Come ogni anno l'arcivescovo Angelo Scola ha scritto un caloroso messaggio alle famiglie ambrosiane in occasione del Natale. In questa lettera il Cardinale richiama il cuore del messaggio cristiano, ricordando che "Natale è molto di più che la festa dei buoni sentimenti: è la festa della Misericordia". Chiarissimo il richiamo all'Anno santo e al Giubileo straordinario indetto da papa Francesco: è proprio la misericordia, che riconosciamo come il volto di Dio, a ispirare lo stile di vita della famiglia credente e, in particolare - ricorda Scola - la relazione tra genitori e figli. "La misericordia è la stoffa del rapporto genitori-figli, soprattutto nella fase educativa, tanto decisiva quanto delicata". Un modo semplice ma efficace per portare gli auguri a tutte le famiglie durante le benedizioni natalizie.
Breve saggio sull'ecologia e il suo rapporto con l'antropologia. Lo slogan di Expo 2015 Nutrire il pianeta. Energia per la vita costituisce un invito a ripensare il creato come dimora di cui avere cura e come risorsa da usare con equilibrio. È tempo di ripensare il rapporto uomo-terra oltre ogni riduzione e contrapposizione. Questo è possibile se si riscopre la natura profonda dei bisogni umani, segno incalzante di una mancanza che lo apre oltre sé stesso. La soddisfazione dei bisogni chiede infatti il compimento integrale dell'esistenza.
A partire dall'esperienza umana elementare che attesta l'apertura originaria dell'uomo verso il trascendente, in queste pagine di esemplare chiarezza l'arcivescovo di Milano sviluppa la sua riflessione sui grandi temi che stanno al centro del cristianesimo e sulle "domande ultime" alle quali può dare risposta l'intelligenza della fede: il nesso vocazione-conversione-missione, la fede, la ragione, il mistero della morte e resurrezione di Cristo, il problema del male, il valore della testimonianza.
"Ricevi lo Spirito Santo che ti è dato in dono" è il titolo della lettera che l'Arcivescovo invia ai ragazzi della Cresima. Il Cardinale si rivolge ai cresimandi in tono confidenziale spiegando loro tre parole: ricevere, dono e Spirito Santo. Il verbo "ricevere", scrive Scola, "è importante perché fa capire la vita", non lascia "passivi e fermi", ma mette in "movimento". Il dono, continua, "è qualcosa o qualcuno che non ti dai tu e, se ci pensi bene, neanche ti meriti", forse anche per questo "ti spiazza e ti oltrepassa". E conclude: "Noi uomini siamo strani: capiamo di più il valore di un dono quando rischiamo di perderlo". Infine lo Spirito Santo: "Il dono che riceverete il giorno della Cresima è il più grande e importante di tutti, quello che garantisce tutti gli altri, quello che nessuno vi potrà togliere più". La lettera si conclude con una breve preghiera, antica ma attualissima, con cui invocare lo Spirito Santo.
Anche quest'anno il cardinale Angelo Scola scrive i suoi tradizionali auguri per il Natale, ai bambini, attraverso la Lettera natalizia che si intitola "In cammino dietro la stella". Continua il dialogo iniziato lo scorso anno guardando il presepio e in particolare alcuni protagonisti del Natale, per imparare come hanno vissuto l'attesa di Gesù Bambino. Quest'anno lo sguardo sarà fissato su tre protagonisti, i Magi che giungono da lontano, e sulla stella cometa, che nel presepio normalmente è collocata molto vicino a Gesù, appena sopra la grotta o la capanna in cui Egli viene al mondo. "Come i Magi, seguiamo la stella - è l'invito del Cardinale ai bambini -. Il Signore l'accende sempre anche per voi, magari attraverso il richiamo del papà e della mamma, o dei nonni, o del don, o di amici più grandi...". Età di lettura: da 6 anni.
Tutte le omelie del Tempo di Avvento e Natale (Anni A-B-C). Si propone come un esempio di predicazione per la Diocesi di Milano e per tutti i sacerdoti, come dalle indicazioni del papa nell'Evangelii gaudium.
