Il volume si propone di approfondire un aspetto specifico della biografia di Armida Barelli e del ruolo da lei ricoperto nella Chiesa cattolica e nella società italiana nella prima metà del Novecento. L’attenzione si concentra sul contributo dato, con la Gioventù femminile, alla formazione sociale e politica delle donne; contributo che non risulta affatto marginale rispetto a quello spirituale ed ecclesiale: al contrario, costituisce il suo naturale approdo, attraverso la sensibilità culturale che caratterizza l’impegno organizzativo della Barelli. Emerge così non tanto il profilo di una Barelli “politica”, quanto l’importanza dell’azione formativa integrale, tipica dell’Ac, anche per la nascita e lo sviluppo di una coscienza civile.
Il volume offre nella prima parte del testo un'ampia panoramica sull'impegno politico dei cristiani nella storia unitaria, la memoria, per poi esplicitare gli orientamenti culturali legati al Magistero che hanno caratterizzato tale impegno, le dinamiche e i riferimenti, fino all'indagine su problematiche quali la cittadinanza, l'economia, il lavoro, l'Europa ovvero i luoghi. Tutte queste riflessioni al fine di garantire una solida base a quanti sentano di impegnarsi per vivere la città nel suo duplice aspetto di "città terrena" e "città celeste".
La storia dell'Azione cattolica è una storia di laicità cristiana vissuta, di testimonianze da ascoltare, di 150 anni di protagonisti, fatti, avvenimenti che trovano un riscontro vivo e originale nelle chiese locali del nostro paese. Ed è una parte non indifferente della storia della Chiesa italiana. Ernesto Preziosi, in questa nuova edizione, ce ne svela i segreti.
Toniolo ha avuto un grande ruolo nella Chiesa e nella società del suo tempo, a cavallo tra Ottocento e Novecento; laico pienamente realizzato, marito e padre di sette figli, studioso appassionato e docente universitario, si è lasciato interpellare dai problemi del tempo, dalla vita concreta delle persone, dalle esigenze della società civile. Sua è stata l'intuizione delle Settimane sociali dei cattolici, in forza di quel pensiero sociale cristiano cui a lungo si sono poi ispirati i cattolici nel loro impegno civile e politico.
Conoscere la vita e il pensiero di Toniolo, lasciarsi sfidare dalle idee e dalle iniziative da lui messe in campo è utile stimolo ancora oggi per chi vuol concretizzare da cattolico la propria testimonianza civile nel Paese.
La preziosa biografia è arricchita da un DVD (durata 90 min) che presenta, con l'ausilio d'immagini d'epoca, la vita del beato Giuseppe Toniolo ed è completato da un filmato girato in occasione del rito della reposizione delle reliquie del beato a Pieve di Soligo (TV) il 7 ottobre 2011 con testimonianze della comunità e del suo territorio di origine.<br/
el settembre 1907 si tiene a Pistoia la prima Settimana sociale dei cattolici italiani. Da allora, con alcune interruzioni, l'iniziativa si è ripetuta fino ad oggi, rappresentando una modalità del rapporto tra Chiesa italiana e questioni sociali. Per altro verso, le Settimane hanno accompagnato il movimento cattolico e le sue multiformi organizzazioni in ambito sociale e politico. Ripercorrerne la storia ha in sé anche un elemento di attualità, chiedendo al laicato cristiano di individuarne - in un quadro mutato - percorsi e strumenti utili a tradurre nella presente stagione il messaggio sociale della Chiesa.
L'alfabeto Sociale propone un breve indice di argomenti della dottrina sociale della Chiesa, e risponde a un duplice intento: favorire e sostenere una maggiore attenzione su questo aspetto del Magistero della Chiesa, e contribuire a una nuova alfabetizzazione del laicato sui temi sociali, perché i credenti laici siano sempre più attivi nella costruzione della città degli uomini. L'invito proposto da questo prezioso volume è rivolto, infatti, in particolare al laicato cattolico, ed è quello di mettere a disposizione ciò che la fede offre per la costruzione della società, e di farlo imparando il linguaggio sociale, per essere capaci di progettare e di realizzare insieme agli uomini di buona volontà una convivenza giusta e pacifica. E offrire spunti e stimoli per una nuova stagione di conoscenza e di elaborazione sulla dottrina sociale a carattere popolare e per una nuova inedita stagione di movimento cattolico.
