In questa autobiografia intellettuale le vicende personali e familiari di Popper si intrecciano con i tragici risvolti del XX secolo: è la storia di una delle menti più eccelse del secolo scorso ma anche, semplicemente, la storia di un uomo.
Il testo qui presentato in traduzione italiana costituisce un documento di grande valore per un'approfondita comprensione della riflessione filosofico-scientifica e politica di Popper sin dai suoi inizi negli anni Venti del secolo XX. Nelle pagine di questo volume Popper ripercorre infatti pressoché tutte le tematiche affrontate nei suoi numerosi scritti - dal falsificazionismo e dall'induttivismo alla concezione evoluzionistica della conoscenza, dallo storicismo all'antitotalitarismo alla società aperta commentando, ora in modo simpatetico ora con notevole vis polemica, i contributi critici di molti importanti pensatori, scienziati e storici della cultura sulle sue concezioni. Le repliche di Popper ai suoi critici, oltre a fornire importanti precisazioni e articolazioni delle principali tesi del filosofo austriaco, offrono altresì un fondamentale quadro storico-teorico dei più importanti dibattiti filosofici, scientifici e politici del secolo XX, ancora vivi e centrali nel nostro tempo.
«Se una teoria filosofica non fosse altro che un'assunzione isolata intorno al mondo, proposta con un "prendere o lasciare", senza alcun cenno a un suo nesso con qualsiasi altro oggetto, essa risulterebbe effettivamente al di là di ogni discussione. Ma lo stesso potrebbe dirsi anche di una teoria empirica. Se qualcuno si presentasse con le equazioni di Newton o anche con i suoi stessi ragionamenti, senza spiegare prima quali erano i problemi che la teoria intendeva risolvere, non saremmo in grado di discuterne razionalmente la verità - non più di quanto possiamo fare circa la verità di un libro dell'Apocalisse».
All’Università di Vienna Karl Popper ebbe per maestro Karl Bühler. Nel 1928 Popper si laurea con Bühler con una tesi dal titolo Sul problema del metodo nella psicologia del pensiero, qui pubblicata per la prima volta in edizione italiana. L’intento di fondo e dichiarato del lavoro di Popper è quello “di cercare di applicare alla psicologia del pensiero i risultati metodologici più importanti ottenuti da Bühler”. Una descrizione dei fatti psichici è possibile, secondo Popper, solo a patto che si tenga conto del “pluralismo degli aspetti” degli stessi fatti psichici, vale a dire dell’aspetto dell’esperienza vissuta, dell’aspetto del comportamento e dell’aspetto delle creazioni oggettive dello spirito – aspetti che corrispondono alle tre funzioni del linguaggio evidenziate da Bühler. Simile presa di posizione conduce Popper a una serrata critica del fisicalismo, ma anche del comportamentismo, nella persuasione che noi pensiamo per problemi e tentativi di soluzione di questi problemi. Questo lavoro segna, da parte di Popper, l’abbandono della psicologia del pensiero e l’approdo alla Logica della ricerca.
Il pensiero di un maestro del liberalismo. Le riflessioni dell'autore sono ordinate alfabeticamente secondo l'argomento trattato. Il volume diventa così un dizionario-manuale di idee liberali.