Cittadinanza, amicizia, comunità, fiducia, economia del dono sono parole chiave che dovrebbero orientare il nostro tempo. Parole che rischiano, come molte altre prima e dopo di esse, di cadere in un doppio luogo comune: l'appello retorico, puramente sentimentale a "fare del bene" da un lato e ciò che proprio il cardinale Scola chiama "la solidarietà come maquillage del capitalismo, come "etichetta" per sdoganare con l'inganno un modello economico". Attraverso un'ampia rilettura di termini e concetti centrata sul nesso "amicizia-virtù civiche", il volume propone una ricognizione sul senso, la necessità e le forme di ciò che già Hannah Arendt chiamava 'vita activa' e sulla necessità di "allargare la ragione politica, economica, culturale attraverso la logica del dono, del gratuito". "Il gratuito" scrive Scola, "non è ciò che è gratis. In una polis e nelle comunità che la compongono, gratuità significa pensare, fare, realizzare un'opera perché è buona in sé, perché è bella in sé. Anteponendo il valore oggettivo dell'opera in sé e per sé all'utile o all'interesse che se ne può ricavare. L'utile e l'interesse hanno certo la loro importanza, ma prima viene la cosa in sé. La 'philia' e il buon governo fioriscono da questa dimensione gratuita del civile, del sociale, del politico, del culturale."
Anche quest'anno il cardinale Angelo Scola scrive i suoi tradizionali auguri per il Natale alle famiglie. La Lettera alle famiglie si intitola Un bambino è nato per noi e nella parte centrale riporta una citazione del cardinale Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI e Beato il 19 ottobre: "Dio è venuto per noi, non contro di noi". E Scola aggiunge: "La buona notizia che anche quest'anno, attraverso i miei sacerdoti o i loro collaboratori, desidero portarvi è questa: l'uomo non deve più cercare Dio a tentoni, perché Dio ha cercato lui. Ha colmato la distanza e ed è venuto tra noi". Con la lettera natalizia, infine, il cardinale Scola lancia alle famiglie un invito: "A Natale, ospitando nelle nostre case qualcuno dei suoi "piccoli" - penso agli anziani, a coloro che sono abbandonati o lontani dalla loro terra, ai più poveri...-, avremo la gioia di ospitare fisicamente Lui".
L'autore descrive la complessità del fenomeno amoroso e i diversi modi di attuazione dell'amore: dal rapporto uomo-donna a quello fra le Tre Persone della Trinità. A partire dall'uomo-donna, l'indagine si precisa mediante l'esame della realtà matrimonio-famiglia in rapporto ai temi della cultura contemporanea e alla luce dei misteri cristiani. Nuova edizione aggiornata in un unico volume.
È una lettera intensa e sentita, quella che il cardinale Angelo Scola ha scritto per i ragazzi che si apprestano a ricevere la Cresima. "Vi darà il Consolatore", questo il titolo, propone un testo non banale, che vorrebbe un adulto accanto ai giovani per leggerlo e commentarlo insieme, perché se è vero che i ragazzi stanno per concludere il cammino dell'iniziazione cristiana, è anche vero che soprattutto da adesso occorre la cura della comunità dei più adulti. Dopo la Cresima, infatti, cresce il rischio che i ragazzi si allontanino da pratiche e ambienti quali Messa e Oratorio, perdendo così il senso della "amicizia cristiana". È quindi necessario preservare quei luoghi e quei momenti capaci di dare tutte le risposte alle domande più sentite dai ragazzi, soprattutto a quel "Mi vuoi bene?", l'interrogativo che Gesù rivolge a Pietro, ma anche la domanda che chiunque si pone di fronte agli altri..
Il volume raccoglie il testo integrale del "Discorso alla Città" tenuto nella Basilica di Sant'Ambrogio dal cardinale Angelo Scola. L'alimentazione, l'energia, il pianeta e la vita: l'Arcivescovo mette a fuoco i temi di Expo 2015, e quindi l'uomo e il suo rapporto col creato. Il pianeta è consegnato all'uomo per il suo "dominio"? O è intoccabile come qualcosa di "sacro"? L'autore tenta una risposta proponendo una "ecologia umana". A partire dal nesso tra bisogno e desiderio, affronta argomenti che domandano un "nuovo umanesimo", necessario per assicurare il futuro dei nostri figli. "In verità nutre la vita solo ciò che la rallegra".
Anche quest'anno la tradizionale lettera di Natale dell'arcivescovo Angelo Scola ai bambini. Età di lettura: da 6 anni.