Semplice, diretto, scomodante: così è don Antonio quando tratteggia la "sua Chiesa", quella del Concilio, quella concreta di don Tonino Bello, quella in costante trasformazione di papa Francesco, quella disorientata dal covid, quella fatta da chi sta provando in tutti i modi a ripartire, e a farlo in modo nuovo. Partendo da alcuni appunti inediti di don Tonino Bello, trovati quasi per caso, e legandoli al magistero di papa Francesco, l'Autore mette a fuoco una delle più impellenti sfide per la Chiesa di oggi, chiamata a superare fratture, chiusure, morti, violenze fratricide. La fraternità emerge quale unica e vera chiave di volta per una evangelizzazione davvero nuova, urgente e necessaria. Una fraternità capace di raccontare e, soprattutto, far sperimentare le braccia materne e accoglienti della Chiesa e del regno di Dio.
Antonio Ruccia, conquistato dall'esempio di don Tonino Bello, vuole una Chiesa che sconfigge le sonnolenze e combatte le dis-missioni di persone e di comunità. Non si può mai dire: «La Missione è finita». Abbiamo bisogno di persone affascinate da Gesù, missionari senza confini. Abbiamo bisogno di una Chiesa «estroversa, protesa, non avviluppata dentro di sé», a cui papa Francesco ha aggiunto: «contempl-attiva, innamorata di Dio e appassionata dell'uomo», riprendendo proprio le parole di Tonino Bello. È la proposta di una nuova pastorale per tutti i cristiani, espressa con un linguaggio provocatorio, spiazzante, che costringe a riflettere e non permette alcun «non tocca a me!». Le parole di don Ruccia vanno di pari passo con quelle di don Tonino Bello, scelte dagli interventi più illuminanti, provocanti e pungenti - ma anche appassionati e gonfi di tenerezza - del vescovo salentino.
Il viaggio e l'incontro tra don Tonino Bello e papa Francesco in un immaginario incontro a venticinque anni dalla morte proposto in questo libro rivela come la svolta dell'evangelizzazione ha radici profonde nella profeticità degli scritti del vescovo pugliese che oggi sono proposti con parressia da chi è venuto dalla fine del mondo. Il testo è utile per tutti: per chi s'imbatte nella prima volta nei testi del "don", per chi lo già conosciuto, per la catechesi, per i campi-scuola di giovani, ragazzi e adulti e per tutti coloro non si sono stancati di sognare e di credere che il Vangelo è proprio una bella notizia.