Esiste chissà dove e chissà quando il paese dei bugiardi, dove il pane è inchiostro, dove il verde è rosso, dove i cani miagolano e i gatti abbaiano. Figuriamoci cosa succede quando in un paese simile arriva Gelsomino, abituato a dire pane al pane e vino al vino…
Gelsomino è dotato di una voce sonora e potentissima che produce disastri ogni qualvolta apre bocca. Un giorno capita in uno strano paese, dove il sovrano Giacomone obbliga i suoi sudditi a chiamarlo “sua maestà” e a dire le bugie. Chi commette il reato di dire la verità viene punito con la prigione o rinchiuso in manicomio.
Gelsomino non riesce ad accettare una simile realtà, per cui si pone come primo obiettivo quello di far comprendere agli abitanti di quel paese il valore della sincerità. Passa poi all’azione scardinando il sistema su cui si regge il dispotico ex pirata: utilizzando la sua voce potentissima, riesce a produrre una tale onda d’urto da far crollare addirittura il manicomio rimettendo in libertà le persone oneste che vi erano rinchiuse. Infine distrugge anche il palazzo reale mettendo in fuga il dispotico e prepotente re Giacomone. Finalmente la verità ha nuovamente diritto di cittadinanza in quel paese.
Pubblicato per la prima volta nel 1959, Gelsomino riesce ad essere ancora sorprendentemente attuale.
Piccoli vagabondi rappresenta un’eccezione nella vasta produzione di Gianni Rodari: è il suo unico romanzo realistico, che descrive cioè personaggi che possono essere esistiti, vicende che potrebbero essere realmente accadute, e avvenimenti effettivamente avvenuti, come le lotte dei contadini per la terra, o l’alluvione del Polesine del 1951.
Si narra la storia di tre ragazzi che, nell’immediato dopoguerra, intraprendono un lungo viaggio alla scoperta dell’Italia dopo essere stati costretti ad abbandonare il loro povero villaggio fra le montagne. Da Roma alla costa adriatica, da Ferrara a Milano, i tre adolescenti vivono e fanno vivere ai lettori una profonda esperienza umana e sociale.
Le loro vicende si intrecciano a incontri con persone di ogni condizione e sono un’altra prova della straordinaria attenzione di Rodari ai sentimenti della gente, alle sue sofferenze, alle sue speranze. È soprattutto per questo che Piccoli vagabondi, mostrandoci l’Italia di ieri, ci aiuta a capire meglio quella di oggi.
È Gianni Rodari stesso a definire l'intento di questo libro divenuto ormai un classico: parlare dei processi della fantasia e delle regole della creazione per renderne l'uso accessibile a tutti. L'autore non consegna però un ricettario per costruire storie, ma offre materia prima, idee, occasioni, riflessioni utiIissime per superare la muraglia della routine scolastica e per riconoscere il ruolo fondamentale della creatività all'interno del processo educativo. Il favoloso Gianni conferma con semplicità, passione e profonda cultura la carica liberatoria della parola, il valore dell'immaginazione, il ruolo educativo della fantasia.
"La casa intera, dal tetto alle fondamenta, vi passa sulla testa dondolando dolcemente come un aeroplano. Il comignolo manda un fumo nerastro che si allunga come quello di una locomotiva. Sotto la casa sono appesi sacchi di carbone, bottiglie di vino, vecchie damigiane: la cantina, insomma. Il signor Venceslao, affacciato ad una finestra del primo piano, accarezza la pipa, pensieroso, e non si accorge di voi." Età di lettura: da 4 anni.
Descrizione
Grazie a Gianni Rodari la letteratura per l'infanzia è stata sottratta al limbo di una produzione minore e restituita, nella sua affascinante complessità, alla storia della letteratura e a quella della pedagogia; il percorso dello scrittore di Omegna non si configura, però, come accomodante itinerario nei luoghi letterari dell'ironia, del paradosso e ancor meno si caratterizza come sentiero tutto interno all'attivismo pedagogico italiano, ma assume via via i segni della contemporaneità, dell'inquietudine, della tensione morale, della coraggiosa protesta civile. L'umorismo dell'assurdo, il gioco della dissacrazione dei luoghi comuni, gli stravolgimenti del linguaggio altro non sono che l'invito reiterato a liberarci dagli schemi, dai pregiudizi, dal conformismo per guardare più lontano; in un momento storico in cui i punti di riferimento morali e civili sembrano smarriti i libri di Rodari ci indicano, anche al di là della felice invenzione e del piacere della lettura, le strade della tolleranza, le vie dell'amicizia sulle quali converrà incamminarci se vogliamo ancora scommettere sul futuro delle nuove generazioni. Età di lettura:da 6 anni.
