Novena di Pentecoste
Via Crucis per essere testimoni coraggiosi e gioiosi del Vangelo
La figura di don Tonino Bello, verso la santità, presentata attraverso la dottrina pastorale di Papa Francesco. Il testo intende condurre i lettori alla conoscenza non solo dei testi dell'amato pastore pugliese che è riuscito a scalfire anche il cuore dei lontani, ma soprattutto a "motivare" i giovani della società dell'indifferenza e della globalizzazione a rinnovarsi partendo dagli input contenuti nell'ultima Esortazione Apostolica di papa Francesco sulla santità. Don Tonino Bello non è "passato di moda" e non è un "santino" trovabile tra le bancarelle. Lui è la faccia concreta di quelli "schiodanti" che sono i testimoni della risurrezione dei nostri giorni, e che hanno un volto giovane e inossidabile.
Il viaggio e l'incontro tra don Tonino Bello e papa Francesco in un immaginario incontro a venticinque anni dalla morte proposto in questo libro rivela come la svolta dell'evangelizzazione ha radici profonde nella profeticità degli scritti del vescovo pugliese che oggi sono proposti con parressia da chi è venuto dalla fine del mondo. Il testo è utile per tutti: per chi s'imbatte nella prima volta nei testi del "don", per chi lo già conosciuto, per la catechesi, per i campi-scuola di giovani, ragazzi e adulti e per tutti coloro non si sono stancati di sognare e di credere che il Vangelo è proprio una bella notizia.
Un percorso per le comunità che accettano la sfida lanciata da papa Francesco della nuova chiesa in uscita: passare da una Chiesa dei sacramenti a una comunità dai sacramenti. Questi tre vocaboli: integrazione, accompagnamento e discernimento costituiscono la spina dorsale su cui costruire una parrocchia/comunità da terzo millennio. Ecco un testo per quelle comunità parrocchiali che intendono camminare insieme come laici e come sacerdoti.
Una via crucis rivolta soprattutto ai giovani: ogni stazione è una riflessione sull’attualità della condizione giovanile, con le crisi, le fragilità, le speranze disilluse. D’altronde, anche Gesù di Nazaret e diversi suoi discepoli erano dei giovani in cammino che seppero attraversare la tragedia della croce per emergere risorti con lui.
La Novena dell’Immacolata va vissuta non come una prassi devozionale, ma come uno strumento che permetta a tutti, ragazzi, giovani e adulti, di essere “reiventatori” di evangelizzazione. Maria, infatti, è l’icona a cui guardare concretamente e fare riferimento. Costruita con la struttura tradizionale: canto, lettura, preghiera e invocazioni, questa Novena rammenta ai fedeli il kerygma (l’annuncio) che va portato sulla strada e non va sotterrato.
ANTONIO RUCCIA è parroco della chiesa di San Giovanni Battista, direttore della Caritas di Bari-Bitonto e docente di Teologia pastorale alla Pontificia Università Urbaniana e alla Facoltà teologica di Bari.
Il cammino quaresimale è un itinerario d'amore che conduce verso la gioia pasquale. L'esperienza della vita di Gesù è costellata da un impegno a essere parte integrante di una famiglia umana fin dall'inizio della sua incarnazione. Questa Via Crucis è stata pensata proprio in quest'ottica e nel segno della gioia e dell'accoglienza, tratto distintivo della famiglia. Le stazioni sono costruite attraverso testi dell'Antico e del Nuovo Testamento e brani tratti dall'Esortazione Apostolica Amoris laetitia di papa Francesco, seguiti da brevi meditazioni e spunti di preghiera.
In Evangelii Gaudium, papa Francesco ha posto l'attenzione in maniera forte e decisiva sul tema dell'evangelizzazione in un mondo che non solo è cambiato, ma si trova ormai a distanze siderali dalla società in cui l'annuncio cristiano aveva trovato terra feconda. La novità sociale, le prospettive globali dell'economia e un'etica divenuta fragile pongono il credente di oggi di fronte a un domanda interna ed esterna: chi sono io, come cristiano? E in quale mondo posso annunciare il vangelo? Don Antonio Ruccia prende questa domanda con tutta la serietà che a essa è dovuta, spostando l'accento dalla singolarità alla comunità: non più "chi sono io", ma "chi siamo noi, come comunità cristiana" di fronte al vangelo e di fronte al mondo postmoderno. La risposta va verso una profonda immersione nel contesto nuovo che al credente è offerto, affinché la risposta sia "incarnata" come indicato da Gesù. Catechesi, liturgia, carità devono essere il trinomio di ogni parrocchia evangelizzatrice: pensate in comune, tra clero e popolo, per l'annuncio visibile e coerente di una comunità della presenza sul territorio.
I testi evangelici della Settimana Santa riportati in questo volumetto, insieme al breve commento che li accompagna, offrono un'ulteriore possibilità di approfondire e meditare il grande mistero dell'amore del Padre che si rende visibile in Cristo Gesù. L'autore delinea i tratti di una "Chiesa della Misericordia", motivando il cammino a cui l'intera comunità ecclesiale oggi è chiamata. Per don Antonio, vivere accanto a chi è ai margini della società vuol dire salire al Calvario e rinnovarsi nella Pasqua. Si comprende così che il Cristo che si china sui piedi dei suoi "amici" non fa preferenze, ma rivela la sua attenzione verso coloro che apparentemente non avrebbero bisogno di aiuto. È Cristo di tutti, che con la sua salvezza oltrepassa i confini del cuore, come il Padre misericordioso della parola.
"È questo il tempo di bussare, di andare e di relazionarsi": la Chiesa che nasce sotto la croce, alla periferia di Gerusalemme, va alla ricerca dei cristiani perseguitati, dei malati terminali, delle donne e degli uomini da recuperare. La pia pratica della Via Crucis è occasione per accostare un tema molto caro a papa Francesco.
Uno studio e una riflessione per superare il contrasto tra parrocchia e religiosi, tra sacerdoti e religiosi, per concentrarsi sulla comunità parrocchiale proiettata nella sfera della nuova evangelizzazione.