La filosofia «serve» a qualcosa? Quali esperienze umane propiziano l'atteggiamento filosofico di fronte alla realtà? Che differenza c'è tra la filosofia e le scienze particolari? Filosofia e poesia hanno qualcosa in comune? È possibile una filosofia cristiana? Sono alcuni degli interrogativi più caldi ai quali Josef Pieper risponde dialogando socraticamente con il lettore, indovinando tutte le sue possibili obiezioni, rispondendo a tutte le domande e suscitandone delle nuove, fino a guidarlo alla comprensione più intima di ciò che è la filosofia e facendogli trovare da solo le risposte più soddisfacenti.
La degenerazione del dominio politico è correlata all'abuso sofistico della parola. Nelle parole la realtà diventa chiara. Si parla al fine di rendere riconoscibile qualcosa di reale nella comunicazione. Ma questa natura comunicativa della lingua è sempre più corrotta. Il fenomeno oggi delle fake-news è solo la punta dell'iceberg della divaricazione tra apparenza e verità, a tal punto che non importa più se un discorso è vero o meno. Quello che importa è che emozioni. In questo senso l'abuso della parola è il mezzo privilegiato dell'abuso del potere. Lo avevano teorizzato fin dall'antica Grecia i sofisti, filosofi che utilizzavano la retorica per ottenere il consenso politico persuadendo, anche al prezzo della verità. Tirannia, propaganda, mass media hanno come obbiettivo privilegiato la corruzione della parola e la sua degenerazione. Ci offrono realtà il cui carattere fittizio minaccia di diventare impenetrabile. E così pure, nel privato, l'abuso di potere sulle persone si esercita anzitutto tramite la corruzione della parola, che diventa arma subdola e insidiosa di dominio. In questo breve saggio il filosofo Josef Pieper mostra con determinazione e passione, e insieme con rigore intellettuale, la via d'uscita da questa situazione opprimente. Ci viene chiesto di vedere di nuovo le cose per come esse sono, di vivere e operare in forza della verità riscattata. Prefazione di Roberto Mancini.
Este libro recoge en un solo volumen monografías sobre cada una de las virtudes teologales y morales. Desde su publicación se ha convertido en un clásico, y su sólido estudio sobre los fundamentos de la Antropología y de la Ética ha suscitado el interés de numerosos lectores en todo el mundo. Su valor se extiende también al ámbito de la Teología moral, la Pedagogía, la Psicología, la Filosofía social y muchas otras ciencias humanas. Como dice su autor, la Ética es algo más que una doctrina sobre la acción del hombre, sobre lo permitido y lo prohibido; el punto de arranque es el ser del hombre, y así la Ética o Moral presenta un despliegue de las posibilidades humanas, una doctrina sobre las virtudes, sobre la perfección o plenitud a la que puede y debe llegar el hombre.
Josef Pieper (1904-1997) es uno de los filósofos más importantes del siglo XX, y uno de los más leídos. Catedrático de Antropología Filosófica en la Universidad de Münster, doctor honoris causa y miembro de numerosas Academias y sociedades científicas, sus obras han sido traducidas a muchas lenguas. Entre sus obras, cabe mencionar El ocio y la vida intelectual, y La fe ante el reto de la cultura contemporánea, ambas publicadas en Rialp.
A cura di Giovanni Santambrogio
Nuova edizione ampliata
DESCRIZIONE: Questo breve trattato sull’amore – in tutte le sue accezioni, da quella sensibile alle vette dell’estasi mistica – si colloca nell’ampia analisi compiuta da Josef Pieper sulle virtù, cardinali e teologali. Il testo, che si rifà tanto ai classici della filosofia e della teologia – Platone, Agostino, Tommaso d’Aquino, Francesco di Sales, Barth, Nygren – quanto alla psicanalisi del Novecento, da Freud ai suoi contemporanei americani, fornisce l’impianto architettonico della virtù e, al contempo, della persona umana. È un dialogo con il lettore stesso, che vedrà in queste pagine declinate le varie sfumature dell’amare – carnale, psicologica, spirituale – e insieme un ritratto del suo esser uomo e creatura di Dio. Pagine più volte riprese da Benedetto XVI, come preziosa esposizione della virtù in prospettiva filosofica e cristiana
COMMENTO: La riedizione di un classico di Pieper, autore di riferimento per papa Benedetto XVI: l'amore come virtù teologale e carità cristiana.
La Biblioteca del Cincuentenario comenzó su andadura en 1998 y está publicando una selección de títulos editados por Rialp en los primeros 50 años de su existencia.
La Biblioteca reúne aquellos libros que a juicio de los editores son demasiado buenos para ser olvidados.