Ogni tanto ci piacerebbe diventare invisibili per marinare la scuola, ascoltare quello che dicono gli altri, fare scherzi senza il timore di venire puniti. Ma se il nostro sogno diventasse realtà, potremmo incorrere nelle disavventure di Tonino, protagonista di questa simpaticissima storia, che si accorge ben presto dei problemi creati dalla sua desiderata e magica invisibilità: non poter giocare con gli amici, essere ignorato da tutti, star solo... Ancora una volta Rodari con la leggerezza del racconto ci fa riflettere su temi importanti come l'amicizia, la partecipazione, la solidarietà. Età di lettura: da 6 anni.
Un piccolo capolavoro di Gianni Rodari, illustrato in modo vivacissimo da Laura Rigo.
Il primo, rivoluzionario romanzo di Gianni Rodari
Un monello che fa piangere chi gli strappa i capelli e un principe acido, cattivo e poco furbo sono i due antagonisti di questo memorabile romanzo del 1952. La posta in gioco dello scontro fra Cipollino e Limone è nientemeno che la libertà di un popolo intero, composto di pomodori, ciliegie, fagiolini e vecchie talpe.
Incantate come una fiaba, lunghe come un romanzo, divertenti come un cartone animato, Le avventure di Cipollino sono un libro unico, nato nell’atmosfera di entusiasmo e di speranza del secondo dopoguerra. La trama è lineare: i buoni, vessati dal tiranno e oppressi da regole insensate, guidati dal giovane Cipollino riusciranno a sconfiggere i cattivi a colpi di scherzi, beffe e piani geniali, senza mai ricorrere alla violenza. Ma l’intento di Gianni Rodari, non è mettere in scena una lotta tra il male e il bene: è quello di dimostrare che una società giusta sia possibile, auspicabile e anche più divertente per tutti.
Torna, con le illustrazioni di Nicoletta Costa, uno dei primi capolavori di Rodari. La Freccia Azzurra, bellissimo trenino esposto nella vetrina della Befana, cattura lo sguardo del piccolo Francesco, che vende caramelle in un cinema e non avrà mai i soldi per comprarlo. Anche i giocattoli, però, hanno un cuore, e la notte del 6 gennaio salgono sul trenino; iniziano cosi un avventuroso viaggio per raggiungere i bambini che li desiderano davvero. Rodari parlava di temi importanti con leggerezza, e il suo fantastico treno transita sui binari della solidarietà, tocca le stazioni dell'amicizia, corre verso un sorridente futuro. Età di lettura: da 5 anni.
Una volta un ragazzo di nome Tonino andò a scuola che non sapeva la lezione ed era molto preoccupato al pensiero che il maestro lo interrogasse. "Ah, diceva tra sé, - se potessi diventare invisibile..." Età di lettura: da 7 anni.
Giacomone, un temerario pirata, conquista un paese, e si autoproclama re. Subito fa emanare una legge con cui impone ai suoi sudditi di non dire mai la verità e, anzi, di mentire sempre. Un giorno, in questo paese dove nessuna cosa è chiamata col suo nome, arriva Gelsomino, ovviamente ignora le regole locali. Non fa neanche in tempo a comprendere cosa accade intorno a lui che già rischia di finire in prigione. Ma per fortuna, Gelsomino ha un talento particolare, una voce capace di rompere le cose...
Un magnifico volume che, per la prima volta, racchiude tutti e 6 i libri di Gianni Rodari che sono stati illustrati da Bruno Munari. Un'occasione unica per conoscere approfonditamente i due creativi italiani che maggiormente hanno "pensato i bambini" durante il XX secolo. Titoli contenuti: Filastrocche in cielo e in terra Favole al telefono Il pianeta degli alberi di Natale Il libro degli errori C’era due volte il barone Lamberto Il gioco dei quattro cantoni.