Mario Ferdinandi terminò la sua vicenda terrena all'età di trent'anniEgli offrì con la sua vita la testimonianza di come la formazione cristiana ricevuta nella Chiesa, nella comunità, nell'associazionismo cattolico, abbia potuto costituire un aiuto importante nella maturazione umana, oltre che cristiana. Leggendo queste pagine è possible incontrare, così, un'altra storia: quella della Chiesa e dell'AC di Todi nella prima metà del Novecento, incarnata in un giovane che ha saputo trasformare la formazione in vita vissuta.
Si è tentato di cogliere nella presente ricerca il ruolo dell'associazionismo cattolico in tema di cultura popolare. Nella parte introduttiva si propone una lettura della cultura ufficiale umbertina e giolittiana con riferimento alla situazione economico-sociale e scolastica. Un rapido sguardo della cultura popolare cattolica a partire da numerose riviste, almanacchi e varie edizioni a diffusione nazionale. Si analizza il "Bollettino della Società della Gioventù Cattolica Italiana", fonte principale di questo studio. Dalle sue pagine l'autore ricava notizie sulle università popolari, il teatro, l'animazione ricreativa, il nascente associazionismo sportivo cattolico, quali epifenomeni del costume e della mentalità popolare. Biblioteche circolanti, diffusione militante di fogli volanti e di altro materiale di propaganda, promozione di congressi e circoli, conferenze, teatri popolari, associazioni sportive e tutte le modalità di formazione popolare offrono attraverso la formazione religiosa un significativo apporto all'educazione integrale cristiana. Ma qual è il legame tra Azione Cattolica e cultura popolare? Il testo prova a rispondere, analizzando la dimensione concreta dell'uomo e della donna visti nella quotidianità e verso cui l'associazionismo diventa un aiuto rispetto alla difficoltà di coniugare attraverso una comunicazione culturale tradotta in linguaggio popolare, il difficile legame tra fede e vita. [Premio Capri-S. Michele 2003 Sezione Storia]
L'Autore, già presidente del Settore Adulti di Azione Cattolica, rivisita le motivazioni che sostengono gli adulti nell'esperienza quotidiana all'interno e all'esterno dell'Associazione, delineando le coordinate per una testimonianza cristiana che parte dal vissuto; umile ma nello stesso tempo vivace e coraggiosa. Emerge con forza la necessità di rifare il tessuto associativo per rendere significativa e stimolante la presenza laicale sul territorio. Una sfida decisiva per l'Azione Cattolica che deve rinnovare la sua proposta proprio a partire dal mondo degli adulti che sono chiamati a riflettere sul proprio impegno negli ambiti loro prossimi: la famiglia, il lavoro, lo studio, la Chiesa, la società. Sono qui raccolti alcuni brani di articoli pubblicati sulla stampa associativa e stralci di relazioni tenute in occasione di convegni ed iniziative locali.
Giovanni XXIII considerava la dottrina sociale "parte integrante della concezione cristiana della vita", ed esortava il laicato alla sua diffusione con "l'impegno per apprenderla, con lo zelo nel farla comprendere agli altri e svolgendo nella sua luce le attività a contenuto temporale" (Mater et Magistra). "Così facendo", aggiungeva Giovanni Paolo II nella Sollicitudo rei socialis, "la Chiesa adempie alla missione di evangelizzare". In questo volume della collana Argomenti, lo studio della dottrina sociale riproposto dall'Azione Cattolica agli adulti come passaggio indispensabile nella formazione personale e di gruppo, uno strumento per la lettura dei segni dei tempi e per il discernimento comunitario.