Questo volume raccoglie due perle di spiritualità del Medioevo. Figura esemplare di monaco e teologo degli inizi dell'ordine cistercense, Guglielmo di Saint-Thierry continua a mostrare con efficacia anche al lettore contemporaneo i segreti per accedere alla contemplazione di Dio. Questo tema, centrale nella sua vita e nella sua opera, è ripreso e sviluppato anche nella Lettera d'oro indirizzata a una comunità di monaci a lui legata, sul finire del suo pellegrinaggio terreno. Un testamento spirituale in cui il grande mistico trasmette il bilancio e il lascito di uomo e consacrato.
L'interesse degli scrittori spirituali per il Cantico dei Cantici - al quale si assiste nel XII secolo - non è certamente nuovo, ma si innesta in una tradizione interpretativa che vanta una lunga esperienza, a partire da Origene, fino a Beda. Nell'ambito cistercense tali commenti ebbero un vero sviluppo tanto che questo poema biblico è stato definito "il manuale del monaco-filosofo".Guglielmo sceglie una expositio tradizionale, svolgendo la sua interpretazione nelle linee di un "dramma spirituale". L'amore si esprime per immagini, attraverso le quali si deve necessariamente passare - pur con l'intento di andare oltre - per poter accedere al "mistero" in esse racchiuso. È l'opera della maturità, quando l'esperienza maturata nel corso degli anni, anche come formatore d'anime, gli aveva permesso di scoprire ciò che ancora gli mancava per una piena comprensione del sacro colloquio dello Sposo con la sposa. E vuole guidare il lettore sui sentieri di questa stessa esperienza, perché anch'egli possa giungere a gustare la dolcezza dell'unione con lo Sposo. Non è composta da una serie di sermoni, come il Commento di Bernardo. È strutturato in due parti, precedute da una ampia introduzione, ed è incompleto (si ferma al commento di Ct 3,2-4). Il suo messaggio più originale è la mistica trinitaria, di cui ha arricchito per sempre la teologia e insieme la tradizione spirituale.
Nella sua Lettera d'oro, scritta intorno al 1144, Guglielmo di Saint-Thierry offre la sintesi del suo lungo cammino di uomo, di credente e di monaco. In maniera sintetica e pedagogica egli rivela una capacità di introspezione, una finezza di analisi interiore e una profondità teologica che ne fanno uno dei maggiori esponenti della spiritualità cristiana del medioevo. All'interno di questa opera, centrale appare l'idea che la vita cristiana è una chiamata a vivere pienamente la propria dimensione umana, è un cammino dalla dissomiglianza alla somiglianza con Dio.
È un trattato sui tre stati della vita religiosa. Parte dalla tripartizione antropologica, ripresa dalla tradizione patristica e descrive i tre tipi di uomo: animale, razionale e spirituale, come tre condizioni dell'anima, quindi in base al principio che li muove.In questi livelli il protagonista è, nel primo il corpo, che deve essere padroneggiato, nel secondo l'animus, che deve essere educato, nel terzo è Dio che prende possesso dell'interiorità del credente. La crescita spirituale si sviluppa quindi su tre binari: l'asse volitivo-affettivo, l'idea di trasformazione e il processo di unificazione. Ne deriva una quotidianità "trasfigurata" nelle relazioni, nelle responsabilità, nel cammino di avvicinamento al fine che è "il fine-pienezza" della nostra esistenza.
IL VOLUME, A CURA DI MARIO SPINELLI, E`UN COMMENTO AL CANTICO DEI CANTICI DA PARTE DI GUGLIELMO DI SAINT- THIERRY, DEL 1137.
Noi rivendichiamo per noi un’affinità profonda con te, visto che il Figlio tuo grazie allo Spirito di adozione non disdegna di assumere lo stesso nostro nome. Questo libro è testimonianza di una ricerca del volto di Dio. Raccoglie due scritti: il De Contemplando Deo, opera tra le più conosciute, meditate e amate di tutto il medioevo, e una breve Oratio, rimasta invece praticamente ignota per lunghi secoli. Autore di entrambi, quello “ spirito inquieto per amore di quiete” che fu Guglielmo di Saint-Thierry, grande figura di monaco cistercense vissuto attorno al 1100. Questa nuova edizione permette a un ampio pubblico di gustare due gioielli della letteratura mistica medievale.
Nel secolo XII la figura di Guglielmo di Saint-Thierry, amico e consigliere di Bernardo di Chiaravalle, emerge con queste opere frutto di alta esperienza spirituale. Esse nascono dalla polemica contro il razionalismo di Abelardo, ma la superano in una visione superiore e sintetica della spiritualità cristiana incarnata nell'itinerario di Dio. A corredo del volume: indice dei nomi, indice scritturistico, indice delle fonti e un ampio indice analitico.