Ex presidente della Consob, padre dell'Antitrust, docente alla Bocconi, avvocato stimato e consulente di tante aziende italiane, deus ex machina di alcune delle maggiori operazioni finanziarie degli ultimi vent'anni, Guido Rossi è uno dei protagonisti della politica e delle vicende del capitalismo italiano. Federico Rampini, editorialista e inviato di "Repubblica", raccoglie in questo volume ventidue interviste pubblicate sul quotidiano nel decennio che va dal 1996 al 2005 e un saggio inedito di Guido Rossi dedicato ai diversi modelli di società per azioni. Con sguardo lucido e impietoso queste pagine ripercorrono i fatti politici ed economici dell'Italia degli ultimi anni, mettendo a nudo l'intreccio tra affarismo e politica.
La preoccupazione che ha spinto Guido Rossi a scrivere questo "saggio autobiografico" è che il conflitto d'interessi latente in molte forme dello scambio economico sia già presente in alcune forme dell'istituto che regge le nostre economie e si stia propagando all'intero sistema del capitalismo, minacciando di diventarne una sorta di perversa struttura portante. Seguendo la sua analisi dei casi più recenti, quelli del fallimento Enron negli Stati Uniti, o del disastro Vivendi in Francia, sorge in effetti il dubbio che il male di cui soffrono le nostre economie possa essere mortale. Guido Rossi è considerato il "padre" delle leggi italiane antitrust e sulle scalate societarie.
Negli anni della Grande Crisi, John Maynard Keynes si spinge a imma gi nare, per il denaro e il capitalismo, un futuro molto diverso da quello che tutti prevedono. In quel futuro - che è oggi - e nel pieno di un'altra crisi, Guido Rossi dimostra che le con getture di Keynes erano meno ar dite di quanto siano sempre parse.