En estas Doce lecciones brilla en todo su esplendor la sabiduría del maestro que fue Pieper. Muestra el perfil de aquel Tomás de Aquino que, aparte de lo meramente histórico, importa al filósofo de hoy, y hace resaltar la fisonomía intelectual que le caracteriza como el "Doctor Universal" de la Cristiandad. Al hilo de la vida de Tomás de Aquino entramos en un escenario intelectual que está en la base de nuestra cultura.
Rialp publicó este ensayo en el volumen Filosofía Medieval y Mundo Moderno.
Josef Pieper es uno de los filósofos más importantes del siglo xx y uno de los más leídos, por su acierto en tratar temas del mayor interés con atractiva profundidad. Toda su obra se expresa en estilo diáfano con la claridad de un creyente valeroso y lleno de esperanza.
Catedrático de Antropología Filosófica en la Universidad de Münster, doctor honoris causa y miembro de numerosas academias y sociedades científicas, falleció en noviembre de 1997. Sus obras han sido traducidas a numerosas lenguas.
Josef Pieper è annoverato fra i pensatori cattolici tedeschi che nella prima metà del Novecento hanno alimentato un pensiero di ispirazione cristiana in grado di dialogare con le sfide della modernità – un’impresa culturale in cui fa la parte del “tomista”. A Tommaso D’Aquino però – evidenzia il curatore di questo volume – Pieper deve il metodo più che il contenuto, e forse la sua stessa longevità editoriale: a essere mutuato è lo sguardo filosofico che ha per oggetto la «verità delle cose», nella «spregiudicatezza di fronte alla possibilità della conoscenza della realtà, sia dal punto di vista teologico che filosofico, scientifico o puramente empirico e nella sua disponibilità al dialogo». La sua “attualità” non asseconda i tempi, ma sa dire “no” al tempo riflettendo sulle sue ragioni profonde.
Un classico è, in tal senso, il testo di Pieper del 1935, alla base degli studi successivi sulle virtù, qui per la prima volta tradotto in italiano: La realtà e il bene. Il “bene” va indagato con rigore, perché è un dovere dell’uomo esplorare la sua capacità di formulare giudizi morali oggettivi, pur senza mettere necessariamente capo a un assolutismo etico.
COMMENTO: Una introduzione, facile e precisa, ai temi della filosofia morale, da parte di uno dei maggiori teologi cattolici tedeschi del '900. È un classico per una filosofia morale di impostazione cattolica.
JOSEF PIEPER (1904-1997) è stato uno dei più importanti interpreti della filosofia classica e neo-scolastica. Per Morcelliana e in coedizione con Massimo, si ricordano i volumi sulle virtù cardinali: La prudenza (1999); La giustizia (2000); La fortezza (2001); La temperanza (2001). In corso di pubblicazione per Morcelliana la nuova edizione delle virtù teologali: Sull’amore, Sulla speranza, Sulla fede.
ANDREA AGUTI insegna Filosofia delle religioni all’Università di Urbino ed è nella redazione di «Hermeneutica». Per Morcelliana ha pubblicato: Henry Duméry. Filosofia della religione e critica del cristianesimo (2004).
Josef Pieper realizza in questo magistrale saggio un rovesciamento dell'ethos della vita moderna, scandita dai tempi, dagli stili di vita, dal consumismo del capitalismo e dalla cultura collettiva, affermando l'otium come fondamento della civilta' occidentale. La vita non e' fatta solo di produzione, consumo e frenesia, ma e' fatta anche di momenti di riposo, di contemplazione, di gioco, di gusto per la bellezza e per le cose intrinsecamente buone.
La teoria di Pieper sulla festa e' esposta nello stesso titolo del libro, Sintonia con il mondo: si puo' vivere autenticamente la festa solo sulla base del proprio consenso verso il mondo nel suo insieme. ''Consenso'' vuol dire riconoscere che il mondo, l'intera realta' ha un senso che noi condividiamo, ha una bonta' originaria di cui ci rendiamo conto.
Las Virtudes fundamentales reúne en un solo volumen monografías sobre cada una de las virtudes teologales y morales.
Se trata de un libro fundamental en un doble sentido: porque estudia los fundamentos de la Antropología y de la Ética, y porque lo hace de forma sólida. Así pues, resulta una obra básica no sólo para la Ética, sino también para la Teología moral, la Pedagogía, la Psicología, la Filosofía social y las demás ciencias humanas.
Su autor, Josef Pieper, es uno de los filósofos más importantes del siglo XX, y uno de los más leídos, por su acierto en tratar temas del mayor interés con atractiva profundidad.
Catedrático de Antropología Filosófica en la Universidad de Münster, doctor honoris causa y miembro de numerosas Academias y sociedades científicas, falleció en noviembre de 1997. Sus obras han sido traducidas a muchas lenguas. En Rialp tiene publicados también El ocio y la vida intelectual y La fe ante el reto de la cultura contemporánea