La traduzione dei Salmi di David Maria Turoldo è ormai entrata a far parte dei classici della poesia. A trent'anni dalla sua morte si è pensato di riproporre, rivisitandola, una delle opere a lui più care, completamente rinnovata nei commenti del cardinale Gianfranco Ravasi. Affidiamo ai lettori questo frutto della consonanza teologica, esegetica e poetica di Turoldo e Ravasi, un testo di straordinaria fragranza spirituale ma anche umana, religiosa ed esistenziale e, quindi, un'opera aperta a tutti, credenti e non, a «re potenti e popoli tutti e giudici d'ogni paese, a giovani con le fanciulle, ai pargoli insieme agli anziani» (Salmo 148,11-12). «Gianfranco... io scrivo soprattutto per gli amici...; per gli amici antichi, quelli della resistenza per l'"Uomo": presenze che sempre evoco nelle mie dediche, al fine di continuare appunto a "resistere"», così scriveva Turoldo nella Premessa al volume, quasi un manifesto della sua poetica. Con un saggio inedito dedicato alla poesia di Turoldo.
Questa antologia, composta da trenta delle 150 liriche del libro biblico dei Salmi, si propone di introdurre il lettore nelle prime sale di un castello complesso e pieno di canti per cogliere i colori dominanti, le voci più intense, le linee essenziali.
Per compiere questo itinerario è necessario retrocedere nel passato, in una cultura e in una lingua diversissime dalle nostre, comprendere il tenore originario e l’autentico significato di immagini, frasi e parole. Da quell’origine ebraica e lontana si deve poi ridiscendere verso il presente calando il salmo antico nella vita di oggi.
Il Salmo 51, detto Miserere dal titolo della traduzione latina, è uno dei principali componimenti del Salterio, di cui costituisce il più celebre testo penitenziale.Già presente nella grande riflessione paolina sul peccato, il Salmo entra nella tradizione patristica, diventa l'ossatura ideale delle Confessioni di Agostino, ma anche il segnale di battaglia del Savonarola e una specie di motto per i soldati di Giovanna d'Arco. Amato visceralmente da Lutero, che gli dedicherà pagine altissime e indimenticabili, il Miserere è stato il silenzioso compagno di lacrime di tanti peccatori pentiti, la segreta biografia di anime sensibili, lo specchio della coscienza vivissima e lacerata di uomini come Dostoevskij e il testo ispiratore per artisti come Rouault e compositori come Donizetti e Bach.
Sant'Ambrogio raffigurava il respiro della preghiera durante il canto dei Salmi come «il maestoso ondeggiare dei flutti dell'oceano». E un commentatore del Settecento paragonava il salterio a un arazzo carico di colori.
Testo privilegiato della liturgia cristiana, il libro dei Salmi è opera di mistica e di teologia, ma anche impresa di alto qualità poetica, costellato di simboli lampeggianti, costruiti su vigorose e complesse espressioni letterarie. Questo microcosmo simbolico, esuberante «giardino dell'immaginazione», racchiude mirabili tesori che esprimono la dimensione orante attraverso la poesia e il canto.
"Dal 1955, anno in cui G. Castellino pubblicava il suo commento ai salmi per la collana La Sacra Bibbia diretta da mons. Garofalo, in Italia non era più apparso nessun commento esegeticamente completo a questa monumentale raccolta di preghiere, Parola di Dio e parola dell'uomo. Ora con l'opera di Ravasi si potrà in modo nuovo e completo scoprire in pienezza questo libro mistico e terrestre, divino ed umano che a differenza degli altri scritti biblici abbraccia nella sua universalità la materia di tutta la teologia." (dalla Prefazione di C. M. Martini)
Testo privilegiato della preghiera messianica e liturgica del cristianesimo, la collezione dei salmi è sì opera di mistica e di teologia, ma spesso anche impresa di alta qualità poetica, costellata di simboli lampeggianti, costruiti su vigorose e complesse espressioni letterarie. Questo microcosmo simbolico racchiude mirabili tesori di preghiera che esprimono la dimensione orante attraverso la poesia e il canto. «L'opera di Ravasi si stacca dalle aride ricomposizioni solo linguistiche che dimenticano il valore poetico, vivente, umano e incarnato della preghiera salmica.» (card. Carlo Maria Martini)
L'opera. I Salmi nella Divina Commedia. Dante ha riservato una particolare attenzione ai Salmi, il “libro di preghiere” della Bibbia, tra i piú “popolari” dell’Antico Testamento, cui ha fatto molti riferimenti nella Divina Commedia. L’indagine del Cardinale Ravasi ricostruisce quei richiami come testimonianza della fede di Dante, pubblicamente dichiarata nel canto XXIV del Paradiso.
