Gi‡ pubblicati presso Jaca Book nel 2000 in versione saggio i testi del volume sono arricchiti da importanti materiali fotografici e descrivono la straordinaria e originale continuit‡ artistica a Roma dall'et‡ tardoantica al Trecento, quando cioË con lo spostamento a Avignone della curia pontificia il filo si interruppe.
Sono tutti saggi per cosÏ dire "trasversali": ricercano i fili conduttori, le costanti, gli assi della lunga durara e della trasformazione. I temi proposti sono solo alcuni fra i tanti possibili, ma sono naturalmente tra quelli che ci sono sembrati i pi˘ rilevanti, e che forse si riassumono attorno ad un punto essenziale, cha ha almeno due facce. La prima Ë la questione della continuit‡ e/o della frattura fra la civilt‡ pre-cristiana e quella medievale. La seconda Ë nella produzione artistica della Roma medievale, in quanto legata in modo assolutamente necessario alla presenza del papato: ed Ë quindi la questione della "lunga durata", che garantisce ai temi portanti e alle modalit‡ di base dell'espressione figurativa una persistente riconoscibilit‡, al prezzo di una incessante trasformazione e di un progressivo continuo aggiornamento.
Questo approccio unitario si sfaccetta poi, nei saggi del volume, attraverso i temi di discussione che sono stati tra i pi˘ avanzati degli ultimi decenni di studi.
Apogeo e fine del Medioevo 1288-1431 (Corpus-Atlante della pittura medievale a Roma 312-1431, vol.VI) è un volume di straordinaria novità e qualità sia scientifica che editoriale. Offre un viaggio attraverso il linguaggio pittorico di Roma lungo un secolo e mezzo: dagli anni dell’assoluto fulgore, tra fine Duecento e inizio Trecento, quando le chiese e le basiliche cittadine si ricoprirono di nuovi affreschi e di mosaici splendenti, ai decenni in cui la sede pontificia si era trasferita ad Avignone; fino al primo Quattrocento, quando, con il ritorno del papa a Roma, la città diviene ancora una volta il centro del mondo, il luogo dove accorrono gli artisti che stanno facendo nascere la civiltà del primo Rinascimento. Le opere di Pietro Cavallini, Jacopo Torriti, Filippo Rusuti, Giotto, fino a Masaccio, Masolino e Gentile da Fabriano, miracolosamente conservate o documentate, appaiono nel volume con la ricchezza di apparati che è abituale all’opera del Corpus-Atlante, di cui sono già usciti quattro precedenti volume. Nuove campagne fotografiche che fanno conoscere dipinti e mosaici come mai prima d’ora, nuovi materiali d’archivio, ricerche approfondite su documentazioni storiche, fanno di questo volume uno strumento irrinunciabile per specialisti, studenti e amatori dell’arte e della città di Roma.
Il libro si compone di un’ampia introduzione e di 137 schede disposte in ordine cronologico. Il corredo fotografico è costituito da circa 550 fotografie, tutte a colori e di grande formato.