In un "cantiere aperto" quale è quello dell'attuazione della riforma liturgica, questo libro si rivela un utile strumento non solo per liturgisti e architetti, ma per chiunque abbia a cuore lo spazio per le celebrazioni liturgiche e si confronti con le esigenze che esso pone. A partire dalle acquisizioni e dai cammini aperti dal Vaticano II, l'autore mette in dialogo chiesa, architettura e arte contemporanea per fare il punto sull'adeguamento di chiese esistenti e sulla progettazione di nuove chiese. L'analisi di casi specifici di adeguamento liturgico dell'interno di alcune chiese mostra inoltre la necessità della convergenza di competenze diverse, nonché di un coinvolgimento dell'intera assemblea.
Teologia ed architettura sono discipline diverse, che parlano lingue diverse. Per questo il dialogo tra loro, soprattutto quando si tratta della delicata questione della committenza di nuove chiese, risulta non sempre facile anche se necessario. Questo volume si sofferma su alcunio aspetti della progettazione di chiese spesso fraintesi o trascurati con lo scopo di rendere un servizio agli architetti, agli artisti e ai sacerdoti che si accingono a lavorare insieme per progettare una nuova chiesa o per rinnovarne una esistente. In questo senso anche la teologia può dare un valido aiuto all'architettura e all'architetto che, secondo Vitruvio, si nutre di molte discipline.