L'autore. Biblista, teologo, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nonché della Casa di Dante in Roma, appassionato lettore di Dante, è un grande esegeta della Bibbia e dei Salmi, di cui è stato raffinato editore.
Il testo e il commento ai 150 Salmi del Salterio. L'Autore, in una operazione magistrale, concentra in novanta righe il succo letterario e teologico di ogni Salmo. Si tratta del lavoro che ha portato Ravasi a commentare, negli ultimi 6 anni sulla rivista Vita Pastorale, poco alla volta i Salmi. Traduzione originale dell'autore più vicina all'originale ebraico così da permettere non solo il confronto con la versione ufficiale liturgica della Conferenza Episcopale Italiana, ma anche la scoperta del testo originario. Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e sacerdote della diocesi di Milano dal 1966, è Prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano, membro della Pontificia Commissione dei Beni culturali della Chiesa, docente di esegesi dell'Antico Testamento nella Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese. Membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, è autore di una settantina di volumi, tra i quali meritano di essere segnalati alcuni studi monumentali di grande rilievo scientifico come il commento a Giobbe (Roma 1979), il Libro dei Salmi (Bologna 1981-1984), il Qohelet (Cinisello Balsamo 1988), il Cantico dei Cantici (Bologna 1992). Presente con i suoi articoli su numerose riviste specializzate, italiane e straniere, e su quotidiani e riviste divulgative, è da molti anni collaboratore del settimanale Famiglia Cristiana.
«Dal 1955, anno in cui G. Castellino pubblicava il suo commento ai salmi per la collana La Sacra Bibbia diretta da mons. Garofalo, in Italia non era più apparso nessun commento esegeticamente completo a questa monumentale raccolta di preghiere, Parola di Dio e parola dell’uomo. Ora con l’opera di Ravasi si potrà in modo nuovo e completo scoprire in pienezza questo libro mistico e terrestre, divino ed umano che a differenza degli altri scritti biblici abbraccia nella sua universalità la materia di tutta la teologia». (dalla Prefazione di C.M. Martini)
Sommario
Prefazione (C.M. Martini). Abbreviazioni. INTRODUZIONE GENERALE. Prima tavola del dittico: il microcosmo del salterio. Seconda tavola del dittico: le famiglie dei salmi. SALMI 1-50.
Note sull'autore
GIANFRANCO RAVASI, del clero ambrosiano, biblista di fama internazionale, autore di opere scientifiche e grande divulgatore, dal 2007 è presidente del Pontificio consiglio della cultura e delle Pontificie commissioni per i beni culturali della Chiesa e di archeologia sacra. È stato creato cardinale da Benedetto XVI nel concistoro del 20.11.2010. Predicatore agli esercizi spirituali in Vaticano nel 2013. Noto esegeta, già prefetto della Biblioteca Ambrosiana, è autore tra gli altri di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, 3 voll., EDB, Bologna 1983; Il Cantico dei cantici, EDB, Bologna 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni, sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche da lui tenute al Centro culturale S. Fedele di Milano (circa 50 titoli, sull’Antico e sul Nuovo Testamento).
"Dal 1955, anno in cui G. Castellino pubblicava il suo commento ai salmi per la collana La Sacra Bibbia diretta da mons. Garofalo, in Italia non era più apparso nessun commento esegeticamente completo a questa monumentale raccolta di preghiere, Parola di Dio e parola dell'uomo. Ora con l'opera di Ravasi si potrà in modo nuovo e completo scoprire in pienezza questo libro mistico e terrestre, divino ed umano che a differenza degli altri scritti biblici abbraccia nella sua universalità la materia di tutta la teologia." (dalla Prefazione di C. M. Martini)
Per Ebrei e Cristiani, i Salmi sono rivelazione divina: essi costituiscono la preghiera più usata da tutti i credenti, dice San Tommaso, perchè il Salterio contiene in sè tutta la Scrittura". "