In otto secoli di cammino, la grande letteratura italiana ha prodotto una messe infinita di opere, e tra queste un'imponente numero di capolavori. Alberto Asor Rosa tira le fila di questa avventura collettiva, curando un dizionario dei titoli più rappresentativi. Oltre 2000 schede sulle nostre opere dalle origini nel XIII secolo ai giorni nostri. Otto secoli catalogati ed integrati da notazioni critiche e storia delle edizioni di riferimento.
In otto secoli di cammino, la grande letteratura italiana ha prodotto una messe infinita di opere, e tra queste un'imponente numero di capolavori. Alberto Asor Rosa tira le fila di questa avventura collettiva, curando un dizionario dei titoli più rappresentativi. Oltre 2000 schede sulle nostre opere dalle origini nel XIII secolo ai giorni nostri. Otto secoli catalogati ed integrati da notazioni critiche e storia delle edizioni di riferimento.
Lo sviluppo dell'Urbe si snocciola davanti agli occhi del lettore in tutte le sue sfaccettature: il profilo politico, la vita religiosa della città, l'attività amministrativa nel succedersi delle varie Giunte, lo sviluppo demografico, lo sviluppo urbanistico, le attività produttive, il cambiamento del quadro sociale, la sua posizione di capitale culturale. Il volume è corredato da una cronologia e da altri apparati come tabelle sui risultati delle elezioni politiche, amministrative e circoscrizionali che consentono un'analisi dello spostamento della base elettorale, la lista delle Giunte dal dopoguerra a oggi, indici dei nomi e dei toponimi.
La Cronaca "Rerum Sicularum Historia" inizia dalla morte di Federico II e si conclude con quella di Carlo D'Angiò. Saba Malaspina, cronista e scrittore Medioevale (Secolo XIII), vissuto in Roma nella Curia Vaticana con Papa Martino IV e poi divenuto decano della chiesa di Mileto, fu testimone della ferocia dei seguaci di Carlo d'Angiò e delle stragi da loro perpetrate sui miseri abitanti siciliani. La sua Cronaca, essendo lui guelfo, è sicuramente di parte quando tratta delle vicende di Federico II, ma è obiettiva e imparziale nella descrizione dei fatti storici dell'epoca. Essa costituisce un documento insostituibile per la storia di quel tempo, particolarmente per lo spaccato che aprì le porte ai Vespri Siciliani e alla conquista degli Aragonesi della Sicilia.
Un testo di psicoanalisi. L'impostazione di ricerca di Saltzman si contraddistingue per la tenacia con cui vengono enute insieme ed articolate le due dimensioni dell'individuale e del collettivo/culturale, a cui forse troppo spesso la psicoanalisi contemporanea ha rinunciato...
Con la loro determinazione, il loro coraggio e la forza con la quale si sono opposte al classico luogo comune che dipinge le donne come «angeli del focolare», le italiane di cui parla questo libro hanno lasciato un segno indelebile nei campi della politica, della cultura, della scienza, dell'economia e dello sport. Dalla Contessa Lara, «poetessa maledetta» di inizio secolo, a Rita Levi Montalcini, scienziata geniale, da Matilde Serao, illustre letterata e pioniera del giornalismo, a Sara Simeoni, campionessa olimpionica, passando per grandi innovatrici come Maria Montessori o imprenditrici del calibro di Luisa Spagnoli, Le italiane racconta la storia e le storie di donne che, con la loro passione e il loro ingegno, hanno cambiato - in positivo - le sorti di un Paese. Un tributo a figure femminili di fondamentale importanza firmato dall'Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa che, raccogliendo un'idea di Annamaria Barbato Ricci, partecipa con questo libro alle celebrazioni per i centocinquanta anni di Unità nazionale. (Prefazione di Anna Finocchiaro)
"Gli anni tra il 1904 e il 1906 segnano la fase iniziale della decostruzione del sistema convenzionale della rappresentazione artistica sino ad allora dominante. Fu Picasso ad aprire la strada attraverso una serie di scoperte al di fuori del canone occidentale e culminate nell'opera che scandalizzò gli amici e cambiò il corso dell'arte occidentale: Les demoiselles d'Avignon. L'esplorazione di 'realtà' disparate che Picasso intraprese tra il 1904 e il 1906 segnò l'inizio di un'epoca di ambiziosa ricerca volta a reinventare il linguaggio dell'arte stessa. Quando infine, nel 1904, Picasso si stabilì a Parigi, padroneggiava già una gamma notevolmente differenziata di esperienze artistiche." (Berenice B. Rose)