giornalisti e, perfino, teologi. Vi è il contributo, anche, di alcuni accademici non italiani. Questo variegato e ricco spettro di interessi sintetizza al meglio l'itinerario biografico di Umberto Galimberti, ma pure la pertinenza con la quale egli è riuscito a far interagire tra loro filosofia, fenomenologia e psicologia, intessendo, per questo, un'autentica rete scientifica internazionale che conferisce al presente volume un enorme pregio e spessore accademico in quanto eccellente sintesi della filosofia italiana dell'ultimo quarantennio. "Ritorno ad Atene" è la sintesi che meglio esprime ciò che molti hanno imparato dal professore, diventato, adesso, nostro testimone: ad Atene, infatti, si ritorna nello spazio "dove l'uomo abita nelle vicinanze di Dio", nel "metaxy" dove errano i mortali: "per sempre".